Donazioni e trapianti: Italia seconda in Europa nel 2023. L'analisi di Micuro

Donazioni e trapianti: Italia seconda in Europa nel 2023. L'analisi di Micuro

Trapianti: l'Italia al secondo posto in Europa per donazione di organi. L'altruismo degli italiani incide sui volumi dei trapianti: +15% vs 2022


I dati sono stati raccolti ed elaborati da Micuro, la piattaforma digitale per trovare la miglior struttura sanitaria in Italia sulla base di valutazioni trasparenti e imparziali elaborate su dati PNE di AGENAS

Il 2023 si è confermato un anno importante per i trapianti di organi in Italia, con un nuovo record di 4.502 interventi effettuati (+15% rispetto ai 3.910 del 2022 e + 28% rispetto ai 3.503 del 2020). Questo risultato straordinario riflette l’efficienza di una rete nazionale sempre più dinamica e innovativa, che posiziona l’Italia al secondo posto in Europa per tasso di donazioni per milione di popolazione (PMP), con 28,2, dietro solo alla Spagna e davanti a Francia, Regno Unito e Germania. I trapianti di rene, pari a 2.198 nel 2023 (+16% dal 2020), sono i più richiesti, seguiti dal fegato con 1.701 interventi effettuati (+41% rispetto al 2020). I trapianti di cuore hanno raggiunto quota 370 nel 2023 (+55% dal 2020), mentre il polmone si attesta a 188 (+63% vs 2020). Raramente oggetto di trapianti, i numeri del pancreas rimangono contenuti con 38 interventi nel 2023. Ugualmente raro l’intervento per l’intestino, con 1-2 trapianti ogni anno dal 2018 ad oggi.

I dati sono stati raccolti e analizzati da Micuro, la piattaforma digitale per trovare la miglior struttura sanitaria in Italia sulla base di valutazioni trasparenti e imparziali elaborate su dati provenienti da fonti ufficiali del Ministero della Salute e del Programma Nazionale Esiti (PNE) gestito da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). I dati sui volumi degli interventi e liste d’attesa sono rielaborazioni di Micuro sulla base dei dati del Centro Nazionale Trapianti (CNT).

A trainare questi volumi sono le performance degli ospedali italiani che nel 2023 in termini di volumi relativi al singolo trapianto si posizionano come segue: In generale i centri a maggiore intensità trapiantologica sono: A.O Città della Salute e delle Scienze di Torino (457), A.O. di Padova (435) e Policlinico Sant’Orsola di Bologna (323).

La rete trapiantologica italiana ha dimostrato una straordinaria capacità di innovare, migliorare e rispondere alle necessità dei pazienti” - ha dichiarato Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e responsabile del Comitato Scientifico di Micuro. “Ma non possiamo ignorare che il tasso di opposizione alle donazioni, stabile al 30%, rappresenta ancora un ostacolo significativo. Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione è cruciale per ridurre il numero di trapianti mancati, che nel 2023 ammontano a oltre 2.340 interventi non realizzati”.

Uno dei maggiori fattori di crescita è stata l’introduzione e la diffusione della Donazione a Cuore fermo (DCD), che nel 2023 ha rappresentato il 12,6% di tutte le donazioni da deceduti. Con un incremento del 61% rispetto al 2022 e l’espansione della rete donativa (70 centri e 11 regioni coinvolte), il programma DCD ha permesso di raggiungere traguardi significativi, come il primo trapianto combinato rene-fegato realizzato grazie a questa tipologia di donazione​. Parallelamente, le donazioni da viventi, sebbene ancora limitate, hanno visto 387 interventi nel 2023. Questi includono principalmente trapianti di rene, seguiti dal fegato, confermando il potenziale di questa modalità di donazione che in altri Paesi europei è molto più sviluppata​. 

Nonostante i successi, il numero di pazienti in lista di attesa resta elevato seppur in lieve calo (7.941 persone nel 2023, -2% rispetto al 2022). I pazienti in lista calano per quasi tutti i tipi di trapianto preso in esame: reni (-1,1%), polmone (-6%), fegato (-6,3%), cuore (-1,6%), polmone (-10,2%), pancreas (+3,3%). I tempi medi di attesa in lista vanno da un minimo di 1,7 anni per il trapianto di fegato a un massimo di 5,8 per il pancreas. In mezzo polmone (2,5), rene (3,1) e cuore (3,7).

È necessario continuare a investire nell’educazione sanitaria e nel coinvolgimento dei donatori” - conclude Azzolini. “La complessità del nostro sistema trapiantologico richiede un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti. Micuro.it si impegna a rendere sempre più trasparente l’accesso ai dati e a fornire ai pazienti gli strumenti necessari per orientarsi verso le migliori soluzioni di cura. Continuando a lavorare insieme, possiamo ridurre le liste di attesa e aumentare il numero di vite salvate”.


Strutture con maggior numero di interventi di Trapianti di organi (fonte dati CNT):
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