Indice
Domande e Risposte
Introduzione: cos’è il Disturbo Narcisistico di Personalità?
Il disturbo narcisistico di personalità (DNP)
è una condizione psicologica caratterizzata da distorsione patologica dell’autostima (definita grandiosità), bisogno di ammirazione e mancanza di empatia verso gli altri.
Le persone che ne soffrono tendono ad avere
difficoltà nella gestione della propria autostima e, di conseguenza, avvertono continuamente il
bisogno di ottenere il consenso e le lodi degli altri. Per rafforzare la convinzione della propria superiorità, agiscono anche svalutando i loro interlocutori.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità
è più diffuso nei maschi e ha un’incidenza nella popolazione pari all’1,6%.
Narcisismo e autostima. È importante ricordare che si tratta di una
patologia, caratterizzata da sintomi precisi e criteri diagnostici rigorosi: è bene, quindi, fare molta
attenzione a non confonderla con l’autostima, anche quando questa è molto marcata.
Questo disturbo è una
malattia psichiatrica codificata nel DSM-5 (
Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, 5th edition),
correlata ad una serie di altri disturbi mentali e che può essere trattata con la
psicoterapia e, quando indicata, con una terapia farmacologica.
La sua diffusione è in aumento, tanto che il fenomeno è stato protagonista di una cover story della rivista Time intitolata “
Millennials: The Me Me Me Generation”, che fa riferimento alla generazione dei
millennials intesa come quella che va dagli anni ’80 ai 2000. Da allora, l’incidenza è in continuo incremento.
La terminologia con cui
la patologia viene definita
fa riferimento al mito greco di Narciso il quale, insensibile all’amore, venne punito dagli dei che lo fecero innamorare della propria immagine riflessa in una fonte e morì consumato da questa passione trasformandosi nell’omonimo fiore. Questo mito ha riverberato la sua influenza in tutte le arti (divenendo soggetto di numerose opere in campo musicale, letterario e filosofico) e anche in ambito scientifico. In particolare, nel campo psicoanalitico, il concetto di narcisismo è centrale da molti punti di vista.
Differenza tra narcisismo e autostima
L’esistenza di diverse sfumature della condizione, caratterizzati da differenti livelli di alterazione rispetto alla normalità, si basa sul fatto che
tutti gli individui hanno bisogni di tipo narcisistico, che
nel processo di crescita e maturazione si possono sviluppare in maniera adattativa (rimanendo quindi tratti caratteriali)
oppure in maniera maladattativa (dando origine alla patologia).
Vengono definite narcisiste nella terminologia corrente anche le persone carismatiche e sicure di sé che riscuotono con facilità consensi presso gli interlocutori. In questi individui
è di solito presente una forte determinazione, la padronanza di sé e una spiccata attitudine alla leadership riconosciuta dagli altri.
Quello descritto è il cosiddetto
narcisismo sano, non classificato in ogni caso come completamente fisiologico ma certamente come il meno patologico.
Si tratta, infatti, di un tratto caratteriale più che di un disturbo. Il narcisista sano è in grado di riconoscere le proprie qualità ma possiede un concetto di invulnerabilità di sé tale da considerarsi immortale. Se in giovane età questi aspetti toccano i massimi livelli di fulgore, con il passare degli anni sostenere i ritmi necessari a mantenere viva l’immagine e anche l’agonismo relazionale tipico del rapporto di coppia può essere difficile.
Molte delle persone che definiremmo “di successo” rientrano nella categoria dei narcisisti sani.
Esistono, poi, le
due forme del DNP,
overt e covert. Il narcisismo
overt (anche noto come evidente) inquadra il sottotipo grandioso e coincide con la descrizione canonica del DSM-5. Per queste sue peculiarità è quello che viene
diagnosticato con maggiore facilità. L’individuo affetto da narcisismo
overt ha una
manifesta grandiosità, cerca spasmodicamente l’attenzione altrui, è arrogante e poco empatico, ma può comunque risultare affascinante.
Il narcisismo
covert (anche noto come narcisismo nascosto) inquadra il sottotipo vulnerabile. Nel soggetto con narcisismo covert
sono più riconoscibili i tratti di vulnerabilità e fragilità, di inibizione, sofferenza e ipersensibilità alla valutazione degli altri, timidezza, apparente modestia e introversione.
Il
narcisismo maligno è quello che
fa riferimento alla personalità psicopatica e paranoide, che condivide molti aspetti con l’
antisocialità. Include
tratti di personalità che, secondo gli studiosi,
sono frutto di un’evoluzione del comportamento predatorio. I nostri progenitori vivevano in contesti ostili, nei quali la sopravvivenza era legata a doppio filo all’aggressività personale e alla capacità di mettere in atto comportamenti di sopraffazione degli altri. Oggi, il
focus di questi atteggiamenti si è spostato dal cibo al denaro. Per convincere gli altri della propria grandiosità e ottenerne l’ammirazione, il narcisista maligno incute loro timore con atti di prepotenza che denotano comportamenti sadici.
Cause del Disturbo Narcisistico di Personalità
Trattandosi di una condizione multifattoriale,
le cause alla base del narcisismo sono diverse.
Vediamo un breve
excursus sui fattori principali.
Fattori genetici
Gli studi finora condotti su questo fenomeno hanno portato a concludere che
alla base vi è una significativa componente ereditaria: l’ereditarietà è presente in una percentuale di casi che varia fra il 23 ed il 35%. Non è stato identificato un singolo gene responsabile, con sue eventuali mutazioni, dello sviluppo della malattia, ma un gruppo di geni coinvolti.
Ad essere trasmesso non è solo il narcisismo tout court, ma anche l’intensità e la variabilità con cui si manifesta nei diversi soggetti.
Ambiente familiare
Anche
l’educazione gioca un ruolo importante. I dati provenienti dalle ricerche nel settore mostrano come
crescere un bambino riempiendolo di lodi o, al contrario,
con atteggiamento eccessivamente critico possa aumentare il rischio che nel piccolo si sviluppi un Disturbo Narcisistico della Personalità.
Di fronte ad un
bambino particolarmente dotato, è frequente osservare come i genitori e i parenti più stretti tendano a sottolinearne il valore. Molti piccoli
costruiscono, così,
la loro identità sulla base dei feedback provenienti dal mondo esterno e ne diventano dipendenti.
Esperienze infantili
Questo disturbo sembra trovare parte delle proprie
radici nella relazione del paziente con le figure di riferimento della sua infanzia.
In quest’ottica,
la carenza di attenzioni e di empatia nei confronti dei suoi bisogni, delle sue effettive attitudini e delle sue aspettative
contribuisce ad alimentare nel bambino un continuo bisogno di attenzioni e cure e, contestualmente, la costruzione di un distacco totale da chi lo può ferire e di una superiorità.
Allo stesso modo,
l’estrema attenzione verso le tematiche inerenti il successo personale e professionale come prova della qualità della persona da parte della famiglia di origine
può contribuire a determinare lo sviluppo della patologia.
In generale, le persone con Disturbo Narcisistico della Personalità condividono una prima
infanzia nella quale non sono stati sufficientemente supportati nel riconoscimento e nella gestione della loro emotività.
Influenze sociali
La
cultura occidentale e dei Paesi emergenti è andata incontro negli ultimi decenni a profondi cambiamenti. Questa
evoluzione ha portato le persone a spostare il focus dei propri pensieri e bisogni dagli altri a sé stessi, a cercare la propria realizzazione nella affermazione delle dimensioni di autorealizzazione e indipendenza. È stato lo storico Christopher Lasch nel 1978 a coniare l’espressione narcisismo culturale, nel suo libro
The culture of narcissism: nel volume si teorizza la responsabilità della società stessa nella genesi dell’ansia per l’impressione che si produce sugli altri e per la ricerca di gratificazioni narcisistiche.
Si tratta di un
concetto che trova la sua massima espressione nei social media, in particolare nell’ambito di piattaforme (come Instagram) che fanno molto leva sull’immagine fisica e sul concetto di influenza (inteso come numero di like ricevuti e volume di follower).
