Aglio e salute: scopri i suoi potenti effetti

Aglio e salute: scopri i suoi potenti effetti

Indice

Domande e Risposte

Aglio: com’è fatta la pianta, cenni storici e uso tradizionale

Allium sativum L., comunemente noto come aglio, appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae ed è una pianta erbacea perenne originaria dell'Asia centrale. Possiede un fusto fiorale cavo, con foglie lineari e sottili; i fiori sono piccoli, bianchi o rosa e riuniti in infiorescenze a ombrella. Il suo ciclo vitale è caratterizzato dalla formazione di un bulbo sotterraneo composto da 10-20 bulbilli, comunemente gli spicchi, ciascuno rivestito da una membrana protettiva. L'aglio è coltivato in tutto il mondo, sia in climi temperati sia in climi subtropicali, grazie alla sua adattabilità e alla sua importanza culinaria e medicinale; la Cina è il più grande produttore di aglio, con l'80% della produzione mondiale, seguita da India e Corea del Sud. 

L'uso dell'aglio è documentato da oltre 5000 anni, con riferimenti storici che lo collegano a civiltà come quelle egizia, greca e romana. Nell'antico Egitto, l'aglio era impiegato per migliorare la resistenza fisica e come rimedio per numerosi disturbi. Nella medicina Ayurvedica l’aglio è utilizzato per trattare problemi respiratori, digestivi e cardiovascolari; è considerato un potente agente purificante per il sangue ed è consigliato per migliorare la digestione e ridurre l'infiammazione. Nella Medicina Tradizionale Cinese è spesso impiegato per stimolare la circolazione sanguigna, eliminare le tossine e rafforzare il sistema immunitario; grazie alle sue proprietà antibatteriche e antivirali si ritiene possa aiutare a trattare raffreddori, influenze e disturbi digestivi. Durante il Medioevo, in Europa, l'aglio era considerato un potente protettivo contro le epidemie, in particolare la peste; inoltre, era utilizzato per curare ferite, rafforzare il cuore e combattere i parassiti intestinali. In molte culture africane, l'aglio è usato per trattare febbri, malattie respiratorie e problemi gastrointestinali. Nella medicina tradizionale mediorientale è impiegato per migliorare la circolazione, rafforzare il sistema immunitario e combattere infezioni batteriche e fungine. Nel XX secolo, l'aglio ha iniziato a essere studiato sistematicamente per le sue proprietà antimicrobiche, cardiovascolari e immunostimolanti, confermando scientificamente molte delle sue applicazioni tradizionali.

Nella monografia dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) è indicato come prodotto medicinale tradizionale a base di erbe usato come adiuvante per la prevenzione dell'aterosclerosi e per alleviare i sintomi del raffreddore; le indicazioni nella monografia ESCOP (European Scientific Cooperative On Phythotehrapy) riguardano la profilassi dell’aterosclerosi; il trattamento di livelli elevati di lipidi nel sangue non sufficientemente controllati dalla dieta; il trattamento di supporto dell'ipertensione e il trattamento di infezioni del tratto respiratorio superiore e condizioni catarrali.

immagine che mostra l'aglio appena raccolto

Quali sono le sostanze attive contenute nell’aglio

I bulbi dell’aglio costituiscono la droga e sono considerati una notevole fonte di nutrienti e composti bioattivi, si raccolgono tra maggio e luglio. I principali costituenti chimici includono:

  • Composti solforati: sono pari al 70-80%; l'allicina è il più significativo ed è il principale responsabile del caratteristico odore; deriva dall'alliina attraverso l'azione dell'enzima alliinasi. L'allicina è instabile e si trasforma rapidamente in altri composti come il diallil solfuro, il diallil disolfuro e il diallil trisolfuro (che sono i composti più significativi presenti nell’olio essenziale e che hanno mostrato proprietà antimicrobiche e antiossidanti), ajoene e vinilditiine. Questi composti sono responsabili di molte delle proprietà biologiche dell'aglio;
  • Composti non solforati: includono polifenoli, quantificati come equivalenti dell’acido gallico; flavonoidi (kaempferolo e derivati, luteolina e apigenina), composti noti per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie; carboidrati (in quantità variabile a seconda della varietà) e fibre; vitamine (C, B1 e B6); minerali (selenio, zinco, ferro); steroidi e saponine.

Dalla lavorazione dell’aglio fresco, che contiene principalmente alliina ed è consumato direttamente come alimento o utilizzato come ingrediente in varie preparazioni culinarie, si ottengono vari prodotti con composizioni chimiche e proprietà farmacologiche differenti.

  • Aglio Invecchiato (Aged Garlic Extract - AGE): questo tipo di aglio è ottenuto tramite un processo di invecchiamento controllato dell'aglio fresco, che può durare diversi mesi. Questo processo aumenta il contenuto di composti idrosolubili antiossidanti, in particolare la S-allil cisteina (SAC), infatti l'aglio invecchiato ha una maggiore attività antiossidante rispetto all'aglio fresco. L'invecchiamento dell'aglio può anche ridurre la quantità di allicina e aumentare la biodisponibilità di altri composti benefici, riducendo al contempo i suoi effetti collaterali, come l'odore pungente e l'irritazione gastrica;
  • Aglio Nero (Black Garlic): è prodotto tramite un trattamento termico di bulbi di aglio interi a temperature controllate (60-90 °C) e umidità relativa (70-90%) per diversi mesi. Il processo di preparazione dell'aglio nero aumenta significativamente il contenuto di composti antiossidanti idrosolubili come la SAC, che può essere da tre a sei volte maggiore rispetto all'aglio fresco. L'aglio nero ha anche un sapore più dolce e meno pungente rispetto all'aglio fresco;
  • Olio di aglio: si ottiene macerando l'aglio in oli vegetali o di soia. Contiene vari composti liposolubili come ajoene, diallil disolfuro e diallil trisolfuro, che possono contribuire ai benefici dell'aglio, in particolare per il sistema cardiovascolare. L'olio di aglio viene spesso commercializzato in capsule come integratore alimentare;
  • Estratto acquoso di aglio: si ottiene utilizzando acqua come solvente. È stato studiato per i suoi effetti benefici su diverse complicanze del diabete, tra cui danni a fegato, reni e sistema cardiovascolare. L'estratto acquoso di aglio può sopprimere l'espressione di LXRα, un recettore che regola il metabolismo epatico di colesterolo e acidi grassi;
  • Estratto alcolico di aglio: si ottiene utilizzando alcol come solvente. Ha mostrato proprietà anti-infettive utili nel trattamento di infezioni del piede diabetico e delle vie urinarie.

A cosa serve l’aglio

L'aglio è spesso considerato un potente alimento funzionale grazie alla sua ricca composizione di composti bioattivi e consumarlo fresco, come parte di una dieta equilibrata, permette di ottenere i suoi numerosi benefici nutrizionali.

La ricerca scientifica ha indagato e confermato le numerose proprietà biologiche attribuite all’aglio dalle medicine tradizionali. Alcuni composti fitochimici, come l'allicina e l'ajoene, hanno infatti dimostrato benefici per la salute in diversi studi preclinici e clinici e i ricercatori stanno valutando anche il loro potenziale sviluppo in farmaci, analizzando le loro proprietà di assorbimento e biodisponibilità.


Attività sul sistema cardiovascolare

Una delle proprietà biologiche più note dell’aglio è la sua capacità di ridurre la pressione sanguigna, migliorare il profilo lipidico e prevenire l'aggregazione piastrinica, effetti che sono stati ampiamente studiati in numerosi studi clinici, che sono stati oggetto di diverse revisioni e meta-analisi.

Secondo una meta-analisi di 12 studi in cui sono stati coinvolti 553 partecipanti ipertesi, il consumo di integratori di aglio ha ridotto la pressione sistolica di 8,3 ± 1,9 mmHg e la pressione diastolica di 5,5 ± 1,9 mmHg, valori simili a quelli rilevati con l’assunzione dei tipici farmaci antipertensivi. Questa riduzione è stata collegata a un rischio inferiore del 16-40% di eventi cardiovascolari.

