Amamelide: a cosa serve, proprietà e controindicazioni

Amamelide: a cosa serve, proprietà e controindicazioni

Indice

Domande e risposte

Amamelide: com’è fatta la pianta, cenni storici e uso tradizionale 

Hamamelis virginiana, comunemente nota come amamelide o witch hazel, è un arbusto deciduo appartenente alla famiglia delle Hamamelidaceae che può raggiungere i 4-7 metri di altezza.
La specie, originaria del Nord America, è caratterizzata da fiori gialli che sbocciano in autunno, particolarmente resistenti al freddo e dotati di una fragranza delicata. Presenta foglie ovali, dentellate, che si colorano di giallo, rosso e arancione in autunno, conferendo una particolare decorazione al paesaggio autunnale.

Questa pianta ha conquistato una posizione di rilievo nella storia della medicina tradizionale, grazie alla sua ampia gamma di applicazioni. L'utilizzo dell'amamelide si radica nelle pratiche mediche degli indigeni americani, che la impiegavano per trattare una varietà di disturbi, in particolare per le sue proprietà astringenti e antinfiammatorie. In particolare, venivano preparati decotti e unguenti dalle foglie e dalla corteccia per curare tagli, contusioni, affezioni oculari, come la cecità indotta da traumi, infiammazioni cutanee e altri problemi della pelle.

La tradizione orale e le prime documentazioni scritte testimoniano l'uso di Hamamelis virginiana anche per trattamenti interni, segnalando l'efficacia della pianta nel migliorare la circolazione sanguigna e nel trattare le emorroidi, oltre alle sue applicazioni nella cura delle irritazioni orali.
Sulla base dell’uso tradizionale, nel 1848, il farmacista e chimico Theron T. Pond preparò un distillato dalle foglie di amamelide che divenne noto come "Pond's Extract", un rimedio molto popolare per le irritazioni cutanee, le emorroidi e come tonico facciale, segnando uno dei primi casi di successo commerciale di un prodotto derivato dall'amamelide nella medicina occidentale. Oltre alle sue applicazioni fitoterapiche, l'amamelide occupa un posto speciale nella cultura e nel simbolismo legato alla natura e alla salute. La sua resistenza e la capacità di fiorire in condizioni avverse la rendono simbolo di forza e resilienza. Inoltre, la tradizione popolare attribuisce all'amamelide proprietà magiche e purificatrici, legate alla sua origine indigena e alla sua eccezionale fioritura autunnale.

Quali sono le sostanze attive contenute nell’amamelide

La droga è costituita sia dalle foglie che dalla corteccia della pianta. L'amamelide è una pianta ricca di tannini, in particolare di amamelitannino, e altri composti fenolici che conferiscono alla pianta le sue proprietà astringenti, antinfiammatorie, antibatteriche e antivirali. Questi principi attivi agiscono riducendo la permeabilità capillare e proteggendo le membrane cellulari, effetto particolarmente utile nel trattamento topico di irritazioni cutanee ed emorroidi.


Corteccia

La corteccia contiene una percentuale tra l’8 e il 12% di tannini (minimo 5% secondo la Farmacopea europea 11.0), composti che contribuiscono alle note proprietà astringenti della pianta. Nella corteccia troviamo principalmente tannini condensati (come procianidine e prodelfinidine) e gallotannini come l’amamelitannno (tannino idrolizzabile nella sua forma α e β), quest’ultimo in concentrazione superiore rispetto al quantitativo nelle foglie. Tra gli altri costituenti caratteristici vi sono le catechine e l’acido gallico. Questi composti sono efficaci nel ridurre l'infiammazione e nel fermare sanguinamenti minori, rendendo la corteccia un ingrediente utile in preparati topici per il trattamento di tagli, abrasioni ed emorroidi. Inoltre, la corteccia contiene anche una piccola quantità di olio essenziale (circa lo 0,1%), qualitativamente differente rispetto a quello presente nelle foglie.


Foglie

Le foglie di Hamamelis virginiana condividono alcuni composti chimici con la corteccia, possono contenere una concentrazione maggiore di tannini (dal 3 fino al 15%) sia condensati che idrolizzabili, in cui ritroviamo anche l’amamelitannino (minimo 3% secondo la Farmacopea europea 11.0). Sono presenti, inoltre, flavonoidi, come la quercetina, quercitina, kampferolo e miricetina. Anche nelle foglie è presente un olio essenziale (tra 0,04 e 0,14%) caratterizzato da monoterpenoidi. Questa parte della pianta non dovrebbe essere impiegata oltre i 12 mesi dalla raccolta a causa della trasformazione nel tempo di alcuni tannini in composti inattivi.


Distillato (o Aqua)

L'acqua di Hamamelis virginiana, ottenuta dalla distillazione delle parti aeree della pianta, foglie o ramoscelli, è particolarmente apprezzata per il suo uso cosmetico. Il distillato conserva una buona quantità di composti volatili, tra cui l'eugenolo, che fornisce proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e lenitive, ma è privo di tannini. Le foglie hanno una maggiore resa di estrazione dell’olio essenziale rispetto ai ramoscelli (0,13% vs 0,09%).

A cosa serve amamelide?

Diversamente da quanto potrebbe suggerire l’ampio uso tradizionale, gli studi clinici che hanno indagato l'efficacia dell'amamelide non sono molto numerosi. Tra questi il preparato maggiormente studiato è l’acqua di amamelide. La maggior parte delle ricerche si è focalizzata sulla misurazione degli effetti a livello dermatologico. A causa della differente composizione i dati sulla loro efficacia sono trattati separatamente.


Corteccia

Una ricerca sulla corteccia di amamelide condotta nel 2001 ha rivelato che un trattamento con una preparazione semisolida contenente procianidina all'1% ha ridotto significativamente la perdita d'acqua transepidermica e migliorato la valutazione clinica dell'infiammazione rispetto al placebo in sette volontari sani, dimostrando un'efficacia superiore al placebo nel ridurre la formazione di eritema. Infine, uno studio randomizzato, in doppio cieco del 1992 condotto su tre gruppi, della durata di 21 giorni, ha confrontato l'efficacia di tre unguenti rettali, uno dei quali contenente un estratto di corteccia di amamelide, in 90 pazienti. Dopo 21 giorni di trattamento, tutti gli unguenti si sono dimostrati ugualmente efficaci nel migliorare prurito, sanguinamento, sensazione di bruciore e dolore.


Foglie

Nel 1993 uno studio pilota su 32 pazienti con dermatite atopica ha valutato l’applicazione di una crema contenente estratto di foglia di amamelide due volte al giorno per due settimane in adulti e bambini. Sono stati riscontrati miglioramenti in tutti i gruppi di pazienti in termini di riduzione dell'infiammazione e del prurito.
Un secondo studio ha valutato l'efficacia di un unguento contenente estratto standardizzato di foglie di amamelide a confronto con bufexamac (farmaco antinfiammatorio), nel trattamento di 30 pazienti con eczema moderato o grave. Entrambi i trattamenti hanno ridotto la gravità dei sintomi, come la desquamazione della pelle, l'arrossamento, il prurito, l'infiltrazione e la lichenificazione, senza mostrare differenze significative.


Distillato

Gli studi clinici hanno esplorato l'impiego del distillato di amamelide come terapia di mantenimento per l'eczema. Una prima ricerca del 1991 ha coinvolto 22 pazienti con dermatite atopica, trattati su un avambraccio con un unguento contenente distillato di amamelide e sull'altro con bufexamac, per tre settimane. I miglioramenti osservati non hanno mostrato differenze significative tra i due trattamenti, suggerendo un'efficacia comparabile in termini di riduzione dei sintomi come arrossamento, desquamazione, lichenificazione, prurito e infiltrazione. Nel 1995 un trial clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, della durata di 14 giorni ha confrontato l'efficacia di tre creme: la prima contenente distillato di amamelide (5,35 g/100 g), la seconda crema all'idrocortisone 0,5%, e infine una crema con solo veicolo, su 72 pazienti per il trattamento sintomatico dell'eczema atopico grave. Tutti i trattamenti hanno ridotto significativamente l'incidenza di prurito, desquamazione ed eritema dopo una sola settimana, ma l'idrocortisone si è dimostrato superiore al distillato di amamelide, il quale non ha mostrato differenze significative rispetto al veicolo.

Un gruppo di 116 pazienti con eczema è stato trattato con un unguento contenente distillato di amamelide (25 g/100 g) o con un preparato controllo per un massimo di 6 settimane, osservando miglioramenti superiori grazie all’utilizzo di distillato di amamelide nella maggior parte dei casi. Un preparato contenente il 90% di acqua di amamelide e il 5% di urea è stato applicato sotto forma di impacco due volte al giorno a 39 pazienti affetti da dermatite seborroica. Dopo 8 settimane, si è osservata una diminuzione della desquamazione e dell'eritema, circa l’80% dei pazienti ha mostrato una riduzione completa (o quasi completa) dei sintomi.