Sintomi del narcisismo
Nel paziente con Disturbo Narcisistico della Personalità è presente una
tendenza alla sopravvalutazione del proprio talento, che lo fa apparire
presuntuoso e vanitoso agli occhi degli altri. In lui domina la
tendenza a sentirsi più in gamba e, in qualche modo, speciale. Viene così persa di vista la capacità di autovalutazione, necessaria a inquadrare se stessi anche in relazione all’ambiente esterno e agli specifici interlocutori con cui ci si relaziona. Progressivamente, dunque, si viene a creare un distacco fra il paziente e la realtà che lo circonda e una sempre maggiore chiusura all’interno di un cerchio magico nel quale possono essere inclusi solo coloro che lo lodano senza condizioni. Persone speciali che con lui condividono l’appartenenza ad una cerchia di eletti.
Nel tempo,
si rafforza una condizione di scarsa empatia, assenza di interesse verso gli altri e incapacità di comprenderne emozioni e stati d’animo, nella quale predomina la tendenza a sfruttare e manipolare gli altri per rafforzare la propria autostima.
Il
bisogno estremo e costante di ammirazione e attenzione e l’intolleranza nei confronti di
qualunque critica lo porta a reagire in maniera rabbiosa, aggressiva e, talvolta, violenta oppure con un silente disprezzo e il conseguente allontanamento. La paura di doversi confrontare con altri e mettere in discussione le proprie capacità e, magari, fallire determina un rifiuto delle circostanze del cui esito non è certo: caratteristica peculiare della patologia è la vulnerabilità dell’autostima, associata ad una ipersensibilità nei confronti di apprezzamenti e giudizio negativo e alla fuga da ogni frustrazione.
Ciò determina lo sviluppo di
sentimenti accesi di invidia e competizione patologica che spingono a comportamenti di svalutazione e disprezzo degli altri. Questi aspetti sono descritti per la prima volta nel DSM-5, l’ultima versione del celebre Manuale Diagnostico, che pone l’accento sui paradossi di questa malattia: la drammatica vulnerabilità che si nasconde dietro una facciata forzosamente patinata e la solitudine dietro l’auto-esaltazione della propria persona.
Sono presenti spesso altre alterazioni della sfera psicologica, in particolare il
disturbo depressivo (spesso correlato al mancato raggiungimento di obiettivi professionali o personali),
l’anoressia nervosa, la
dipendenza da sostanze (
tabacco,
cocaina,
alcol) e altri disturbi della personalità (come, ad esempio,
Disturbo Borderline di Personalità, disturbo istrionico e disturbo schizotipico).
La dipendenza, in particolare,
viene interpretata come il tentativo di colmare la mancanza e placare l’inquietudine. La
depressione, invece, come reazione all’umiliazione ricevuta a causa di un insuccesso.
Diagnosi del Disturbo Narcisistico di Personalità
La
diagnosi di questa malattia segue i criteri enunciati nel “
Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th edition” (DSM-5-TR).
DSM-5 e avviene di solito a valle di un insuccesso, quando il soggetto affetto da DNP può sperimentare stati depressivi anche intensi o sprofondare in fenomeni di dipendenza.
Criteri diagnostici
I criteri diagnostici per questa patologia sono riportati nel DSM-5-TR.
