Gastroenterite: sintomi, cause e come curarla

Gastroenterite: sintomi, cause e come curarla

Indice

Domande e Risposte

Cos'è la gastroenterite?

La gastroenterite è un'infiammazione dello stomaco e dell'intestino, spesso causata da infezioni virali, batteriche o parassitarie. Si tratta di una condizione comune che può colpire persone di tutte le età. I principali sintomi includono diarrea, vomito, dolori addominali e febbre. Esistono diverse forme di gastroenterite, una patologia tra le cui cause si annovera il consumo di alimenti contaminati da virus, batteri o tossine. Nell’articolo si tratteranno le cause, i sintomi, il trattamento e la prevenzione di questa patologia.

Gastroenterite: le diverse tipologie

Gastroenterite virale

La forma più comune di gastrite è quella virale, nella maggior parte dei casi causata da tre tipi virus di cui il primo, il Norovirus è responsabile di epidemie, soprattutto nei luoghi affollati; mentre, gli altri due, Adenovirus e Rotavirus, colpiscono principalmente i bambini, il secondo anche molto piccoli.


Gastroenterite batterica

La gastroenterite batterica è meno frequente, ma spesso più severa ed è causata da batteri come: Salmonella; Escherichia coli e Campylobacter.


Gastroenterite parassitaria

La gastroenterite parassitaria, invece, è causata da protozoi come Giardia lamblia e Cryptosporidium, si verifica spesso in zone con scarse condizioni igieniche.

Cause della gastroenterite

Le cause più diffuse di gastroenterite sono:
  • Infezioni virali: contagio tramite contatto con persone infette o superfici contaminate;
  • Cibo e acqua contaminata: consumo di alimenti crudi o preparati in modo non igienico;
  • Igiene inadeguata: trasmissione fecale-orale;
  • Viaggi in paesi a rischio: nota come "gastroenterite del viaggiatore", è spesso causata da acqua o cibo contaminati.

Sintomi della gastroenterite

In genere la gastroenterite si manifesta attraverso i seguenti sintomi:
  • Diarrea acquosa e frequente;
  • Nausea e vomito;
  • Dolori addominali e crampi;
  • Febbre e brividi;
  • Perdita di appetito e affaticamento.
Queste sintomatologie possono comportare una disidratazione che si manifesta con i seguenti segni: bocca secca e sete intensa, vertigini, ridotta produzione di urina.
La durata dei sintomi dipende dalla tipologia della malattia. La gastroenterite virale: generalmente dura 1-3 giorni, mentre, quella batterica o parassitaria: può persistere per più giorni o settimane.

Gastroenterite: ecco come diagnosticarla

La diagnosi di gastroenterite si basa sull’anamnesi dei sintomi e della recente storia, anche alimentare, del paziente; oltre che sugli esami delle feci per identificare l'agente infettivo e sulle analisi del sangue nei casi di disidratazione severa. Nei casi di sangue nelle feci; febbre alta persistente e segni di disidratazione grave è fondamentale consultare un medico.

Rimedi e trattamento della gastroenterite

Sicuramente, in caso di gastroenterite la prima cosa da fare è provvedere ad un’adeguata reidratazione. Le soluzioni reidratanti orali (SRO) sono essenziali per compensare la perdita di liquidi ed elettroliti. Parallelamente è bene seguire una dieta adeguata, caratterizzata dall’esclusione di alimenti come latticini, cibi grassi, zuccherati e bevande gassate; in favore di riso, patate, banane, carote cotte, brodo leggero.

I farmaci più appropriati in questa circostanza sono gli antidiarroici e probiotici solo sotto consiglio medico. Mentre, gli antibiotici si consigliano solo per infezioni batteriche diagnosticate. In tutti i casi è importante stare a riposo per favorire il recupero.

Complicanze della gastroenterite

Nelle sue manifestazioni più gravi o se trascurata, la gastroenterite può dare adito a complicanze come: disidratazione grave diffusa soprattutto tra i bambini, gli anziani e le persone immunodepresse; importanti squilibri elettrolitici, ovvero: perdita di sodio, potassio e cloruro; ed altre complicanze di carattere più raro come: la sindrome emolitico-uremica (da E. coli) e la sepsi nei casi batterici non trattati.

Gastroenterite, come prevenirla?

Le principali misure di prevenzione della gastroenterite sono:
  • Igiene delle mani: lavarsi regolarmente con acqua e sapone;
  • Alimentazione sicura: consumare cibo ben cotto e acqua potabile, specialmente in viaggio;
  • Vaccinazione: il vaccino contro il rotavirus è raccomandato per i neonati;
  • Precauzioni in viaggio: evitare cibi crudi e acqua non potabile, anche per il lavaggio dei denti;
  • Pulizia delle superfici: disinfettare oggetti e superfici in contatto con persone infette.

Bambini e gastroenterite, cosa sapere

Come anticipato i bambini sono particolarmente vulnerabili alla gastroenterite, soprattutto se virale, dal momento che sono facilmente attaccabili dall’adenovirus e dal rotavirus. Nei più piccoli questa patologia tende a manifestarsi con una forte disidratazione che si traduce in: irritabilità; pianto senza lacrime; pannolini asciutti per ore. In tali circostanze è fondamentale somministrare soluzioni reidratanti specifiche e consultare il pediatra in caso di sintomi gravi e persistenti.

immagine che mostra una bambina con la gastroenterite



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Quanto dura la gastroenterite?

La forma virale dura solitamente 1-3 giorni, mentre quella batterica o parassitaria può persistere più a lungo.

Come distinguere una gastroenterite virale da una batterica?

La diagnosi richiede analisi delle feci. In generale, la forma batterica è più grave e spesso accompagnata da sangue nelle feci.

Cosa mangiare con la gastroenterite?

Preferire cibi leggeri come riso, patate e banane, evitando latticini e cibi grassi.

Come prevenire la disidratazione nei bambini?

Utilizzare soluzioni reidratanti orali specifiche e monitorare l’assunzione di liquidi.

La gastroenterite è contagiosa?

Sì, soprattutto la forma virale. Si trasmette tramite contatto con persone infette, superfici contaminate o consumo di alimenti infetti.

Quando preoccuparsi per la gastroenterite?

Particolare attenzione dovrebbe essere prestata nei casi di persistenza dei sintomi per oltre 7 giorni, con eventuale febbre che tende a ripresentarsi. Soggetti quali bambini e anziani potrebbero risentire di complicanze significative, come la disidratazione.

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