Vaiolo delle scimmie: impatto globale e misure di contenimento

Vaiolo delle scimmie: impatto globale e misure di contenimento

Indice

Domande e Risposte

Il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie (“monkeypox” in inglese) è una malattia virale zoonotica, il che significa che può essere trasmessa dagli animali all’uomo. Sebbene sia stato identificato per la prima volta negli anni '50 in colonie di scimmie da laboratorio, il virus è più comunemente associato ai roditori selvatici dell’Africa centrale e occidentale. Negli ultimi anni, il vaiolo delle scimmie ha attirato l'attenzione globale a causa di focolai in aree geografiche al di fuori del suo habitat naturale, comprese alcune nazioni europee e gli Stati Uniti.


Origini e storia del vaiolo delle scimmie

Il virus del vaiolo delle scimmie (MPXV) appartiene alla famiglia degli Orthopoxvirus, la stessa famiglia del virus del vaiolo umano (variola virus). Fu identificato per la prima volta nel 1958 in scimmie da laboratorio utilizzate per la ricerca, ma il primo caso umano documentato risale al 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Da allora, si sono verificati casi sporadici in vari paesi dell’Africa centrale e occidentale.

Negli anni 2000, sono stati segnalati casi anche in altre parti del mondo, spesso legati a viaggiatori di ritorno dall'Africa. Nel 2022, un'epidemia ha portato a una rapida diffusione del virus in diversi paesi non endemici, tra cui l'Europa e il Nord America, generando allarme a livello internazionale.

Modalità di trasmissione del vaiolo delle scimmie

Modalità di trasmissione da animale a uomo

Il vaiolo delle scimmie si trasmette dagli animali all’uomo attraverso morsi, graffi, contatto diretto con fluidi corporei o il consumo di carne di animali infetti. Gli animali principali coinvolti nella trasmissione non sono le scimmie, ma roditori selvatici come ratti e scoiattoli africani.


Modalità di trasmissione interumana

La trasmissione interumana può avvenire attraverso:
  • Contatto diretto con le lesioni cutanee di una persona infetta;
  • Esposizione a goccioline respiratorie emesse durante tosse o starnuti (richiede un contatto prolungato e ravvicinato);
  • Contatto con oggetti contaminati (biancheria, vestiti, superfici) che sono stati utilizzati da persone infette.
La trasmissione interumana è meno efficiente rispetto a quella di virus respiratori come il COVID-19, ma la sua presenza in contesti globali ha sollevato preoccupazioni sulla necessità di misure di contenimento.

Vaiolo delle scimmie: sintomi e segni clinici

Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie varia da 5 a 21 giorni, con una media di circa 12 giorni. I sintomi si sviluppano in due fasi principali:


Fase prodromica (primi sintomi)


Fase eruttiva (eruzione cutanea) 

Dopo 1-3 giorni dall’insorgenza della febbre, appare un’eruzione cutanea che evolve in diverse fasi:
  • Macule (macchie piatte);
  • Papule (lesioni rilevate);
  • Vescicole (bolle piene di liquido);
  • Pustole (lesioni piene di pus);
  • Croste (le lesioni si seccano e cadono).
L’eruzione cutanea inizia spesso sul viso, per poi diffondersi al resto del corpo, incluse mani, piedi e genitali. L’intero ciclo della malattia dura solitamente dalle 2 alle 4 settimane.

immagine che mostra una persona con un'eruzione cutanea dovuta al vaiolo delle scimmie

Diagnosi e trattamento del vaiolo delle scimmie

La diagnosi di vaiolo delle scimmie si basa sull’osservazione clinica dei sintomi, in particolare la presenza di linfonodi ingrossati e lesioni cutanee caratteristiche. Tuttavia, per confermare la diagnosi è necessario un test di laboratorio, come la reazione a catena della polimerasi (PCR), per rilevare il DNA virale.

Non esiste un trattamento specifico per il vaiolo delle scimmie. Tuttavia, farmaci antivirali come il tecovirimat sono stati approvati in alcuni paesi per il trattamento di infezioni gravi da Orthopoxvirus. Inoltre, il vaccino contro il vaiolo umano (ACAM2000 e MVA-BN) si è dimostrato efficace anche contro il vaiolo delle scimmie, poiché i due virus sono strettamente correlati.

Prevenzione e misure di contenimento del vaiolo delle scimmie

La prevenzione del vaiolo delle scimmie si basa su una combinazione di misure di salute pubblica e azioni individuali. Ecco alcune delle principali strategie:
  • Evitare il contatto con animali selvatici e il consumo di carne di animali selvatici non cotti;
  • Igiene personale: lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone;
  • Uso di dispositivi di protezione: indossare guanti e mascherine se si assiste una persona infetta;
  • Vaccinazione: alcuni paesi stanno vaccinando le persone a rischio, in particolare gli operatori sanitari e le persone esposte a casi confermati:
  • Isolamento dei pazienti infetti: le persone infette dovrebbero essere isolate fino alla completa guarigione delle lesioni cutanee.

Vaiolo delle scimmie: impatto globale e percezione pubblica

Il vaiolo delle scimmie è diventato una questione di salute globale nel 2022, quando i focolai in Europa e Nord America hanno spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a dichiarare un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC). L’attenzione mediatica è stata alimentata anche dalle somiglianze con il COVID-19, anche se il vaiolo delle scimmie ha una trasmissibilità molto inferiore.

Tuttavia, oggi non si ritiene che esista un reale pericolo di diffusione in Europa (Italia compresa), a patto di riconoscere e isolare rapidamente i casi di pazienti infetti di ritorno delle zone interessante. Fermo restando che la diffusione globale ha aperto il dibattito su come i sistemi sanitari debbano rispondere a future emergenze sanitarie e a rafforzare la capacità di sorveglianza per le malattie zoonotiche. In particolare, per evitare future epidemie la cooperazione internazionale è fondamentale anche perché, con la crescente consapevolezza dei rischi zoonotici, il vaiolo delle scimmie è diventato un esempio lampante di come la salute umana, animale e ambientale siano interconnesse.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Quanto è mortale il vaiolo delle scimmie?

Nei casi più gravi, il vaiolo delle scimmie può portare a sepsi, una risposta all'infezione potenzialmente letale che richiede immediata attenzione medica specialistica. Alcuni bambini sviluppano anche problemi respiratori e difficoltà a deglutire, e sono a maggior rischio di infezioni batteriche secondarie.

Come capire se si ha il vaiolo delle scimmie?

I sintomi includono mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, mialgia, mal di schiena, eruzione cutanea e linfoadenopatia. I contatti devono monitorare la loro temperatura due volte al giorno.

Come si guarisce dal vaiolo delle scimmie?

Diagnosi e trattamento. La diagnosi viene confermata tramite test PCR su campioni di lesioni cutanee. Al momento, non esiste una cura specifica, ma specifici farmaci antivirali sono utilizzati nei casi gravi. I vaccini contro il vaiolo umano offrono protezione e vengono somministrati a gruppi a rischio.

Quanto dura il vaiolo delle scimmie?

Il periodo di incubazione per MPX è solitamente da 6 a 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. La malattia dura in genere da due a quattro settimane e di solito l'esordio è con febbre, mialgia, affaticamento e mal di testa.

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