Perché la diagnosi sia confermata, i pazienti devono presentare un modello persistente di grandiosità, necessità di adulazione e mancanza di empatia. Questo paradigma è caratterizzato dalla presenza di almeno 5 delle seguenti caratteristiche:
- Un'esagerata, infondata sensazione della propria importanza e dei propri talenti (la grandiosità): esagera negli attributi usati per descriversi, gonfia i risultati ottenuti, esprime aspettative irragionevoli in merito a riscontri che gli altri dovrebbero esprimere su di lui;
- Preoccupazione con fantasie di successi senza limiti, influenza, potere, intelligenza, bellezza, fascino o amore perfetto;
- Convinzione di essere speciali e unici e di doversi associare solo a persone di altissimo livello: crede che solo le persone che hanno le sue stesse qualità (e che di solito appartengono a ceti sociali elevati e godono di titoli accademici o professionali di una certa rilevanza) possano capirlo realmente e quindi rifiuta di relazionarsi con altre persone;
- Un bisogno di essere incondizionatamente ammirati;
- Una sensazione di privilegio: sviluppa aspettative irragionevoli in merito a trattamenti speciali che altri gli dovrebbero riservare;
- Sfruttamento degli altri per raggiungere i propri obiettivi: tende ad approfittare degli altri per avvantaggiarsi dei propri scopi, cioè il riconoscimento sociale;
- Mancanza di empatia: è incapace di identificarsi negli altri, di spostare la propria prospettiva, di capire come altri individui possano sentirsi o di cosa possano avere bisogno;
- Invidia degli altri e convinzione che gli altri li invidino;
- Arroganza e superbia.
Inoltre, i sintomi devono comparire nella prima età adulta.
Valutazione psicologica
Ai fini della valutazione, viene utilizzato il questionario Narcissistic Personality Inventory (NPI), nel quale è richiesto che il soggetto sottoposto ad assessment indichi, per ciascun item, quale delle due affermazioni proposte lo descrive meglio.
La scala NPI consente di distinguere forme di narcisismo adattive e maladattive.
Diagnosi differenziale
Le
principali condizioni rispetto alle quali è necessario distinguere il Disturbo Narcisistico della Personalità sono:
- Disturbo bipolare: accanto alla grandiosità peculiare della patologia, i pazienti con DNP spesso manifestano stati depressivi o addirittura sono affetti da depressione. Questa ambivalenza può talvolta suggerire una diagnosi di disturbo bipolare, nel quale tuttavia non sono presenti la persistente necessità del paziente di essere al di sopra di tutto e di tutti e la tendenza ai cambiamenti di umore a seguito delle critiche;
- Disturbo Antisociale di Personalità: l’abitudine a porsi ad un livello superiore agli altri, a svalutarli per sentirsi meglio può confondere nella diagnosi differenziale rispetto al Disturbo Antisociale di Personalità, nel quale però i pazienti tendono ad approfittarsi degli altri per ottenere un vantaggio materiale e non al fine di coltivare la propria autostima;
- Disturbo Istrionico di Personalità: in entrambi i casi, i pazienti ricercano l’attenzione degli altri, ma nel farlo le persone con Disturbo Narcisistico della Personalità agiscono con disprezzo degli altri.
Conseguenze del narcisismo patologico
Il soggetto che soffre di narcisismo patologico ha
difficoltà a costruire e mantenere relazioni sociali e affettive stabili nel tempo, a causa della sua
mancanza di empatia che lo porta a non riconoscere i bisogni dell’altro, le sue aspirazioni e aspettative, i suoi sentimenti. Accetta la vicinanza delle sole persone che gli riconoscono la grandiosità che egli stesso vive come ineffabile. Tende, quindi, a
comporre una cerchia chiusa di individui accomunati dalla dedizione completa e totale alla sua causa.
Il
mancato riconoscimento da parte degli altri della sua superiorità determina un isolamento sociale finalizzato ad evitare il confronto e a salvaguardarne la tranquillità psicologica. Quando, tuttavia, un insuccesso irrompe nell’idillio fiabesco del suo costrutto, allora la sua vulnerabilità si manifesta e può provocare la comparsa di altri disturbi psichiatrici (depressione, dipendenza).
Da punto di vista professionale,
il paziente ha difficoltà ad accettare critiche e suggerimenti, a lavorare in team e a condividere informazioni e pareri con i colleghi. Questi aspetti ne possono penalizzare significativamente le prospettive di carriera.
Come affrontare un narcisista
In genere, la persona che soffre di Disturbo Narcisistico della Personalità
si rivolge ad un professionista per avere supporto in momenti critici della sua vita, quando il suo senso di grandiosità viene messo alla prova da un fallimento imprenditoriale, sentimentale o economico. Può arrivare al consulto psicoterapeutico a causa di uno stato depressivo profondo oppure per trattare una dipendenza che si è instaurata collateralmente alla patologia.
