Indice
Domande e Risposte
Che cos’è Tora-dol e perché si usa?
Tora-Dol è un farmaco che contiene come principio attivo il ketorolac, un
antinfiammatorio non steroideo (FANS) con un ottimo effetto antidolorifico.
Tora-Dol somministrato per bocca è indicato per il trattamento a breve termine (massimo 5 giorni) del dolore post-operatorio di grado moderato.
Tora-Dol somministrato per via intramuscolare (i.m.) o endovenosa (e.v.) è indicato nel trattamento a breve termine (massimo due giorni) del dolore acuto postoperatorio di grado moderato-severo. Nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso Tora-Dol endovenoso può essere usato in associazione con un analgesico oppiaceo.
Tora-Dol 30 mg soluzione iniettabile è inoltre indicato nel trattamento del dolore dovuto a coliche renali.
Tora-dol è commercializzato in diverse forme farmaceutiche e dosaggi:
- Compresse rivestite con film da 10 mg;
- Soluzione iniettabile da 10 e 30 mg/mL;
- Gocce orali da 20 mg/mL.
Tora-dol può essere dispensato dietro presentazione di una
Ricetta RNR - medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta. È inserito nella Classe C, farmaci il cui costo è a totale carico del paziente (eccetto i titolari di pensione di guerra diretta vitalizia - legge 203/2000).
Come si assume e come agisce Tora-dol?
Posologia
Per la posologia più adatta, seguire sempre i consigli del medico curante.
Tora-Dol compresse rivestite con film e gocce orali, soluzione
Attenzione: La durata di trattamento non deve superare i 5 giorni.
Adulti
La dose somministrata deve essere la più bassa dose efficace in relazione alla severità del dolore e alla risposta del paziente.
La dose raccomandata negli adulti è di
10 mg (pari ad 1 compressa rivestita con film o a 10 gocce di soluzione), secondo necessità, ogni 4-6 ore fino ad un massimo di 40 mg/giorno.
Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di
90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg.
La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 Kg.
Anziani (> 65 anni)
Nel paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
La formulazione gocce orali è particolarmente indicata nei pazienti con difficoltà di deglutizione.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia nei bambini non è stata stabilita. L’uso del farmaco è pertanto controindicato al di sotto dei 16 anni.
Tora-Dol soluzione iniettabile
Attenzione: Per via parenterale la durata della terapia non deve superare i 2 giorni in caso di somministrazione in bolo e 1 giorno in caso di infusione continua.
La dose somministrata deve essere la più bassa dose efficace in relazione alla severità del dolore e alla risposta del paziente.
Somministrazione intramuscolare
Adulti
Attenzione: La durata della terapia non deve superare i 2 giorni.
Si consiglia negli adulti di iniziare con la dose di
10 mg, seguita da dosi di
10-30 mg da ripetersi ogni 4-6 ore, secondo necessità, fino ad un massimo di
90 mg/giorno, utilizzando la dose minima efficace.
Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di
90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg.
La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 Kg.
Anziani (>65 anni)
Nel paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i
60 mg/giorno.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia nei bambini non è stata stabilita. L’uso del farmaco è pertanto controindicato al di sotto dei 16 anni.
Somministrazione endovenosa
L’USO ENDOVENOSO DEL PREPARATO È RISERVATO AGLI OSPEDALI E ALLE CASE DI CURA.
Adulti
In situazioni caratterizzate da dolore acuto intenso (come, ad esempio, nella terapia d’attacco del dolore post-operatorio) è consigliata una dose iniziale di
10 mg, seguita da dosi di
10-30 mg che possono essere ripetute, in caso di necessità, dopo 4-6 ore, utilizzando la dose minima efficace. Se necessario il trattamento può proseguire ad intervalli maggiori; non deve comunque essere superata la dose giornaliera di
90 mg.
Anziani (> 65 anni)
Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i
60 mg/giorno.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia nei bambini non è stata stabilita. L’uso del farmaco è pertanto controindicato al di sotto dei 16 anni.