In uno studio del 2005 su 89 pazienti di età pari o superiore a 55 anni e affetti da pelle secca, è stato applicato un unguento contenente il 6,25% di distillato di amamelide, due volte al giorno per 4 settimane. I risultati hanno mostrato un aumento significativo del contenuto lipidico medio della pelle e dell’idratazione cutanea, oltre a una riduzione significativa della desquamazione e delle screpolature, migliorando sintomi come tensione cutanea, ruvidità e prurito.

Anche uno studio del 2009 su 35 pazienti con sintomi cutanei indotti da farmaci ha confermato l'efficacia dell'amamelide nel migliorare significativamente il contenuto lipidico della pelle e l'idratazione dopo solo 4 settimane di trattamento.

Infine, un'indagine multicentrica e prospettica condotta nel 2007 su 309 bambini affetti da lesioni cutanee superficiali, infiammazioni locali della pelle o dermatite da pannolino, ha valutato l’applicazione di unguento contenente il 6,25% di distillato di amamelide come paragonabile rispetto a un unguento a base di dexpantenolo, sia dal punto di vista del medico che dei genitori coinvolti.

Il distillato di amamelide è stato valutato anche nella sua capacità analgesica. Uno studio randomizzato del 1989 ha confrontato l'efficacia di tre trattamenti topici per il dolore post-episiotomia in 300 madri post-parto: l'acqua di amamelide, il ghiaccio, e una schiuma con acetato di idrocortisone al 1% e pramoxina cloridrato al 1%. I risultati non hanno mostrato particolari differenze al primo giorno di trattamento, evidenziando invece una maggiore efficacia per l’applicazione del ghiaccio a partire dal giorno 3.

Come e quando assumere amamelide?

Le preparazioni di amamelide, come tisane, estratti e unguenti, sono ampiamente utilizzate per il trattamento topico e, in misura minore, per uso interno. L'acqua di amamelide, ottenuta dalla distillazione di foglie e corteccia, è un componente frequente in prodotti per la cura della pelle, mentre i decotti e gli estratti secchi vengono anche impiegati per alleviare disturbi orali e gastrointestinali.


Corteccia

L'estratto di corteccia di amamelide è noto per le sue proprietà emostatiche e antinfiammatorie, rendendolo utile nel trattamento di emorroidi e vene varicose. Per le emorroidi, si raccomanda l'uso di creme o unguenti contenenti estratto di corteccia di amamelide, applicati direttamente sull'area affetta fino a quattro volte al giorno, soprattutto dopo ogni evacuazione. Per il trattamento delle vene varicose, l'applicazione di gel o creme contenenti estratto di corteccia può aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore, applicando il prodotto con un leggero massaggio, partendo dalla parte bassa della gamba e procedendo verso l'alto, due volte al giorno. Preparati per l’applicazione esterna dovrebbero contenere tra il 20 e il 30% dell’estratto. Possono essere anche realizzati dei decotti con 5-10 g di foglie in 250 mL di acqua per l’uso in impacchi o lavaggi.


Foglie

L'estratto di foglie di amamelide è utilizzato per le sue proprietà antiossidanti e lenitive, trovando impiego in diversi prodotti per la cura della pelle e per il trattamento di pelli sensibili e irritate. Per un uso cosmetico, si possono trovare lozioni o sieri contenenti estratto di foglie di amamelide, da applicare sulla pelle una o due volte al giorno. Questo estratto è anche impiegato in alcuni prodotti per il trattamento del cuoio capelluto irritato, dove può essere applicato direttamente in forma di lozione o incorporato in shampoo delicati, usati regolarmente secondo le indicazioni specifiche del prodotto. Per l’uso esterno sono raccomandati prodotti contenenti tra il 5 e il 10% di estratto. Si possono realizzare decotti secondo le medesime indicazioni descritte per la corteccia.