I risultati di un’altra recentissima meta-analisi, che ha incluso 22 studi clinici controllati, suggeriscono che l’aglio può avere un effetto positivo sul metabolismo di glucosio e lipidi. L’aglio ha mostrato di modulare positivamente la glicemia a digiuno, l’emoglobina glicata (HbA1c), il colesterolo totale e quello LDL, mentre ha aumentato il colesterolo HDL, ma non ha avuto un impatto significativo sui livelli di trigliceridi. Questi risultati sono in linea con studi precedenti che hanno dimostrato il potenziale dell’aglio nel migliorare il controllo glicemico e nel ridurre i livelli di colesterolo. I meccanismi d’azione ipotizzati includono l’inibizione dell’enzima HMG-CoA reduttasi da parte dell’allicina e dei suoi derivati, e l’attivazione di una via dipendente dalla proteina chinasi attivata dall’AMP (AMPK) attraverso il composto S-allil cisteina (SAC).

L’effetto del solo estratto di aglio invecchiato (AGE) sulla pressione sanguigna in pazienti ipertesi, è stato analizzato da una meta-analisi che si è basata su 9 studi clinici randomizzati con un totale di 584 partecipanti. La ricerca ha evidenziato che l'integrazione con questo preparato di aglio è associata a una riduzione significativa sia della pressione sistolica (SBP) sia della pressione diastolica (DBP). In particolare, l'analisi ha mostrato una diminuzione di 3.50 mmHg nella SBP e 1.45 mmHg nella DBP nel gruppo che ha assunto AGE rispetto al gruppo placebo. L'analisi dei sottogruppi ha indicato che dosi più elevate di AGE, superiori a 1200 mg/die, portano a una riduzione più pronunciata sia della pressione sistolica sia di quella diastolica.

Un recente studio clinico randomizzato e controllato, in doppio cieco, ha valutato l'efficacia dell'estratto di aglio liofilizzato sulla pressione sanguigna e sui profili lipidici in individui con pre-ipertensione. I partecipanti hanno assunto due capsule di estratto di aglio liofilizzato al giorno per otto settimane. I risultati hanno mostrato una riduzione significativa della pressione sistolica, della pressione diastolica e della pressione arteriosa media nel gruppo che assumeva aglio rispetto al gruppo placebo. Inoltre, si è riscontrata una notevole diminuzione dei trigliceridi, delle lipoproteine a bassa densità (colesterolo LDL) e del colesterolo totale, mentre i livelli di lipoproteine ad alta densità (colesterolo HDL) sono aumentati. L'integrazione con aglio ha anche portato a un aumento significativo dei livelli di ossido nitrico nel sangue. Questi risultati sono in linea con un altro recente studio randomizzato e controllato in triplo cieco, che ha valutato invece gli effetti antipertensivi di un estratto ottimizzato di aglio nero invecchiato con basse dosi di SAC in un campione di individui con ipertensione di grado I in trattamento farmacologico. Anche in questo caso è stata osservata una riduzione media della pressione sistolica di 1,8 mmHg e della pressione diastolica di 1,5 mmHg, oltre a un aumento dell’ossido nitrico nel sangue.

I fattori che influenzano la pressione sanguigna sono comunque numerosi e una revisione sistematica con meta-analisi ha invece esaminato l'effetto dell'aglio sui componenti della sindrome metabolica, includendo 34 studi randomizzati controllati con un totale di 2471 partecipanti. L'obiettivo era valutare l'impatto dell'aglio su parametri antropometrici, profilo glicemico, profilo lipidico, pressione sanguigna e marcatori infiammatori. I risultati principali della meta-analisi indicano che l'aglio può avere effetti favorevoli su diversi aspetti della sindrome metabolica, ha infatti ridotto significativamente la circonferenza vita, migliorato il profilo lipidico (colesterolo e trigliceridi), abbassato la pressione sanguigna e migliorato i parametri glicemici, specialmente nei diabetici di tipo 2. Inoltre, ha avuto un effetto antinfiammatorio riducendo marker come proteina C-reattiva e TNF-α. Tuttavia, non è stato riscontrato un effetto significativo sul peso corporeo e BMI. L'efficacia varia in base alla dose, alla forma di assunzione e alla durata dello studio.


