Aggiornato il 27.07.2022
Gratta e Vinci, Scommesse Sportive, Slot Machines, carte. Il Disturbo da gioco d’azzardo (si usa talvolta il sinonimo meno tecnico ‘Ludopatia’ col medesimo significato) è una vera e propria malattia, descritta dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) come uno stato che compromette sia la salute psico-fisica del giocatore sia la sfera lavorativa e relazionale dell’individuo, a causa dei problemi economici e legali conseguenti. Negli ultimi anni è stato riclassificato tra i Disturbi Correlati alle Sostanze e Dipendenze per la sua similarità con questi problemi, nella sottocategoria Disturbo non correlato all’uso di sostanze. Prima del DSM-5 si parlava invece di Gioco d'Azzardo Patologico.
Il DSM-V Il DSM-5 identifica i seguenti sintomi tipici delle persone con Disturbo da gioco d’azzardo. Ne sono necessari almeno 4 per la diagnosi di Disturbo medio, 6-7 per Disturbo moderato e 8-9 per Disturbo grave:
Secondo i dati dell’Osservatorio Gioco d’azzardo 2021, realizzato da Nomisma in collaborazione con BPER Banca, nel 2020 il 42% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni si è cimentato in giochi d’azzardo/di fortuna, sviluppando, nel 9%, ripercussioni negative sulla sfera socio-emotiva e relazionale. Fra gli over 65, uno su quattro ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi.
Non tutte le persone che giocano d’azzardo sviluppano dipendenza. L’Istituto Superiore di Sanità stima che in Italia l'azzardo è un'attività che coinvolge una popolazione di circa 5,2 milioni di abitudinari, di cui circa 1,2 milioni sono considerati problematici, ovvero con dipendenza.
Durante il lockdown la situazione è stata ambivalente: da una parte chi giocava fuori casa non ha avuto modo di farlo, dall’altra si è assistito a un boom del gioco online, altrettanto pericoloso. Stando ai dati di un studio condotto dall’ISS in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano, è inoltre aumentato di quasi un’ora il tempo trascorso a giocare e una piccola percentuale ha addirittura iniziato a giocare d’azzardo proprio durante il lockdown.
Ill 19,7% di coloro che già giocavano ha incrementato l’attività totale di gioco e questo è accaduto più frequentemente ai giovani, ai fumatori, ai consumatori di cannabis e a coloro che avevano un consumo rischioso di alcolici. Anche l'uso di psicofarmaci, la bassa qualità della vita, la scarsa quantità di sonno, la depressione e l'ansia risultano significativamente correlati ad un aumento dell'attività di gioco durante il lockdown.
Il primo passo per cercare aiuto in modo discreto per sé o per un familiare o amico è il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo (TVNGA) messo a disposizione dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità: 800 558822. Si tratta di un servizio di counselling telefonico di ascolto e orientamento dell’utenza, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. Il TVNGA offre informazioni chiare e validate scientificamente, orienta verso i sevizi territoriali che propongono interventi sanitari per la diagnosi e il trattamento della dipendenza, propone risorse sociali utili a sviluppare relazioni di collaborazione sul territorio e informa sulla presenza di servizi in grado di gestire le problematiche economiche e/o legali legate alla pratica del gioco d’azzardo.
Le possibilità spaziano da Servizi di cura (afferenti all’SSN e/o Strutture del privato sociale), Gruppi di auto-mutuo aiuto e altre risorse atte a gestire problematiche economiche e/o legali.
Nel luglio 2021 il Ministero della Salute ha firmato il decreto recante il regolamento per l’adozione delle “Linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico”. Le Regioni provvederanno a dare attuazione a tali linee d’azione attraverso misure che favoriscano l’integrazione tra i servizi pubblici e le strutture private accreditate, gli enti del Terzo settore e le associazioni di auto-aiuto della rete territoriale locale.
L’approccio principale è la terapia comportamentale, coinvolgendo la rete relazionale della persona interessata. L’intervento può includere psicoterapia, ricorso a gruppi di auto-aiuto, ma anche talvolta una terapia farmacologica, principalmente antidepressivi, stabilizzatori dell'umore con effetti anti-impulsività, antagonisti dei narcotici. I farmaci non sono necessari per tutti i pazienti affetti da Disturbo da gioco d’azzardo e possono essere prescritti solamente dallo specialista, il medico psichiatra.
Consulta le Strutture Sanitarie che effettuano una visita Psichiatrica:
Dove effettuare una visita Psichiatrica?
La normativa più recente è la seguente:
Videolottery, slot machine (spesso chiamate ancora videopoker), gratta e vinci, lotto, superenalotto, i giochi del casinò, "Win for life", scommesse sportive o ippiche, bingo, giochi online che prevedono la vincita di denaro.
Il Disturbo da gioco d’azzardo (si usa talvolta il sinonimo meno tecnico ‘Ludopatia’ col medesimo significato) è una vera e propria malattia, descritta dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) come uno stato che compromette sia la salute psico-fisica del giocatore sia la sfera lavorativa e relazionale dell’individuo, a causa dei problemi economici e legali conseguenti.
Il DSM-V Il DSM-5 identifica i seguenti sintomi tipici delle persone con Disturbo da gioco d’azzardo.
Il primo passo per cercare aiuto in modo discreto per sé o per un familiare o amico è il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo (TVNGA) messo a disposizione dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità: 800 558822. Si tratta di un servizio di counselling telefonico di ascolto e orientamento dell’utenza, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. Il TVNGA offre informazioni chiare e validate scientificamente, orienta verso i sevizi territoriali che propongono interventi sanitari per la diagnosi e il trattamento della dipendenza, propone risorse sociali utili a sviluppare relazioni di collaborazione sul territorio e informa sulla presenza di servizi in grado di gestire le problematiche economiche e/o legali legate alla pratica del gioco d’azzardo.
Le informazioni presenti in Doveecomemicuro.it hanno scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono in alcun modo un mezzo di autodiagnosi e automedicazione. Per qualsiasi dubbio sull'uso di un farmaco, rivolgersi al proprio medico.
La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Doveecomemicuro.it è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria.