Nuove droghe sintetiche: quali sono e che effetti danno

Nuove droghe sintetiche: quali sono e che effetti danno

Indice

Domande e risposte

Che cosa sono le droghe sintetiche?

Le sostanze stupefacenti, così come i farmaci, si suddividono in prodotti di origine naturale (derivanti cioè dalla lavorazione di piante, come la cocaina, l’oppio, l’eroina, la canapa) e sostanze completamente sintetiche, prodotte invece in laboratorio. La differenza fra la classe dei nuovi farmaci e quella delle nuove droghe è che dei primi vengono studiati per anni gli effetti benefici e quelli collaterali, il profilo di sicurezza e di efficacia, mentre le seconde vengono vendute facilmente a chiunque senza che se ne conoscano gli effetti collaterali né a breve né soprattutto a lungo termine, per esempio a livello neurologico, cardiocircolatorio, di rischio neoplastico, immunitario, muscolare. Fra le droghe sintetiche, cioè che vengono prodotte interamente in laboratorio, vi sono le “classiche” anfetamine, meta-anfetamine e l’Ecstasy, ma anche altre sostanze nuovissime commercializzate senza controllo, o usate per “tagliare” altre droghe abbattendo i costi per l’utente finale, che quasi mai è consapevole che ciò che sta acquistando e usando contiene anche queste nuovissime sostanze.

La differenza rispetto alle "droghe classiche" come eroina e cocaina, e una delle ragioni dell’allarme, è che è possibile ottenere queste nuove sostanze mescolando principi attivi di farmaci comuni e altre molecole legali: è il fenomeno delle cosiddette "legal highs". In realtà si tratta di sostanze legali che se sintetizzate con altre illegali diventano micidiali droghe sintetiche, che spesso, per aggirare i controlli e il loro consumo vengono etichettate come prodotti naturali. Chi le commercializza ha spesso vita facile, e può continuare a venderle, in particolare online, finché il suo principio attivo non viene dichiarato nocivo. Il web, in particolare il deep web, rimane il luogo principe per la vendita di queste sostanze illegali, rendendo più difficile il compito di chi vigila.

Quanti tipi di droghe ci sono?

Una sostanza psicotropa (o psicoattiva) è una sostanza chimica farmacologicamente attiva, capace di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto: la sua attenzione, la percezione, l’umore e i comportamenti. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità "sono da considerare sostanze stupefacenti tutte quelle sostanze di origine vegetale o sintetica che agendo sul sistema nervoso centrale provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica, dando luogo in alcuni casi ad effetti di tolleranza (bisogno di incrementare le dosi con l'avanzare dell'abuso) ed in altri casi a dipendenza a doppio filo e cioè dipendenza dello stesso soggetto da più droghe". 

Si distingue fra droghe leggere, che presentano cioè un quantitativo di sostanza psicotropa (quella che dà dipendenza) minimo, e droghe pesanti, che invece causano danni e dipendenza anche dopo poche assunzioni (cocaina, eroina). 

Per quanto riguarda invece gli effetti farmacologici delle droghe sul sistema nervoso si distingue fra:

  • Droghe deprimenti: oppiacei, barbiturici, tranquillanti;
  • Droghe stimolanti: cocaina, anfetamina, derivati anfetaminici, caffeina, GHB, smart-drugs, antidepressivi, khat;
  • Droghe allucinogene: canapa indiana e derivati, LSD, mescalina, ketamina, psilocibina.

Oppiacei, cannabinoidi e benzodiazepine sintetici

Solo nel 2022 ben 41 nuove sostanze stupefacenti, di diverso tipo, sono state immesse sul mercato e segnalate dal sistema di allarme rapido dell’Unione Europeea, che significa tre nuove ogni mese. Fra queste 41 nuove sostanze vi sono 24 nuovi cannabinoidi (per lo più sintetici) e 74 nuovi oppioidi.
Negli ultimi anni la scelta è stata fra 930 tipi diversi di sostanze stupefacenti, fra cui che 245 diversi tipi di cannabinoidi presenti sul mercato. Dal 2009 a oggi si contano anche 74 nuovi oppioidi, con una nuova sostanza notificata nel 2022, 6 nel 2021 e 10 nel 2020. La relazione europea sulla droga fotografa ogni anno la quantità di sostanze sequestrate in tutta Europa, e identifica i prodotti mai censiti. Nel 2021 l’ammontare del sequestrato fra le nuovissime sostanze è stato di 8,5 tonnellate. 