L’obiettivo della terapia per il narcisismo è quello di stimolare la consapevolezza del paziente nei confronti delle anomalie della sua percezione e dei comportamenti patologici che questa distorsione innesca, fornendogli di pari passo gli strumenti per modificare il pattern disfunzionale e mettere in atto comportamenti funzionali.
Cura del disturbo narcisistico: le terapie psicologiche
Analogamente agli altri disturbi della personalità, anche il DNP viene trattato mediante la psicoterapia psicodinamica, che si concentra sui conflitti interni al paziente che sono alla base della malattia e potenzia la consapevolezza di sé e l’autonomia personale dell’individuo, aiutandolo a raggiungere gli obiettivi che la malattia gli impedisce di ottenere.
Nell’ambito di questa terapia, possono essere adottati diversi approcci, focalizzati sulla rimodulazione della percezione da parte del paziente di se stesso e dell’ambiente che lo circonda.
Il trattamento basato sulla mentalizzazione si basa sulla promozione di una riflessione attiva che consenta all’individuo con Disturbo Narcisistico della Personalità di comprendere effettivamente il proprio stato d’animo e lo stato d’animo dei suoi interlocutori. Ciò è di supporto alla modulazione delle emozioni (il paziente impara a rendersi conto dei suoi stati di rabbia e a mettere in atto le azioni necessarie a calmarsi) e alla comprensione del potere che esse hanno su di lui (come influenzano i suoi comportamenti) e della posizione degli altri ne suoi confronti. Una condizione, questa, che potenzia l’empatia e riavvicina il paziente alla realtà che gli sta intorno.
La psicoterapia focalizzata sul transfert si fonda sulla relazione che si viene a creare fra il paziente ed il terapeuta, che stimola in lui la capacità di riflessione sui suoi comportamenti e sui suoi cambiamenti di umore e reazioni. Ciò migliora la sua capacità di interazione con il mondo circostante e riduce il suo isolamento sociale.
Un secondo approccio è quello cognitivo-comportamentale, che punta alla rimodulazione degli schemi con cui il paziente agisce, all’acquisizione di pattern comportamentali che sostituiscano quelli patologici. Il trattamento fa leva sul bisogno di lodi da parte del paziente per massimizzare l’efficacia dell’apprendimento.
Esiste, poi, la possibilità di agire con un trattamento integrato, che unisce le caratteristiche della psicoterapia psicodinamica e quelle dell’approccio cognitivo-comportamentale. La schema-focused cognitive therapy interviene sugli schemi maladattativi che il paziente mette in atto per abitudine acquisita fin dall’infanzia come reazione agli eventi esterni (chiusura e disprezzo di fronte alle critiche, evitamento delle situazion in cui potrebbe fallire) trasformandoli in schemi più funzionali al soddisfacimento dei suoi bisogni emotivi. Essa si snoda in 3 step: dopo l’identificazione di tali schemi (fase di valutazione), il paziente impara come riconoscere quando essi interferiscono con la vita quotidiana (consapevolezza) e, infine, come modulare i propri comportamenti sostituendo i pattern maladattativi con schemi più funzionali.
Farmaci
I farmaci prescritti nell’ambito del trattamento del DNP hanno l’obiettivo di trattare alcuni degli aspetti che possono subentrare nella malattia, come le dipendenze, la depressione e gli impulsi di rabbia.
I medicinali più frequentemente usati in questo ambito sono gli antidepressivi appartenenti alla classe degli SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina).
Relazioni con un narcisista: strategie per i familiari e partner
Riconoscere i tratti del disturbo può non essere semplice: la persona che ne è affetta è sì scarsamente empatica e drenante dal punto di vista delle energie e del tempo richieste, ma sa anche affascinare con le parole, disorientando così il partner.
È importante, nel momento in cui si riscontrano aspetti che potrebbero essere patologici (vampirizzazione del rapporto, prevaricazione) spingere per un consulto medico specialistico. Non si pensi, infatti, di poter placare le richieste con un impegno maggiore. Una ancor superiore dedizione porterebbe ad ulteriori bisogni da soddisfare. Trattandosi di un disturbo psichiatrico e non di un tratto caratteriale, è necessario un approccio di tipo psicologico/medico.
È anche utile conservare una propria oggettività nel giudizio, sforzandosi di non lasciarsi influenzare da parole e comportamenti di un individuo affetto da narcisismo patologico.
La terapia familiare e quella di coppia sono presenti come componenti di estrema importanza nel percorso di cura dell’individuo affetto dal disturbo, come contesti ne quali si crea un’opportunità di acquisire consapevolezza delle reazioni suscitate negli altri e di sviluppare atteggiamenti empatici e cooperativi nei confronti delle persone più vicine.
In genere, i pazienti sono molto riluttanti nell’accettare di prendere parte al trattamento, riconoscendo il problema come altrui e non loro.
Differenze tra narcisismo maschile e femminile
Le differenze di genere in questo ambito riguardano sia l’incidenza della patologia nella popolazione maschile rispetto a quella femminile, sia la distribuzione delle diverse forme.
Il disturbo risulta essere più diagnosticato negli uomini, con una frequenza 3 volte maggiore.
Nelle donne la malattia tende a manifestarsi per lo più attraverso un’aggressività di tipo verbale, mentre negli uomini la modalità fisica e diretta è preponderante. Nelle prime, sono più evidenti il bisogno di essere al centro dell’attenzione e i comportamenti sessualmente seduttivi, mentre nei secondi gli atteggiamenti di grandiosità e le manifestazioni di potere.
Prevenzione del narcisismo patologico
Alla luce dell’importanza dell’educazione nella patogenesi del disturbo, è chiaro come un ambiente familiare improntato allo sviluppo dell’empatia e dell’autostima del bambino possa ridurre il rischio che emergano in lui tratti narcisistici. Nel suo processo di crescita e affermazione personale è auspicabile, da questo punto di vista, che i suoi successi e fallimenti siano trattati con atteggiamento equilibrato, senza eccessive lodi e umiliazioni.
Genitori in grado di prestare ascolto ai bisogni del piccolo e attribuirvi una appropriata priorità sono fra correlati ad efficaci fattori preventivi.
È anche importante che ai bambini sia insegnato come riconoscere e gestire le proprie emozioni, perché sviluppino un’emotività più piena e soddisfacente.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Quali sono i sintomi più evidenti del disturbo narcisistico?
Nel paziente con Disturbo Narcisistico della Personalità, è presente una tendenza alla sopravvalutazione del proprio talento, che lo fa apparire presuntuoso e vanitoso agli occhi degli altri, scarsa empatia, assenza di interesse verso gli altri e incapacità di comprenderne emozioni e stati d’animo, tendenza a sfruttare e manipolare gli altri per rafforzare la propria autostima, bisogno estremo e costante di ammirazione e attenzione, intolleranza nei confronti di qualunque critica, vulnerabilità dell’autostima, ipersensibilità nei confronti di apprezzamenti e giudizi negativi, sentimenti accesi di invidia e competizione patologica.
Si può guarire dal narcisismo patologico?
Il narcisismo patologico è un disturbo trattabile e guaribile attraverso la psicoterapia e, quando indicati, i farmaci.
Come riconoscere un partner narcisista?
Riconoscere i tratti del disturbo può non essere semplice, perché il soggetto che ne è affetto, pur essendo scarsamente empatico, sa anche affascinare con le parole e disorientare il giudizio. Di solito, gli aspetti di grandiosità, sopraffazione degli altri, mancanza di cura per ciò che gli altri pensano e credono, sfruttamento a vantaggio proprio sono i tratti tipici della personalità narcisistica patologica.
Il narcisismo è più comune negli uomini o nelle donne?
È più comune negli uomini, in proporzione di 3:1.
Qual è la differenza tra autostima alta e narcisismo?
La personalità caratterizzata da autostima alta non tende a sminuire gli altri per affermare la propria grandiosità, né a reagire con aggressività e violenza quando riceve critiche o giudizi negatiivi.