Effetti sulla digestione e sul fegato

L’aglio può ridurre il gonfiore e la fermentazione intestinale, soprattutto se consumato crudo in piccole quantità e può avere effetti prebiotici sul microbiota intestinale, favorendo la crescita di batteri benefici come i lattobacilli e bifidobatteri.

Uno studio clinico randomizzato in doppio cieco ha valutato l'effetto dell'estratto di aglio in polvere (800 mg/die per 2 mesi) sull'indice di massa corporea e sulla composizione del microbiota intestinale in donne obese che seguivano una dieta ipocalorica. I risultati hanno mostrato una riduzione del peso corporeo in entrambi i gruppi (aglio e placebo), sebbene più marcata nel gruppo placebo. L'estratto di aglio ha indotto lievi cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale, con un aumento di Bifidobacterium e una diminuzione di Akkermansia.

Grazie al suo contenuto di composti solforati, l’aglio e i suoi preparati possono supportare il fegato nei processi di eliminazione delle tossine e, promuovendo la produzione di glutatione, un potente antiossidante, lo protegge dai danni ossidativi. Inoltre, l’aglio aiutare a ridurre l’accumulo di grasso nel fegato e a contrastare gli effetti negativi di sostanze tossiche come l’alcol e i metalli pesanti.

Una meta-analisi di quattro studi clinici randomizzati controllati con placebo, per un totale di 186 pazienti, ha valutato l'effetto dell'integrazione di estratto di aglio in polvere sulla steatosi epatica non alcolica (NAFLD). I risultati mostrano che l'aglio ha migliorato significativamente i livelli di enzimi epatici, il profilo lipidico e la steatosi epatica nei pazienti con NAFLD.


Attività antiossidante

Lo stress ossidativo può causare danni a livello cellulare e contribuire allo sviluppo di diverse patologie croniche come per esempio diabete, aterosclerosi e disturbi psicologici. Per questo ridurre i radicali liberi nel corpo è importante per la prevenzione di queste malattie e l’aglio ha mostrato una spiccata attività antiossidante. I composti solforati dell'aglio agiscono come potenti antiossidanti, riducendo il danno ossidativo e migliorando l'attività degli enzimi antiossidanti endogeni. Studi su modelli animali hanno dimostrato che l'aglio protegge il tessuto cardiaco e nervoso dai danni dei radicali liberi.

Una revisione sistematica e metanalisi di 12 studi clinici randomizzati e controllati ha valutato gli effetti dell'integrazione di aglio sullo stress ossidativo e sui biomarcatori della capacità antiossidante. L'analisi ha rivelato che l'integrazione di aglio aumenta significativamente i livelli di capacità antiossidante totale e di superossido dismutasi (SOD), un enzima che svolge un ruolo chiave nella protezione dai radicali liberi, riducendo contemporaneamente i livelli di malondialdeide (MDA), un marcatore dello stress ossidativo e della perossidazione lipidica.


Attività antibatterica e sul sistema immunitario

L'aglio mostra un'ampia attività antimicrobica contro batteri, virus, funghi e parassiti. Studi in vitro hanno dimostrato che l'allicina inibisce la crescita di batteri patogeni come Staphylococcus aureus, Escherichia coli e Helicobacter pylori. Uno studio preclinico condotto su modelli murini ha confermato che l'estratto di aglio è efficace contro infezioni da Candida albicans. Alcuni studi in vitro hanno mostrato l’azione antinfiammatoria e immunostimolante degli estratti di aglio, attività che ne giustificano l’uso tradizionale per la cura del raffreddore, come indicato nella monografia EMA. Una revisione sistematica ha evidenziato l'efficacia dell'aglio contro vari virus, inclusi quelli responsabili di infezioni respiratorie. Alcuni studi clinici suggeriscono che l'aglio può essere utilizzato come profilassi, migliorando la risposta immunitaria e riducendo l'incidenza di infezioni virali.

Le evidenze scientifiche sulla sua efficacia contro il raffreddore sono comunque limitate.