Si sa ancora poco su queste nuove droghe appena vengono scoperte perché è ancora difficile individuare con esattezza i sintomi che ognuna di queste droghe provoca sui soggetti che ne fanno uso. Infatti non tutti i laboratori sono in grado di identificarli. Il fatto che si tratti appunto di "nuove droghe" le rende difficilmente catalogabili: tuttavia alcune di queste hanno effetti simili a quelli di alcuni allucinogeni, e possono provocare in chi ne fa uso l’insorgere di psicosi. I danni prodotti da queste sostanze possono essere molto gravi e, in alcuni casi, possono portare a conseguenze drammatiche, come avvelenamenti acuti e decessi.
 
  • Nuovi oppiacei sintetici, (fra cui molti derivati del Fentanyl), cioè sostanze estremamente potenti, che comportano una seria minaccia per la salute pubblica e individuale;
  • Nuove benzodiazepine. Negli ultimi anni sembra esservi stato un aumento del numero, del tipo e della disponibilità di nuove sostanze psicoattive appartenenti alla classe delle benzodiazepine. Alcune di esse sono vendute come versioni contraffatte di ansiolitici comunemente prescritti come alprazolam (Xanax) e diazepam, utilizzando le reti di distribuzione esistenti nel mercato delle sostanze illecite; altri sono venduti online  come versioni alternative ma legali medicinali autorizzati;
  • Nuovi cannabinoidi sintetici. I cannabinoidi sintetici sono funzionalmente simili al tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo primario nella cannabis, ma sono molto più pericolosi perché producono un’azione sul cervello molto più forte di quella della normale cannabis, con effetti allucinogeni, sedativi e depressivi. 

Quante persone abusano di stupefacenti in Italia?

Nel 2021 i servizi socio-sanitari in Italia hanno assistito oltre 123 mila persone per problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, su un totale di 203.920 contatti. Fra questi, 15.653, cioè un assistito su otto, sono nuovi utenti, mentre 108 mila sono soggetti già in carico o rientrati dagli anni precedenti. Il rapporto è di 1 femmina ogni 6 maschi assistiti, anche nei nuovi e nei vecchi utenti distintamente. È l’ultima stima, contenuta nel Rapporto Tossicodipendenze del Ministero della Salute, ed è relativa al 2021 (pubblicata alla fine del 2022).

Chiaramente questi numeri di riferiscono a chi entra in contatto coni servizi, ma non abbracciano il sommerso di chi fa uso di sostanze anche saltuariamente.

Secondo le più recenti Relazioni europee sulla droga, le stime del consumo di nuove sostanze psicoattive (esclusi ketamina e GHB) tra i giovani adulti (dai 15 ai 34 anni) vanno dallo 0,1% in Lettonia al 5,1% in Romania. Fra gli adolescenti 15 e 16 anni, nel 2019, ha stimato che il consumo una tantum di nuove sostanze psicoattive variava dallo 0,9% al 6,6%, con un consumo una tantum compreso tra l'1,1% e il 5,2% per i cannabinoidi sintetici e dallo 0,2% al 2,5% per i catinoni sintetici.

Uso personale e spaccio: quando è reato?