Coliche renali
La posologia consigliata è una fiala da
30 mg per somministrazione intramuscolare o endovenosa.
Sovradosaggio
Sovradosaggi di ketorolac sono stati associati a
dolore addominale,
nausea,
vomito, iperventilazione, ulcera peptica e/o gastrite erosiva e disfunzione renale, che si sono risolti dopo sospensione del trattamento. Può insorgere sanguinamento gastrointestinale.
Dopo sovradosaggio di FANS, raramente possono insorgere
ipertensione,
insufficienza renale acuta, depressione respiratoria, coma, reazioni anafilattoidi.
Trattamento
In seguito a sovradosaggio di FANS i pazienti devono essere gestiti con terapie sintomatiche e di supporto aggiungendo le normali misure di sicurezza (induzione del vomito, lavanda gastrica, somministrazione di carbone attivo).
Non ci sono antidoti specifici. La dialisi non elimina ketorolac in modo significativo dal flusso sanguigno.
Come agisce Tora-Dol?
Tora-Dol contiene ketorolac trometamina, farmaco appartenente alla classe dei FANS.
La sua attività si esplica principalmente mediante l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, in particolare le PGE2 e PGF2 alfa.
Ketorolac ha mostrato un’attività analgesica
350 volte più potente rispetto all’
aspirina. Tora-Dol ha inoltre mostrato attività antinfiammatoria (superiore al fenilbutazone) ed antipiretica (superiore all’aspirina). L’attività analgesica di Tora-Dol alla dose di 10 mg è risultata pari se non superiore all’aspirina 650 mg, al paracetamolo 600 e 1000 mg, all’associazione paracetamolo 600 mg e 1000 mg + codeina 60 mg; alla glafenina 400 mg, all’ibuprofene 400 mg, al diclofenac 50 mg.
Tora-Dol somministrato i.m. alla dose di 30 mg è risultato paragonabile alla morfina 12 mg e alla meperidina 100 mg e superiore a morfina 6 mg e meperidina 50 mg.
Tora-Dol i.m. 30 mg ha evidenziato una durata di azione più prolungata rispetto a morfina e meperidina. L’effetto analgesico si manifesta entro 1 ora dopo somministrazione orale, dopo 30 minuti dalla somministrazione i.m. e il massimo effetto analgesico compare rispettivamente entro 2-3 ore e 1-2 ore. Per entrambe le formulazioni la durata media dell’effetto analgesico è di 4-6 ore.
Tora-Dol non ha effetti sul
Sistema Nervoso Centrale; gli effetti sul sistema cardiovascolare e respiratorio sono minimi. Tora-Dol è privo di effetti morfino-simili, non determina depressione respiratoria e, rispetto alla morfina, l’incidenza degli effetti indesiderati a carico del Sistema Nervoso Centrale (sonnolenza) è significativamente inferiore.
Tora-Dol è risultato 37 volte più attivo rispetto all’aspirina nell’inibire l’aggregazione di piastrine umane indotta da collageno.
Prima di assumere Tora-Dol cosa devo sapere? Avvertenze e precauzioni
Attenzione: Tora-Dol non può essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.
Non va utilizzato nel trattamento del dolore lieve o di tipo cronico.
È controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti contenuti nella forma farmaceutica.
Tora-Dol può essere associato ad un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto quando usato al di fuori delle indicazioni autorizzate e/o per periodi prolungati
L’uso di ketorolac in concomitanza con altri FANS deve essere evitato, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2.
Prima di iniziare la terapia con Tora-Dol occorre accertarsi che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso il ketorolac, acido acetilsalicilico (aspirina) e/o altri FANS.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento necessaria per controllare i sintomi.
Tora-Dol è controindicato nelle donne che cercano una gravidanza.
Inoltre, Tora-Dol è controindicato nei pazienti con Sindrome completa o parziale di
poliposi nasale, angioedema, broncospasmo,
asma, ulcera peptica attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione.
