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Perché le zanzare ci pungono
A pungere gli esseri umani sono solo le zanzare femmine, che necessitano del cosiddetto “
pasto di sangue” che serve loro per nutrirsi delle proteine utili per lo sviluppo delle uova e la loro deposizione. I maschi delle zanzare invece si nutrono di
sostanze zuccherine che vengono da fiori e frutti. Ogni volta che una zanzara femmina punge un individuo si forma, subito dopo, una protuberanza sulla
pelle, che inizia a prudere e ad assumere un aspetto rossastro dovuto ad un'irritazione.
Prurito, gonfiore, arrossamento: che cosa succede quando ci punge una zanzara
Appena siamo punti, a seconda della persona, possono verificarsi
prurito, gonfiore, arrossamento, reazione allergica, in rarissimi casi anafilassi,
febbre, vesciche o vere e proprie lesioni cutanee.
L'effetto collaterale del morso di zanzara è dovuto al processo con cui avviene l'approvvigionamento di sangue da parte dell'insetto. Infatti, quando la zanzara si appoggia sulla pelle, utilizzando una
proboscide seghettata, buca l'epidermide in cerca di un capillare da cui succhiare il sangue. Nell'atto di succhiare il fluido, l'insetto rilascia la sua
saliva che ha due funzioni principali: quella di
anestetizzare la zona colpita, in modo che l'ospite non senta dolore e non si accorga che la zanzara si sta nutrendo, e quella di permettere al sangue di rimanere sempre fluido durante tutto il processo, grazie all’utilizzo di enzimi che evitano alle proteine del sangue di coagularsi. L'effetto irritante della puntura è causato proprio da questo processo, poiché il nostro corpo, accorgendosi di un intervento estraneo, reagisce di conseguenza con l’irritazione e il prurito.
Quando il nostro corpo si accorge che una zanzara ci sta pungendo, attiva le sue contromisure, dovute al fatto che un corpo estraneo, la
proboscide della zanzara, ha penetrato non solo lo strato superficiale dell'epidermide ma anche un capillare. Appena il corpo individua il punto preciso
dell'intrusione
attiva le sue difese che consistono nel
rilascio di istamina da parte dei
mastociti, una sostanza che si concentra nella zona soggetta alla puntura dell'insetto e che ha come conseguenza la dilatazione dei vasi sanguigni. Il rilascio di istamina e la sua conseguente concentrazione del punto interessato ha come effetti collaterali quelli che sono poi i sintomi di una puntura di zanzara: arrossamento e gonfiore della zona interessata con immediato prurito. Quindi
non è la zanzara a provocare direttamente l'effetto urticante del morso,
ma il nostro corpo che risponde a una minaccia esterna.
Perché alcune persone sono più punte dalle zanzare di altre?
Pare che non vi sia alcuna evidenza circa il fatto che il “sangue dolce”, qualsiasi cosa si intenda comunemente con questa espressione, attiri di più le zanzare. Così come non ci sono evidenze scientifiche definitive del fatto che il
gruppo sanguigno attiri più o meno le zanzare. Alcune ricerche indicano che uno dei responsabili è il gruppo sanguigno, perché ognuno di noi emana delle sostanze chimiche in relazione al proprio gruppo sanguigno; sarebbero prediletti dalle zanzare gli appartenenti al
gruppo Zero.
È vero che ci sono persone che vengono punte con maggiore frequenza di altre, ma gli scienziati ritengono che non vi sia un unico fattore responsabile di attirare maggiormente le zanzare, ma che in realtà si tratti infatti di una combinazione di fattori che rendono taluni più predisposti a essere punti.
Altre ricerche mostrano che più anidride carbonica produciamo, attraverso la
respirazione e la
traspirazione, più attraiamo le zanzare, che posseggono dei recettori atti a identificare la presenza di anidride carbonica emessa da qualcuno che si trova fino a 50 metri di distanza.
