Aggiornato il 13.06.2024
L’epatite è una condizione infiammatoria del fegato che in genere ha come causa un’infezione virale, sebbene esistano anche altre forme di epatiti non infettive, ad esempio di origine autoimmune o l'epatopatia alcolica, un processo infiammatorio progressivo ai danni del fegato legato al consumo eccessivo di alcolici.
L’epatite è una malattia da non sottovalutare. L’infiammazione cronica virale del fegato che può degenerare in cirrosi epatica o tumori. In generale è fondamentale mantenere sano il nostro fegato, per affrontare l’invecchiamento e nel caso ci troviamo a dover assumere dosi importanti farmaci – per esempio i chemioterapici – che richiedono un importante lavoro del fegato per essere smaltiti.
Esistono 5 ceppi di epatite virale, ovvero prodotta dall’azione patogena di un virus:
Per circa il 10-20% dei casi tuttavia l’agente responsabile è sconosciuto. Sono stati isolati altri virus potenzialmente coinvolti in questi processi infettivi, quali il virus dell’epatite F (HFV), il virus dell’epatite G (HGV), il virus TT, frequentemente isolato in pazienti con vari tipi di patologie epatiche così come in soggetti sani, e il SEN virus, isolato in soggetti con epatite virale.
Anche altri virus possono a volte causare un quadro di infezione al fegato di varia gravità. Si definiscono virus epatitici minori e sono i seguenti:
Quando le nostre difese immunitarie per errore attaccano il fegato, provocandone l'infiammazione si parla di epatite autoimmune. Non trattata questa malattia può condurre alla cirrosi e quindi a danni permanenti.
L’epatite non ha solo origine virale. Anche l’abuso prolungato di alcol può portare all’insorgenza di diverse malattie del fegato, perché quest’ultimo processando l’alcol produce sostanze tossiche che innescano un processo infiammatorio. L'epatopatia in particolare è un processo infiammatorio progressivo ai danni del fegato caratterizzato da tre malattie legate tra di loro: la steatosi (fegato grasso), l'epatite alcolica, la cirrosi epatica.
La steatosi epatica (fegato grasso) è la più precoce e comune conseguenza dell'eccessiva ingestione di alcol e riguarda il 90% dei forti bevitori, ed è potenzialmente reversibile.
L'epatite alcolica (steatoepatite) colpisce dal 10 al 35% dei forti bevitori, ed è una combinazione di steatosi epatica, infiammazione diffusa del fegato e necrosi epatica (spesso focale), tutte con vari livelli di gravità. Gli epatociti gravemente danneggiati diventano necrotici.
La cirrosi alcolica (cirrosi epatica), che colpisce dal 10 al 20% dei forti bevitori, è invece una malattia epatica avanzata caratterizzata da estesa fibrosi che scompagina la normale architettura del fegato, che si restringe, provocando forti conseguenze funzionali. Spesso si ha in concomitanza di un'epatite alcolica.
I sintomi che accomunano le epatiti sono quelli di un’influenza con ittero (una colorazione gialla della cute) che indica un malfunzionamento del fegato, nausea o vomito, dolore addominale, stanchezza, anche diarrea. Ci vogliono 3-6 settimane di incubazione perché la malattia si manifesti. Nel caso dell’infezione da Epatite C, la malattia acuta è molto spesso asintomatica e per questo la maggior parte delle diagnosi viene fatta molti anni dopo dal contagio. Esistono test per l’Epatite C, in alcuni casi anche campagne di screening di popolazione.
La trasmissione dell’epatite nella sua forma virale, cioè dovuta a un virus, avviene prevalentemente per contatto con sangue infetto, a causa per esempio di trasfusioni di sangue non sicure; ma anche come conseguenza di altre malattie, mangiando cibi non sicuri o mal cotti (nel caso dell’Epatite A) o per un prolungato abuso di farmaci, droghe o sostanze tossiche di vario tipo tra cui l’alcool.
Le complicazioni delle epatiti virali croniche sono la conseguenza dei danni a lungo termine provocati dal virus, e includono:
Quando il fegato smette di funzionare regolarmente, come accade a seguito di una infiammazione cronica dei suoi tessuti, può accadere che si manifestino:
Le epatiti virali, specie se diagnosticate in una fase iniziale, si curano con un adeguato trattamento farmacologico antivirale portando a completa guarigione, anche se in casi molto gravi, per esempio in pazienti già fragili, anziani o in multicronicità, il decorso può essere più difficile.
Il trattamento per l’Epatite C dipende da diversi fattori: la carica virale, cioè quanto virus c'è nel tuo corpo, il sottotipo, se vi sono già dei danni al fegato come la cirrosi, e la presenza di eventuali altre malattie concomitanti. L'infezione da Epatite C può essere trattata con farmaci antivirali specifici da assumersi per 12-24 settimane.
Nel caso di epatite autoimmune, il trattamento farmacologico prevede medicinali immunosoppressivi, che spesso associa steroidi e azatioprina. Nei casi più gravi si rende necessario il trapianto di fegato.
La prevenzione delle epatiti virali è senza dubbio la cura migliore, soprattutto se consideriamo gli alti rischi per la salute che la cronicizzazione delle Epatiti B e C comporta.
Le misure igieniche sono fondamentali per prevenire le Epatiti A ed E, in particolar modo quando si viaggia in luoghi dove queste infezioni sono comuni. Pertanto è saggio:
È altresì importante, prima di partire per un viaggio, informarsi se esiste un rischio di contrarre malattie infettive come l’epatite e valutare se è il caso di sottoporsi ad una eventuale vaccinazione preventiva.
Per quanto riguarda, invece, le Epatiti B e C che si contraggono attraverso i rapporti sessuali non protetti e il sangue, ecco le regole d’oro a cui attenersi per evitarle:
I sintomi che accomunano le epatiti sono quelli di un’influenza con ittero (una colorazione gialla della cute) che indica malfunzionamento del fegato, nausea o vomito, dolore addominale, stanchezza, anche diarrea. Ci vogliono 3-6 settimane di incubazione perché la malattia si manifesti. Nel caso dell’infezione da epatite C, la malattia acuta è molto spesso asintomatica e per questo la maggior parte delle diagnosi viene fatta molti anni dopo dal contagio. Esistono test per l’epatite C, in alcuni casi anche campagne di screening di popolazione.
L’epatite se non curata nella sua forma acuta in persone fragili può essere grave. Anche una volta che cronicizza, nel lungo termine se non trattata può portare a conseguenze gravi per il fegato.Le complicazioni delle epatiti virali croniche sono la conseguenza dei danni a lungo termine provocati dal virus, e includono:
È sufficiente un prelievo di sangue.
Il trattamento per l’epatite C dipende da diversi fattori: la carica virale, cioè qanto virus c'è nel tuo corpo, il sottotipo, se vi sono già dei danni al fegato come la cirrosi, e la presenza di eventuali altre malattie concomitanti. L'infezione da epatite C può essere trattata con farmaci antivirali specifici da assumersi per 12-24 settimane.
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