Come gli altri FANS, ketorolac è controindicato anche nei pazienti:
- Con severa insufficienza cardiaca;
- Con sanguinamento cerebrovascolare pregresso, in atto o sospetto;
- Con ipovolemia o disidratazione;
- Con insufficienza renale moderata o severa (creatinina sierica > 442 μmol/L) o pazienti a rischio di insufficienza renale a causa di ipovolemia o disidratazione;
- Con cirrosi epatica o epatiti gravi;
- Con diatesi emorragica;
- Con disordini della coagulazione;
- In terapia anticoagulante;
- In trattamento concomitante con sali di litio, probenecid o pentossifillina;
- In terapia diuretica intensiva;
- In profilassi analgesica prima della chirurgia e durante gli interventi chirurgici perché aumenta il rischio di sanguinamento, a causa dell'inibizione dell'aggregazione piastrinica e del prolungamento del tempo di sanguinamento;
- Con emorragie cerebrovascolari sospette o confermate, dato che Ketorolac inibisce la funzione piastrinica;
- Che sono stati sottoposti ad interventi con un alto rischio di emorragia o di emostasi incompleta ed in quelli ad alto rischio di sanguinamento;
- Nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni;
- Durante il terzo trimestre di gravidanza, il travaglio, il parto e durante l’allattamento.
Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte ad accertamenti per
infertilità, dovrebbe essere considerata la sospensione di ketorolac.
Attenzione: la soluzione iniettabile contiene etanolo, pertanto, è controindicato l’uso per via neuroassiale (epidurale o intratecale).
Anziani
I pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente
emorragie e
perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Nei soggetti anziani, inoltre, si può verificare un aumento dell’emivita di eliminazione del farmaco e una contemporanea riduzione della clearance.
Pertanto, oltre ad una riduzione della dose complessiva, può essere opportuno un più lungo intervallo tra le dosi.
Effetti gastrointestinali
Tora-Dol può causare
irritazione gastrointestinale,
ulcera e
sanguinamento in pazienti con o senza pregressa storia di patologia gastrointestinale.
Pazienti con affezioni infiammatorie del tratto gastrointestinale, in atto o pregresse, dovrebbero effettuare il trattamento solo sotto stretto controllo medico.
L’incidenza di questi effetti aumenta con la dose e la durata del trattamento. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.
L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali.
Non usare contemporaneamente Tora-Dol ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché la loro condizione può essere esacerbata. Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti trattati con ketorolac il trattamento deve essere sospeso.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come
warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina.
Effetti respiratori
Nei pazienti asmatici e nei soggetti predisposti il farmaco può determinare
broncospasmo, ed eventualmente altri
fenomeni pseudo-allergici o shock, a causa della sua interazione con il metabolismo dell’acido arachidonico.
Reazioni anafilattiche (anafilattoidi, incluse, ma non solo, anafilassi, broncospasmo, flushing, rash, ipotensione, edema della laringe e angioedema) possono verificarsi in pazienti con o senza una storia di ipersensibilità ad altri FANS o aspirina o ketorolac, a volte con esito fatale. Questi possono verificarsi anche in soggetti con una storia di
angioedema,
reattività broncospastica (es. asma) e
polipi nasali. Pertanto, ketorolac deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di asma e in pazienti con la sindrome completa o parziale di poliposi nasale, angioedema e broncospasmo.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Sono stati riportati ritenzione di fluidi e edema in associazione all’utilizzo di FANS, è pertanto necessario monitorare in modo appropriato e allertare i pazienti con storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica cronica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale devono essere trattati con ketorolac solo dopo una attenta valutazione. Una simile valutazione deve essere effettuata prima di iniziare il trattamento di pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (ad esempio
ipertensione, iperlipidemia,
diabete mellito e
fumo).