Una revisione sistematica Cochrane del 2014 ha identificato, come potenzialmente rilevanti, 8 studi clinici randomizzati controllati su prevenzione e trattamento del raffreddore comune, che confrontano l'aglio con il placebo, nessun trattamento o il trattamento standard. Solo uno ha però soddisfatto i criteri di inclusione nella revisione. Lo studio ha randomizzato 146 partecipanti a ricevere una capsula di aglio contenente allicina (dose non specificata) o un placebo, una volta al giorno per 12 settimane. Lo studio ha riportato 24 occorrenze del raffreddore comune nel gruppo di intervento con aglio rispetto a 65 nel gruppo placebo, con conseguente minor numero di giorni di malattia nel gruppo aglio rispetto al gruppo placebo. Il numero di giorni di recupero da un'insorgenza del raffreddore comune è stato simile in entrambi i gruppi (4,63 contro 5,63).

Come e quando assumere l’aglio

Le dosi consigliate dall’EMA per gli adulti sono le seguenti:
  • Aglio in polvere: 900-1380 mg al giorno, divisi in 3-5 dosi;
  • Estratto in olio dai bulbi freschi: 440-880 mg al giorno;
  • Estratto secco (DER 5:1, solvente di estrazione etanolo 34%): 100-400 mg.
Per l’aglio fresco crudo si consiglia un consumo di 4-5 g al giorno.

Nei numerosi studi clinici sono stati utilizzati diversi tipi di preparati all’aglio, con dosaggi variabili, che non erano direttamente comparabili a causa delle differenze nella composizione degli ingredienti attivi e nella biodisponibilità tra i diversi tipi di preparati. La forma fresca è spesso preferita per il suo contenuto naturale di allicina, ma molti supplementi contengono estratti di aglio invecchiato, noti per essere meno irritanti per lo stomaco e altrettanto efficaci. Per quelli più utilizzati, l’aglio in polvere e l’estratto di aglio invecchiato, i dosaggi erano rispettivamente di 500-1000 mg/die e 240-2400 mg/die.

I dosaggi giornalieri degli integratori di aglio variano a seconda della formulazione e della tipologia di preparato di aglio con cui sono realizzati, che può essere: estratto secco standardizzato con titolazione dell’1% in alliina; polvere micronizzata; macerato oleoso; aglio nero fermentato; estratto di aglio invecchiato (AGE). È importante perciò seguire le indicazioni specifiche del produttore e consultare un professionista sanitario prima di iniziare l'assunzione di un nuovo integratore.

Sono disponibili anche capsule enteroprotette che liberano l’estratto nell’intestino, evitando così l’effetto dell’odore caratteristico nell’alito.

Quali sono gli effetti collaterali e le interazioni con i farmaci?

Gli integratori a base di aglio possono apportare benefici alla salute, ma è fondamentale considerare i possibili effetti collaterali e le interazioni con i farmaci. Tra le reazioni avverse più comuni rientrano disturbi gastrointestinali come nausea, bruciore di stomaco, dolore addominale e diarrea. L’aglio può inoltre causare un odore intenso dell’alito e della pelle a causa dei suoi composti solforati. In alcuni casi, possono manifestarsi reazioni allergiche con rash cutanei, prurito o difficoltà respiratorie. Il suo effetto ipotensivo può provocare capogiri o debolezza, specialmente in chi soffre di pressione bassa. Inoltre, la sua naturale azione anticoagulante aumenta il rischio di sanguinamenti.

L’aglio può interagire con diversi farmaci, amplificandone o riducendone l’efficacia. Se assunto insieme ad anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici come warfarin e aspirina, può aumentare il rischio di emorragie. Nei soggetti in terapia con farmaci antipertensivi, potrebbe potenziare l’effetto di abbassamento della pressione sanguigna. Chi assume farmaci per il diabete, come insulina e metformina, deve prestare attenzione a un possibile calo eccessivo della glicemia. Anche i farmaci immunosoppressori, come la ciclosporina, possono risultare meno efficaci in presenza di aglio. Alcuni studi suggeriscono, inoltre, che il suo consumo possa ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali accelerandone il metabolismo

Per ridurre il rischio di complicazioni, è consigliato sospendere l’uso di integratori di aglio almeno 7-10 giorni prima di un intervento chirurgico per prevenire eccessivi sanguinamenti. Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero consultare un medico prima di assumerlo. Particolare cautela è necessaria per chi soffre di disturbi emorragici o segue una terapia anticoagulante. In generale, chi assume farmaci o ha condizioni mediche specifiche dovrebbe sempre confrontarsi con un medico prima di iniziare un’integrazione a base di aglio.