La legge italiana differenzia l’uso personale dallo spaccio. L’acquisto di droga – come la detenzione, la ricezione, l’esportazione ed importazione delle sostanze stupefacenti, se per uso personale non costituisce reato, ma solo un illecito amministrativo punibile con il ritiro del passaporto o della patente di guida. I criteri dai quali il magistrato giudicante dovrà individuare se sussiste o meno l’uso personale sono la quantità della sostanza a seconda dei limiti massimi fissati nelle tabelle ministeriali; le modalità di presentazione della stessa; ogni altra circostanza in qualche modo considerata significativa. Le conseguenze legali se si viene trovati in attività di spaccio, dato che la pena varia a seconda del tipo di stupefacente.

Al di fuori dell’uso personale si parla di spaccio. Attualmente per lo spaccio di droghe leggere, la pena è la  reclusione da 2 a 6 anni e della multa da € 5.164,00 a € 77.468,00 (art. 73 comma 4 TU sostanze stupefacenti). Per lo spaccio di droghe pesanti è prevista la pena della reclusione da 8 a 20 anni e della multa da € 25.822,00 a €258.228,00 (art. 73 comma 1 TU sostanze stupefacenti).

L’epidemia da Fentanyl

Molto spesso, farmaci approvati per un certo utilizzo e dosaggio, diventano pericolose sostanze stupefacenti, se usati in modo diverso da quanto indicato dai profili di sicurezza.
Il caso più noto è quello del Fentanyl, un noto oppioide sintetico usato per la terapia del dolore e come anestetico, circa 100 volte più potente della morfina, con effetti collaterali potentissimi, che sta provocando una vera e propria epidemia negli Stati Uniti. Oltre alla sua azione analgesica, provoca stordimento ed euforia potentissimi. Gli effetti collaterali a breve termine sono nausea, capogiri, vomito, affaticamento, mal di testa, costipazione, anemia e edema periferico, ma a preoccupare è l’abuso che sviluppa rapidamente dipendenza. I problemi più gravi subentrano quando il Fentanyl è mescolato con eroina, cocaina, alcol e benzodiazepine. I rischi sono overdose (depressione resiratoria potenzialmente mortale) e arresto cardiaco. Sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per causare la morte. In Europa e negli Stati Uniti si sono registrati negli ultimi anni molti decessi legati all’uso di eroina combinata con il Fentanyl o uno dei suoi vari potenti analoghi, come l’alfa-metil fentanyl e il 3-metilfentanyl.

La xilazina e le nuove “droghe zombie”

Da qualche mese in tutto il mondo, ma principalmente negli Stati Uniti, preoccupa anche la diffusione dell’uso della xilazina, un farmaco sedativo per uso veterinario, come sostanza stupefacente, per preparare dosi di eroina e di Fentanyl, il noto oppioide sintetico. In questo modo le dosi costano di meno, ma i consumatori non lo sanno, e non immaginano il rischio di andare incontro a overdose o a conseguenze anche molto gravi per la salute. Al momento sono note ulcerazioni, escoriazioni e infezioni della pelle per le quali si può rischiare anche l’amputazione dell’arto. Si è iniziato a parlare di questa sostanza dopo che un 43 enne inglese che ne abusava, è deceduto.

Si usa la definizione di “droghe zombie” per indicare quelle nuove sostanze psicoattive (oppiacei, stimolanti, depressive,...) che provocano in chi le assume degli effetti che li rendono simili, appunto, a zombie. Il loro consumo è sempre più diffuso anche in Italia.