Effetti renali
Ketorolac, come gli altri FANS, è un potente inibitore della sintesi delle prostaglandine. Le prostaglandine renali hanno un ruolo di supporto nel mantenimento della perfusione renale. La somministrazione di ketorolac o altri FANS può causare una riduzione dose-dipendente della produzione di prostaglandine renali e può portare ad uno
scompenso renale conclamato o all’
insufficienza. La sua somministrazione può causare nefrotossicità, incluse glomerulonefriti, nefriti interstiziali, necrosi papillare, sindrome nefrosica e insufficienza renale acuta. Pertanto, deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o con una storia di malattia renale, nei pazienti le cui condizioni portano ad una riduzione della volemia e/o del flusso ematico renale, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, cirrosi epatica o epatiti gravi, quelli che assumono diuretici e gli anziani. L’interruzione della terapia con ketorolac o altri antiinfiammatori non steroidei è di solito seguita da un recupero dello stato pretrattamento.
Pazienti con funzione renale compromessa
Poiché Tora-Dol e i suoi metaboliti sono escreti principalmente dal rene, durante il trattamento con Tora-Dol si dovrebbe usare cautela in pazienti con ridotta funzionalità renale. In particolare, è controindicato l’uso di Tora-Dol in pazienti con valori di creatinina sierica superiori a 442 μmol/L.
Il farmaco è controindicato in pazienti in
terapia diuretica intensiva.
In associazione alla terapia con FANS, sono stati riportati ritenzione di fluidi e edema e si richiede cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca.
Pazienti con funzione epatica compromessa
Durante il trattamento con Tora-Dol sono state raramente notate lievi variazioni dei test di funzione epatica, comunque senza rilevanza clinica. Si consiglia tuttavia di monitorare la funzione epatica in pazienti nei quali questa era precedentemente compromessa, e di sospendere il trattamento con Tora-Dol qualora si manifestassero evidenze di grave compromissione epatica.
Effetti ematologici
Tora-Dol inibisce la funzionalità piastrinica e potrebbe prolungare il tempo di sanguinamento. Tora-Dol non deve essere somministrato nei pazienti che hanno disordini della
coagulazione.
Sono stati segnalati ematomi post-operatori e altri segni di sanguinamento delle ferite in associazione all’uso peri-operatorio di ketorolac soluzione iniettabile. I medici devono considerare il potenziale rischio di sanguinamento quando l’emostasi è critica, ad esempio in casi di resezione della prostata, tonsillectomia o chirurgia estetica.
Reazioni cutanee
Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, inclusa dermatite esfoliativa,
sindrome di Stevens-Johnson e
necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS. I pazienti sembrano essere a più alto rischio di tali reazioni all’inizio della terapia. Ketorolac deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Abuso e dipendenza
Ketorolac non provoca dipendenza. Non sono stati osservati sintomi di astinenza a seguito di una brusca interruzione di ketorolac. Le iniezioni devono essere eseguite secondo rigorose norme di sterilizzazione, asepsi ed antisepsi.
Effetti degli eccipienti
Le compresse rivestite con film contengono
lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al
galattosio, da
deficit di Lapp lattasi, o da
malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Le gocce orali, soluzione contengono
metile-paraidrossibenzoato e
propileparaidrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
Incompatibilità
Tora-Dol è compatibile con aminofillina, xilocaina, morfina, meperidina, dopamina, insulina ed eparina mischiate insieme in soluzione contenuta in una sacca per fleboclisi per somministrazione e.v., ma non può essere mischiato a morfina, meperidina, prometazina o idrossizina in una siringa.
Tora-Dol, pur non avendo effetto narcotico né effetti sul Sistema Nervoso Centrale, può determinare
sonnolenza. Alcuni pazienti possono avvertire sonnolenza, capogiri, vertigini, insonnia o depressione con l’uso di ketorolac. Se i pazienti avvertissero questi o altri effetti indesiderati simili, dovrebbero avere cautela nello svolgimento di attività che richiedono attenzione. Si consiglia pertanto di usare cautela nella guida di automobili e nell’uso di macchinari.
Tora-Dol può interferire con l’effetto di altri farmaci e quali sono gli effetti collaterali?
È possibile che, quando due o più farmaci vengono assunti in associazione, uno o più di questi farmaci interferiscano tra di loro causando effetti collaterali anche gravi. Questi sono eventi relativamente rari e non si verificano in tutti i pazienti. Inoltre, l’intensità e la gravità dell’interazione dipendono da diversi fattori: dosaggio utilizzato, durata del trattamento, contemporaneità della somministrazione, dieta e/o corredo genetico del paziente. Chiedere sempre consiglio al proprio medico o al farmacista quando si inizia un trattamento farmacologico.