Anche il
sudore pare giocare un ruolo, in particolare in relazione alla quantità di
acido lattico che contiene (l'acido lattico si forma nei muscoli dopo un’intensa attività fisica), ma anche di acido urico e di ammoniaca. Più ne produciamo più attraiamo zanzare. Al contrario un’alimentazione ricca di vitamine del gruppo B (
B1 e
B6) e di
vitamina C, come ad esempio l’aglio, tendono ad alterare il sudore rendendoci meno appetibili per le zanzare.
Infine, anche la presenza di batteri sulla pelle sembra attirare maggiormente le zanzare.
Quanti tipi di zanzare ci sono? Qual è la zanzara più pericolosa?
Le Culicidi, più comunemente dette zanzare, sono una famiglia di insetti che comprende oltre 3.000 specie, ma in Italia ne sono presenti circa 60. Per fortuna solo una decina di queste sono in numero tale da essere oggetto di monitoraggio per l’impatto che possono avere nella possibile trasmissione di patogeni all’uomo.
Le due principali sono la zanzara tigre e la zanzara comune, che si differenziano per colore e dimensioni:
- La zanzara tigre (Aedes albopictus) adulta è nera con striature bianche su tutto il corpo, in particolare sulle zampe, sul torace e sul capo. Varia dai 4 ai 10 mm di dimensione a seconda di quanto si è alimentata quando era larva. È considerata la zanzara più “pericolosa” in Italia perché è molto abile come vettore biologico, nel trasmettere diverse infezioni virali, tra le quali alcune molto gravi, come i virus dengue (DENV), chikungunya (CHIKV) e febbre gialla (YFV). È un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto, e riposa di notte sulla vegetazione. Le sue punture procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, e spesso anche dolorosi. Se una persona molto sensibile viene punta più volte possono verificarsi risposte allergiche;
- La zanzara comune (Culex pipiens) è marroncina, più piccola della zanzara tigre e presenta un addome tronco dove ciascun segmento è attraversato da due bande trasversali, una bruna e una beige.
Che cosa fare quando si viene punti da una zanzara. Rimedi efficaci e bufale
Quando si parla di cure contro le punture delle zanzare ecco che quelli ufficiali si mischiano a quelli classici della nonna, che sono tra i più disparati e non sempre producono l’effetto sperato.
Tra i rimedi che portano beneficio:
- Applicare un cubetto di ghiaccio sulla puntura: il ghiaccio infatti anestetizza la superficie della pelle irritata diminuendo notevolmente la sensazione di prurito;
- Se il prurito non passa dopo diverse applicazioni di ghiaccio si possono usare pomate a base di cortisone, preferibilmente mattina e sera, dopo aver lavato la zona con acqua e sapone neutro;
- Usare prodotti naturali in crema a base di piante ed erbe che hanno proprietà lenitive comprovate, come la camomilla, l'avena, la mandorla e la canfora che diminuiscono sia il prurito che l'irritazione. Esistono poi anche creme che possono essere acquistate in farmacia per diminuire gli effetti collaterali delle punture di zanzara. Questi rimedi farmacologici spesso non hanno bisogno di un parere medico preventivo perché trattano solo i sintomi che molto usualmente sono di lieve entità. In caso però di sintomi persistenti e più forti, come gonfiore eccessivo, o possibili allergie e comunque consigliato un parere medico;
- Ci sono poi due piante che hanno comprovate proprietà lenitive e che quindi possono essere utili nel trattamento di sintomi da puntura di zanzara e sono la lavanda e soprattutto l'aloe vera, che hanno la capacità di lenire le irritazioni e ridurre il prurito;
- Evitare i grattamenti che irritano e quindi arrossano ancora di più il pomfo.
Tra i rimedi più comuni che in realtà si rivelano essere falsi miti, troviamo:
- L'idea che la luce attiri le zanzare. Tutti abbiamo almeno una volta pensato o detto ad alta voce a qualcuno di spegnere la luce perché sennò le zanzare sarebbero entrate in casa. In realtà si tratta di una credenza. Ad attirare le zanzare sono il calore del nostro corpo e alcune sostanze che emaniamo tramite sudore o dalla quantità delle stesse presente nel nostro sangue. La concentrazione di colesterolo nel sangue infatti è un fattore importante che attira le zanzare, come anche la presenza o meno di determinate quantità di sostanze repellenti nel nostro sudore. Per questo anche gli strumenti luminosi che fulminano gli insetti sono abbastanza inutili. Come abbiamo già detto, le zanzare non sono attirate dalla luce e quindi non vengono attirare da questi strumenti. Il rumore che sentite non è di una zanzara fulminata, ma di un altro insetto;
- Un'altra credenza è che piante da vaso come gerani, timo, menta, rosmarino e basilico servano a tenere lontane le zanzare. Purtroppo non è vero e le piante che avete sul balcone potranno servirvi solo come spezie e come abbellimento. Anche tenere limoni e chiodi di garofano nell'ambiente non servirà a tenere lontane le zanzare. Spesso nei ristoranti si vedono composizioni di queste piante sulle tavole per evitare che insetti e zanzare girino intorno agli avventori, ma purtroppo è del tutto inutile;
- Altri “rimedi della nonna” di cui si sente spesso parlare ma senza prove scientifiche sono l’aloe vera, l’aceto, la cipolla, il dentifricio e il miele. Gli unici rimedi davvero utili per i pomfi più grandi sono il ghiaccio e i farmaci antistaminici e le creme cortisoniche;
- Gli ultrasuoni sono un altro metodo assolutamente inefficace contro le zanzare. Se si vuole evitare che le zanzare entrino in casa, il metodo più efficiente è sicuramente montare delle zanzariere alle finestre;
- Bisogna infine considerare che molti dei rimedi casalinghi sembrano mostrare un risultato positivo per un semplice effetto placebo. Per esempio, circoscrivere la puntura di zanzara intaccando la pelle con l'unghia o addirittura fare una croce sopra essa, aiuta a ridurre la sensazione di prurito. In realtà l’infiammazione è sempre lì ma semplicemente siamo concentrati su un’altra cosa per qualche istante.
Come faccio a sapere se sono allergico alle punture di zanzara e quando chiamare il medico
Anche le punture di zanzara possono dare una reazione allergica, soprattutto nei bambini con sintomi simili a quelli delle reazioni non allergiche, ma amplificati con pomfi più estesi e molto pruriginosi. In rari casi si percepiscono tachicardia, difficoltà respiratorie e nausea. Solo nelle reazioni più gravi, rarissime fortunatamente, si può invece arrivare ad uno shock anafilattico che richiede di chiamare subito i soccorsi. Può anche verificarsi l’insorgere della sindrome di Skeeter, che scatena sulla pelle delle bolle gonfie, livide, simili a vesciche che, una volta rotte, rilasciano acqua.
In caso di senso di gonfiore alla gola, senso di svenimento, febbre e sintomi cognitivi preoccupanti è bene chiamare subito il 118 o – se vicino – recarsi al Pronto Soccorso.
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Come evitare di farsi pungere dalle zanzare
La prima arma è la prevenzione. Le punture si verificano più frequentemente quando il clima è caldo e umido, di sera o di notte. Si consiglia di:
- Evitare profumi;
- Usare prodotti a base di sostanze repellenti sulla pelle scoperta e sugli indumenti;
- Usare abiti chiari;
- Non sostare in prossimità di bevande o di cibi molto dolci;
- Far rimuovere nidi di api, vespe o calabroni esclusivamente da personale esperto;
- Eliminare recipienti pieni di acqua stagnante, soprattutto se in zone ombrose, in giardino, nei cortili o nelle terrazze dove le zanzare depongono le uova.