L'aglio fresco ha il potenziale di causare ustioni se applicato sulla pelle e sulla mucosa. Una recente revisione sistematica ha analizzato 32 articoli in cui sono riportati casi che differiscono tra loro in quanto la quantità di aglio, i dettagli dell'applicazione e le caratteristiche dei pazienti (in totale 39) possono variare ampiamente. Più comunemente, l’aglio provoca ustioni di secondo grado che richiedono un trattamento standard e non lasciano conseguenze importanti.

Conclusione

L’aglio ha una lunghissima tradizione d’uso in tutto il mondo sia come alimento, sia in diverse medicine tradizionali come rimedio per trattare problemi digestivi, dell’apparato cardiocircolatorio, per rinforzare il sistema immunitario e trattare le malattie da raffreddamento. La moderna ricerca scientifica ha validato diverse attività emerse dalla tradizione, in particolare quelle legate alla diminuzione della pressione sanguigna, alla prevenzione dell’aggregazione piastrinica e al miglioramento del profilo lipidico, mentre per quanto riguarda le malattie da raffreddamento le evidenze sono limitate. Negli studi clinici sono stati utilizzati diversi preparati a base di aglio, ognuno dei quali in funzione del metodo lavorazione presenta un differente profilo fitochimico con peculiarità proprie, e questo rende complicato effettuare un confronto preciso sui loro effetti e i meccanismi d’azione. Resta il fatto che l’aglio, in generale, ha dimostrato la sua efficacia ed è un valido rimedio che può essere utilizzato in diversi ambiti della salute.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Quanto aglio è consigliabile mangiare ogni giorno?

La dose giornaliera consigliata è di 1-2 spicchi di aglio fresco (circa 4-5 g) per sfruttarne i benefici senza effetti collaterali come disturbi digestivi o alito forte. Per gli integratori a base di aglio in commercio le dosi variano in funzione del tipo di estratto di aglio che contengono e sono valide le indicazioni riportate sulle confezioni.

È meglio consumare l’aglio crudo o cotto?

L’aglio crudo è più efficace perché conserva meglio l’allicina, il suo principio attivo con proprietà antibatteriche e cardioprotettive. La cottura prolungata (con temperature superiori a 60 °C) riduce il contenuto di allicina, ma alcune preparazioni come l’aglio schiacciato e lasciato riposare prima della cottura possono conservarne in parte i benefici.

 

L’aglio può interagire con farmaci anticoagulanti?

L’aglio ha proprietà anticoagulanti e può aumentare il rischio di sanguinamento se assunto con farmaci antiaggreganti come warfarin, aspirina. È consigliabile consultare un medico prima di consumare elevate quantità di aglio se si assumono questi farmaci.

Quali sono gli effetti dell’aglio sulla pressione sanguigna?

Diversi studi hanno dimostrato che l’aglio può ridurre la pressione sanguigna grazie alla sua capacità di aumentare la produzione di ossido nitrico, favorendo la dilatazione dei vasi sanguigni. L’effetto ipotensivo è stato osservato soprattutto in soggetti con ipertensione, con riduzioni medie di circa 5-8 mmHg della pressione sistolica e diastolica dopo un uso regolare.

Come posso ridurre l’odore dell’aglio?

L’odore tipico dell’aglio è dovuto ai composti solforati, che possono essere neutralizzati masticando prezzemolo, mela, latte intero, limone o tè verde. Anche cuocere leggermente l’aglio o assumere estratti inodori può ridurre il problema senza perderne i benefici.

L'aglio può essere assunto durante la gravidanza?

In generale, il consumo moderato di aglio fresco è considerato sicuro in gravidanza, ma è sempre meglio consultare un medico prima di assumere integratori a base di aglio.

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