Nei pazienti attualmente trattati con aspirina o altri FANS il rischio di indurre gravi effetti indesiderati FANS-correlati può essere aumentato.
L’uso concomitante di Tora-Dol con altri farmaci antinfiammatori non steroidei deve essere evitato.
Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale.
I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin. Ketorolac inibisce l’aggregazione piastrinica, riduce le concentrazioni di trombossano e prolunga il tempo di sanguinamento. A differenza degli effetti prolungati dell’aspirina, la funzione piastrinica ritorna alla normalità entro 24-48 ore dopo l’interruzione di ketorolac.
L’uso concomitante di ketorolac con farmaci che interferiscono con l’emostasi, incluse dosi terapeutiche di terapia anticoagulante (warfarin), profilassi con eparina a basso dosaggio (2500-5000 unità ogni 12 ore) e destrani può essere associato ad un aumentato rischio di sanguinamento.
La cosomministrazione di agenti anti-aggreganti piastrinici e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) con i FANS può aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Quando ketorolac viene somministrato in concomitanza con
pentossifillina, vi è una maggiore tendenza al sanguinamento.
Probenecid può ridurre la clearance plasmatica e il volume di distribuzione e aumentare la concentrazione plasmatica e l’emivita di ketorolac.
Farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine possono:
- Ridurre la clearance del metotrexato, e quindi, potrebbero aumentarne la tossicità;
- Inibire la clearance renale del litio, portando ad un aumento della concentrazione plasmatica di litio. Sono stati riportati casi di aumento delle concentrazioni plasmatiche di litio durante la terapia con ketorolac.
Ketorolac trometamina non modifica il legame proteico della digossina.
Concentrazioni terapeutiche di digossina, warfarin, ibuprofene, naprossene, piroxicam, acetaminofene, fenitoina e tolbutamide non hanno alterato il legame di ketorolac trometamina con le proteine.
Ketorolac soluzione iniettabile ha ridotto la risposta diuretica a furosemide nei soggetti sani normovolemici di circa il 20%, quindi si deve prestare attenzione nei pazienti con scompenso cardiaco.
I FANS possono ridurre l’effetto dei
diuretici e degli
antipertensivi. Il rischio di
insufficienza renale acuta, che generalmente è reversibile, può aumentare in alcuni pazienti con funzionalità renale compromessa (ad esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) quando gli ACE-inibitori e/o gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II sono combinati con i FANS. Pertanto, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e dovrebbe essere considerato il monitoraggio della funzionalità renale all’inizio della terapia concomitante e periodicamente in seguito.
Ketorolac ha dimostrato di ridurre la necessità di una terapia analgesica concomitante con oppioidi, quando viene utilizzato per il sollievo del dolore postoperatorio.
La somministrazione orale di ketorolac compresse dopo un
pasto ricco di grassi ha determinato un ritardo e una riduzione del picco di concentrazione di ketorolac di circa 1 ora. Gli antiacidi non hanno influenzato il grado di assorbimento.
Effetti indesiderati
Come tutti i farmaci, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Se si manifesta uno di questi disturbi, interrompere l’assunzione e informare immediatamente il proprio medico.
Gli
eventi avversi più comunemente osservati sono di natura
gastrointestinale. Possono verificarsi ulcera peptica, ulcera, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani.
Dopo somministrazione di Tora-Dol sono stati riportati:
- Nausea;
- Vomito;
- Diarrea;
- Flatulenza;
- Costipazione;
- Dispepsia;
- Dolore/disturbo addominale;
- Senso di pienezza;
- Melena;
- Sanguinamento rettale;
- Ematemesi;
- Stomatite;
- Stomatite ulcerativa;
- Esofagite;
- Eruttazione;
- Ulcera gastrointestinale;
- Pancreatite;
- Secchezza delle fauci;
- Esacerbazione di colite e morbo di Crohn.