A tal proposito l’Istituto Superiore di Sanità consiglia di:
- Evitare l’abbandono di materiali in cumuli all’aperto che possano raccogliere l’acqua piovana;
- Eliminare l’acqua dai sottovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni, dai copertoni;
- Innaffiare direttamente con le pompe gli orti e i giardini, senza mantenere riserve di acqua a cielo aperto;
- Eventualmente, se necessario l’uso di recipienti per la raccolta dell’acqua, cercare di tenerli coperti e provvisti di zanzariera, ben fissata e tesa;
- Pulire e trattare bene i vasi prima di ritirarli all’interno durante i periodi freddi;
- Introdurre pesci rossi, grandi predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini;
- Trattare i tombini, e tutti i recipienti posti all’esterno dove si raccoglie acqua piovana, ogni 7-10 giorni con prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farmacia.
Come scegliere il repellente antizanzare più efficace
Ci sono in commercio tantissimi repellenti, alcuni dei quali venduti come “repellenti naturali”. Bisogna però stare attenti alla tossicità di alcuni prodotti per la nostra pelle.
Di seguito alcuni consigli presenti in un documento redatto dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie per scegliere il repellente più adatto.
- Usare solo prodotti registrati come Presidi Medico Chirurgici (PMC) presso il Ministero della Salute o come Biocidi. I prodotti di comprovata efficacia sono quelli contenenti i seguenti principi attivi: dietiltoluamide (DEET), Icaridina (KBR 3023), etil butilacetilaminopropionato (IR3535) e Paramatandiolo (PMD o Citrodiol);
- Se scegliamo prodotti a base di estratti vegetali bisogna controllare sull’etichetta che si tratti di un prodotto registrato come PMC o Biocida. I prodotti registrati attualmente in commercio sono quelli a base di eucalipto e geraniolo. Formulati a base di citronella, geranio, lavanda, bergamotto, non rientrano in questa categoria e non garantiscono adeguata efficacia;
- Scegliere la formulazione giusta per noi fra lozioni, roll-on, spray, braccialetti, salviette e spugnette, formulazioni spalmabili (creme, gel). Ricordiamo che la durata dell’efficacia dipende dalla concentrazione del principio attivo: più è alta la percentuale di principio attivo, più duratura è la protezione. L’efficacia e la durata dell’azione protettiva dipendono inoltre anche da altri fattori, quali strofinamento, temperatura ambientale, sudorazione, ecc.
- Controllare in etichetta contro quali specie di insetti il prodotto è stato testato. Solitamente infatti i repellenti per zanzare non sono efficaci contro pulci e pidocchi.
Punture di zanzare su bambini e neonati: che fare
Accade che ci accorgiamo che il nostro
bebè ha un brutto
pomfo, che gli provoca pianto e fastidio. Si può sicuramente proteggere i nostri bambini chiedendo al farmacista quale prodotto è più adatto alla sua età. I prodotti per adulti solitamente non sono adatti ai neonati o ai bambini molto piccoli. Sicuramente è utile disinfettare la ferita e applicare subito del ghiaccio sul pomfo per dargli subito sollievo, e monitorare la dimensione e il colore dell’arrossamento. In caso si osservasse un peggioramento, o altri sintomi come febbre, è consigliato
chiamare il pediatra.
Cosa fare se un cane è punto da una zanzara? È pericoloso?
Le zanzare pungendo possono portare al cane delle malattie anche gravi, come la filariosi e la leishmaniosi.
Sebbene ci siano dei farmaci per curare entrambe le malattie, quando vengono diagnosticate esse cioè sono già a uno stadio avanzato. La cosa migliore è evitare che il cane venga punto utilizzando dei repellenti in fiala o in collare, facendo particolare attenzione sull’etichetta che siano progettati anche per tenere lontane le zanzare.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Cosa succede quando ti punge una zanzara?