Distillato

L'acqua distillata di amamelide è comunemente utilizzata come tonico per la pelle, grazie alle sue proprietà astringenti e lenitive. È particolarmente apprezzata nella cura della pelle sensibile, incluse le condizioni di acne e rosacea. Per il trattamento topico, si consiglia di applicare l'acqua di amamelide su un batuffolo di cotone e tamponare delicatamente l'area interessata due volte al giorno, mattina e sera, dopo la pulizia del viso. Per le irritazioni cutanee minori, come scottature solari o punture di insetto, le compresse imbevute di acqua di amamelide possono essere applicate direttamente sulla zona interessata per 10-15 minuti, ripetendo l'applicazione 2-3 volte al giorno fino al miglioramento dei sintomi. Queste ultime possono essere realizzate usando il distillato in forma non diluita, oppure diluita 1:3 in acqua. Sono inoltre presenti preparazioni semisolide contenenti tra il 5,35 e il 30% di distillato. Il distillato di amamelide, diluito 1:10, è impiegato in caso di irritazioni oculari.


Preparazioni miste

In alcune formulazioni, l'amamelide è presente come componente di miscele insieme ad altri estratti vegetali, per potenziarne l'effetto sinergico. Queste preparazioni sono spesso utilizzate per scopi specifici, come la cura di pelle, capelli o per applicazioni mediche più mirate. È importante seguire le istruzioni specifiche del produttore per quanto riguarda dosaggi e modalità di applicazione, in quanto la concentrazione di amamelide e la presenza di altri ingredienti attivi possono variare notevolmente tra i diversi prodotti.

Immagine che rappresenta diversi preparati (tisane, estratti e unguenti) di Hamamelis virginiana

Quali sono le controindicazioni, gli effetti collaterali e le interazioni con i farmaci?

Hamamelis virginiana è generalmente considerata una droga sicura. In alcuni individui particolarmente sensibili può causare reazioni cutanee. Data la presenza di tannini, inoltre, è consigliabile moderazione nell'uso interno per evitare possibili irritazioni gastrointestinali. Non sono note interazioni farmacologiche significative, ma è prudente consultare un medico prima di combinare l'amamelide con altri trattamenti. A causa della mancanza di dati si sconsiglia l’uso di amamelide durante la gravidanza o allattamento.

Conclusione

L'efficacia e la sicurezza dell'amamelide hanno ricevuto riconoscimenti ufficiali dalle autorità sanitarie in vari paesi, consolidando la sua posizione come rimedio erboristico di valore. La European Medicines Agency (EMA) e la Food and Drug Administration (FDA) hanno fornito linee guida sull'uso sicuro e le indicazioni terapeutiche dell'amamelide. Tuttavia, le evidenze scientifiche di tipo clinico sono ancora scarse, con risultati altalenanti. Spesso l’applicazione di preparati di amamelide è stata valutata a livello topico senza un opportuno veicolo di controllo, mascherando eventuali benefici dovuti alla formulazione più che al suo contenuto in principi attivi.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  • EMA/HMPC/114585/2008 – Assessment report on Hamamelis virginiana L., cortex Hamamelis virginiana L., folium Hamamelis virginiana L., folium et cortex aut ramunculus destillatum
  • ESCOP Monographs – Hamamelidis cortex - Hamamelis Bark (2012)
  • ESCOP Monographs – Hamamelidis folium - Hamamelis Leaf (2012)
  • ESCOP Monographs – Hamamelidis aqua - Hamamelis Water (2012)
  • Barnes J, Anderson LA, Philipson JD. 2007. Herbal Medicines, 3rd edition. London (GB): The Pharmaceutical Press
  • Mazzanti G, Dell’Agli M, Izzo A. Farmacognosia e fitoterapia: basi farmacologiche ed aspetti applicativi. Piccin, 2020

Domande e risposte

Quali sono i principali benefici di Hamamelis virginiana?

L'amamelide è apprezzata per le sue proprietà astringenti, antinfiammatorie e antimicrobiche, utile nel trattamento di problemi cutanei, emorroidi e in condizioni infiammatorie.

Come si utilizza l'amamelide?

Può essere applicata topicamente sotto forma di lozioni, creme o acqua distillata, o assunta internamente in decotti e tisane, a seconda della condizione da trattare.

Ci sono controindicazioni o effetti collaterali?

Sebbene generalmente sicura, l'amamelide può causare reazioni cutanee in soggetti sensibili. È consigliabile evitare l'uso interno prolungato senza supervisione medica, specialmente in gravidanza e allattamento, per la mancanza di dati conclusivi sulla sicurezza.

Hamamelis virginiana può essere utilizzata per il trattamento delle emorroidi?

Sì, l'amamelide ha dimostrato di alleviare il prurito, il bruciore e il disagio associati alle emorroidi, grazie alla sua azione astringente e antinfiammatoria principalmente grazie al suo uso tradizionale, ma il grado di evidenza clinica è ancora basso.

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