Meno frequentemente è stata osservata
gastrite.
Sono stati segnalati con varia frequenza anche:
- Aumento del tempo di sanguinamento;
- Aumento urea sierica;
- Aumento della creatinina;
- Alterazione dei test di funzionalità epatica;
- Astenia;
- Febbre;
- Reazioni in sede di iniezione;
- Edema;
- Dolore toracico;
- Sete eccessiva;
- Meningite asettica;
- Trombocitopenia;
- Porpora;
- Epistassi;
- Anafilassi;
- Reazioni anafilattoidi come anafilassi, possono avere esito fatale;
- Reazioni da ipersensibilità come broncospasmo;
- Vasodilatazione;
- Vampate;
- Rash;
- Ipotensione;
- Edema laringeo;
- Anoressia;
- Iperkaliemia;
- Iponatriemia;
- Depressione;
- Insonnia;
- Ansia;
- Irritabilità;
- Nervosismo;
- Reazioni psicotiche, sogni anomali, allucinazioni, euforia, ridotta capacità di concentrazione, stati di torpore, confusione;
- Cefalea, capogiri;
- Convulsioni;
- Parestesia;
- Ipercinesia;
- Alterazioni del gusto;
- Disturbi della visione;
- Palpitazioni, bradicardia, scompenso cardiaco, edema, dispnea, insufficienza cardiaca, ipertensione, vasodilatazione, ipotensione;
- Ematomi, rossore, pallore;
- Emorragia della ferita post-operatoria;
- Epatite;
- Ittero colestatico;
- Insufficienza epatica;
- Angioedema;
- Mialgia;
- Poliuria;
- Aumento della frequenza urinaria;
- Oliguria;
- Insufficienza renale acuta;
- Sindrome uremico-emolitica;
- Nefrite interstiziale;
- Ritenzione urinaria;
- Sindrome nefrosica;
- Dolore al fianco dermatite esfoliativa;
- Sudorazione;
- Rash maculo-papulare;
- Orticaria;
- Prurito;
- Porpora;
- Reazioni bollose inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto rara).
L’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Anche se ketorolac non ha dimostrato di aumentare gli eventi trombotici come l’infarto del miocardio, non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile con ketorolac.
Come con altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, dopo una dose di ketorolac possono verificarsi segni di insufficienza renale, come ad esempio aumenti di creatinina e di potassio.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo articolo, rivolgersi al proprio medico o al farmacista.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette, che si verificano dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco, è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio dello stesso. Agli operatori sanitari e ai pazienti è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza dei farmaci.
Posso assumere Tora-Dol in gravidanza e/o allattamento?
Gravidanza
L’impiego di Tora-Dol è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza, il travaglio, il parto e durante l’allattamento.
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Sono stati segnalati casi di aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, ketorolac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se ketorolac è usato da una donna in fase di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:
- Il feto a tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligoidroamnios (riduzione del volume del liquido amniotico);
- La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, ad un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Ketorolac dovrebbe essere somministrato solo se necessario durante i primi due trimestri di gravidanza.
Ketorolac attraversa la placenta nella misura di circa il 10%. Nelle donne in età fertile un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un’efficace copertura anticoncezionale.
Travaglio e Parto
Ketorolac è controindicato durante il travaglio ed il parto poiché, attraverso il suo effetto inibitore della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla circolazione fetale con gravi conseguenze per la respirazione del nascituro ed inibire le contrazioni uterine con eventuale ritardo del parto, aumentando così il rischio di emorragia uterina.
Allattamento
Ketorolac e i suoi metaboliti sono stati identificati nel feto e nel latte di animali. Il farmaco è escreto in piccole quantità nel latte materno, pertanto l’uso è controindicato durante l’allattamento.
Fertilità
L’uso di Tora-Dol, come di qualsiasi farmaco che inibisce la cicloossigenasi/sintesi delle prostaglandine, può ridurre la fertilità e non è consigliato in donne che cercano una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte ad accertamenti per infertilità, dovrebbe essere considerata la sospensione di ketorolac.