Quando il nostro corpo si accorge che una zanzara ci sta pungendo, attiva le sue contromisure, dovute al fatto che un corpo estraneo, la proboscide della zanzara, ha penetrato non solo lo strato superficiale dell'epidermide ma anche un capillare. Appena il corpo individua il punto preciso dell'intrusione attiva le sue difese che consistono nel rilascio di istamina da parte dei mastociti, una sostanza che si concentra nella zona soggetta alla puntura dell'insetto e che ha come conseguenza la dilatazione dei vasi sanguigni. Il rilascio di istamina e la sua conseguente concentrazione del punto interessato ha come effetti collaterali quelli che sono poi i sintomi di una puntura di zanzara: arrossamento e gonfiore della zona interessata con immediato prurito. Quindi non è la zanzara a provocare direttamente l'effetto urticante della sua puntura, ma il nostro corpo che risponde ad una minaccia esterna.
A quale temperatura muoiono le zanzare?
Le zanzare sono attive a una temperatura media superiore ai 20-24°C, ma non significa che a temperature più basse muoiano. In inverno per esempio si rifugiano in luoghi anche delle nostre case dove il microclima è più mite, per deporre le uova e prepararsi per le stagioni più calde. Ogni specie di zanzara si adatta a certe temperature e pertanto non dobbiamo mai pensare di essere completamente al riparo. Ricordiamoci invece di evitare di tenere in casa oggetti che possono permettere all’acqua di stagnare, zona particolarmente adatta al proliferare delle zanzare.
Come sgonfiare la puntura di zanzara?
La cosa migliore da fare è applicare un cubetto di ghiaccio sulla puntura: il ghiaccio infatti anestetizza la superficie della pelle irritata diminuendo notevolmente la sensazione di prurito. Se il prurito non passa dopo diverse applicazioni di ghiaccio si possono usare pomate a base di cortisone, preferibilmente mattina e sera, dopo aver lavato la zona con acqua e sapone neutro.
Cosa usare contro le punture di insetti?
Se il prurito non passa dopo diverse applicazioni di ghiaccio si possono usare pomate a base di cortisone, preferibilmente mattina e sera, dopo aver lavato la zona con acqua e sapone neutro. Esistono anche creme che possono essere acquistate in farmacia per diminuire gli effetti collaterali delle punture di zanzara.
Come non farsi pungere dalle zanzare con rimedi naturali?
Le punture si verificano più frequentemente quando il clima è caldo e umido, di sera o di notte. Si consiglia di:
- Evitare profumi;
- Usare prodotti a base di sostanze repellenti sulla pelle scoperta e sugli indumenti;
- Non sostare in prossimità di bevande o di cibi molto dolci;
- Far rimuovere nidi di api, vespe o calabroni esclusivamente da personale esperto;
- Eliminare recipienti pieni di acqua stagnante, soprattutto se in zone ombrose, in giardino, nei cortili o nelle terrazze dove le zanzare depongono le uova.
La citronella (per esempio in candele) aiuta a tenere lontane le zanzare. Non è vero invece che piante da vaso come gerani, timo, menta, rosmarino e basilico servano a tenere lontane le zanzare. Gli ultrasuoni sono un altro metodo assolutamente inefficace contro le zanzare. Se si vuole evitare che le zanzare entrino in casa, il metodo più efficiente è sicuramente montare delle zanzariere alle finestre. Si dice infine che mangiare grandi quantità di aglio tenga lontane le zanzare. Non è assolutamente vero e poiché il forte odore dell'aglio viene emesso anche dal sudore, l'unico effetto che si avrà, sarà quello di tenere lontane le persone.
In collaborazione con
Cristina Da Rold, giornalista freelance e consulente nell’ambito della comunicazione digitale. Si occupa di giornalismo sanitario data-driven principalmente su Infodata - Il Sole 24 Ore e Le Scienze. Lavora per la maggior parte su temi legati all’epidemiologia, con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 è consulente per la comunicazione social media per l’Ufficio italiano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Collabora con alcune riviste mediche più specialistiche per Il Pensiero Scientifico Editore, con cui ha pubblicato nel 2015 il libro “Sotto controllo. La salute ai tempi dell’e-health”. Dal 2022 è docente di Social Media e Salute presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
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