Quali sono le modalità di conservazione di Tora-Dol?
Conservare tutti i medicinali al di fuori della vista e della portata dei bambini.
- Le compresse rivestite con film hanno una validità di 3 anni e vanno conservate ad una temperatura inferiore ai 30°C;
- La soluzione iniettabile da 10 mg/mL ha una validità di 2 anni e quella da 30 mg/mL di 3 anni e non hanno alcuna condizione particolare di conservazione;
- Le gocce orali hanno una validità di 2 anni e vanno conservate nella confezione originale al riparo dalla luce.
Il periodo di validità si riferisce sempre al prodotto correttamente conservato all’interno del suo confezionamento integro.
Per evitare danni all’ambiente, non gettare alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più.
Domande e risposte
A cosa serve Tora-Dol?
Tora-Dol non è un semplice antidolorifico e deve essere impiegato solo sotto lo stretto controllo del medico. Non va utilizzato nel trattamento del dolore lieve o di tipo cronico.
Tora-Dol è indicato soltanto nel trattamento a breve termine (massimo 5 giorni) del dolore post-operatorio di grado moderato e moderato-severo. In caso di dolore molto intenso, il Tora-Dol può essere associato ad un analgesico oppiaceo.
Come va assunto?
Seguire sempre con attenzione le indicazioni del medico o del farmacista. Nei pazienti con peso inferiore ai 50 kg, ridurre il dosaggio.
Le compresse di Tora-Dol vanno assunte ogni 4-6 ore per un massimo di 40mg/giorno.
Per la soluzione iniettabile, la dose somministrata deve essere quella più bassa possibile, in relazione alla intensità del dolore e alla risposta del paziente.
La somministrazione per iniezione endovenosa o intramuscolare può avvenire ogni 4-6 ore con un massimo di 90 mg/giorno, e di 60 mg nei pazienti con più di 65 anni. In caso di coliche renali, prevedere una sola somministrazione i.m. o e.v. con un massimo di 30 mg.
Se sono in stato di gravidanza posso assumere Tora-Dol?
Ketorolac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza, e dovrebbe essere somministrato solo se necessario durante i primi due trimestri di gravidanza.
Quali effetti collaterali provoca Tora-Dol?
Il principio attivo del Tora-DOl, il ketorolac, può essere associato ad un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto quando usato al di fuori delle indicazioni autorizzate e/o per periodi prolungati.
Sono stati descritti numerosi altri effetti collaterali, in alcuni casi anche gravi. Seguire sempre le indicazioni del proprio medico o del farmacista.
Per quanto tempo si può assumere Tora-Dol?
Tora-Dol è indicato SOLO per i trattamenti a breve termine. Le compresse e le gocce orali possono essere assunte al massimo per 5 giorni; la somministrazione intramuscolare può essere utilizzata per un massimo di 2 giorni; la soluzione iniettabile per via endovenosa può essere utilizzata per un massimo di 2 giorni se somministrata in bolo e 1 giorno se data per infusione continua.
Che differenza c'è tra Tora-Dol e Voltaren?
Tora-Dol contiene come principio attivo il ketorolac, Voltaren il diclofenac, due farmaci appartenenti alla classe dei FANS. Entrambi sono efficaci come antidolorifici. L’unica differenza di nota è che in uno studio è stata segnalata una maggiore incidenza di sonnolenza nei pazienti che hanno assunto il diclofenac.
Quanto dura l'effetto di Tora-Dol?
L’effetto antidolorifico compare dopo circa 30 minuti dalla somministrazione intramuscolare e 1 ora dopo quella orale. Il massimo effetto si ha dopo 1-2 ore o entro 2-3 ore, rispettivamente, e scompare dopo 4-6 ore.
Qual è il più potente antidolorifico?
Gli analgesici più utilizzati sono: paracetamolo, ibuprofene, aspirina, codeina, amitriptilina, gabapentina e morfina. Morfina e i farmaci morfino-simili (ossicodone, fentanil e buprenorfina) sono i più potenti analgesici esistenti in commercio.