Ecco alcune delle più note, a secondo degli effetti specifici che provocano nei consumatori:
  • Krokodil. Nasce in Russia, dove ha ucciso migliaia di ragazzi, diventando una vera e propria emergenza sociale. In Italia non è ancora molto diffusa, tuttavia il suo consumo è in crescita. Fa parte della famiglia degli oppiacei ed è una droga che ha un costo bassissimo (2 o 3 euro per dose) poiché è composta da codeina, un analgesico facilmente reperibile, a cui si aggiungono benzina, olio, iodio e detersivi, creando così una miscela esplosiva. In Russia il suo consumo ha raggiunto livelli considerevoli anche perché il Krokodil si può preparare in casa. Già dalla prima assunzione causa danni al fegato, al cervello e al sistema nervoso centrale. Uno degli effetti caratteristici di questa droga è la formazione di ulcere cutanee che rende la pelle somigliante a quella di un coccodrillo (da qui il nome). Tra gli altri effetti ricordiamo: aggressività che può generare atti di cannibalismo, danneggiamento degli organi interni, cancrena dei tessuti molli danneggiati L’aspettativa di vita, per chi ne fa uso, è davvero breve: di solito tre anni. Purtroppo, questa terribile droga ha iniziato a diffondersi anche nel nostro paese e nel 2016 è avvenuto il primo decesso per overdose di questa sostanza;
  • Flakka. Si tratta di uno stimolante con effetti simili a quelli della cocaina, che in Italia non è ancora popolare come il Krokodil, ma che si sta diffondendo, provocando importanti effetti fisici e mentali che provoca su chi ne fa uso. Quando entra in circolazione nel corpo, stimola la produzione di grandi quantità di Dopamina, un neurotrasmettitore che aiuta a regolare lo stimolo del senso di piacere. La flakka si presenta sotto forma di sali maleodoranti che possono essere ingeriti, sniffati, iniettati endovena o addirittura possono essere vaporizzati all'interno della sigaretta elettronica. Le persone che assumono tale droga presentano: euforia, paranoia, allucinazioni, aggressività, tachicardia. Una volta scomparso il senso di euforia, arriva il momento di "down" caratterizzato da stanchezza e depressione. Per ovviare a questi sintomi il consumatore è così indotto ad assumere altre dosi, finché non sopraggiunge la dipendenza fisica e mentale;
  • Mefedrone. Nota "la droga zombie", è spacciata sotto forma di polvere o compresse. Vi sono stati numerosi casi di cronaca che hanno visto come protagonista questa sostanza, registrando come effetti collaterali aggressività, allucinazioni e atti di autolesionismo. Questa sostanza si può trovare facilmente su Internet, e costa molto poco (aspetto cruciale per i giovanissimi) poiché è ricavato dai sali da bagno. Può variare in composizione sia per sperimentare sensazioni diverse sia per evitare i controlli.


Fonti

Domande e risposte

Quali sono le sostanze psicotrope?

Per quanto riguarda gli effetti farmacologici delle droghe sul sistema nervoso si distingue fra:

  • Droghe deprimenti: oppiacei, barbiturici, tranquillanti;
  • Droghe stimolanti: cocaina, anfetamina, derivati anfetaminici, caffeina, GHB, smart-drugs, antidepressivi, khat;
  • Droghe allucinogene: canapa indiana e derivati, LSD, mescalina, ketamina, psilocibina.

Quali sono i farmaci stupefacenti?

Il ministero della Salute aggiorna periodicamente l’elenco dei medicinali a base di sostanze attive stupefacenti e psicotrope di corrente impiego terapeutico ad uso umano o veterinario ed il regime di dispensazione ad uso di medici, farmacisti e operatori del settore farmaceutico.

  • Oppio e derivati oppiacei (morfina, eroina, metadone, fentanyl ecc.);
  • Foglie di Coca e derivati;
  • Amfetamina e derivati amfetaminici (ecstasy e designer drugs);
  • Allucinogeni (dietilammide dell’acido lisergico - LSD, mescalina, psilocibina, fenciclidina, ketamina ecc.);
  • Cannabis;
  • Barbiturici;
  • Benzodiazepine.

Che effetto fa il Fentanyl?

Il Fentanyl è un noto oppioide sintetico usato per la terapia del dolore e come anestetico, circa 100 volte più potente della morfina. Oltre alla sua azione analgesica, provoca stordimento ed euforia potentissimi. Gli effetti collaterali a breve termine sono nausea, capogiri, vomito, affaticamento, mal di testa, costipazione, anemia e edema periferico, ma a preoccupare è l’abuso che sviluppa rapidamente dipendenza. I problemi più gravi subentrano quando il Fentanyl è mescolato con eroina, cocaina, alcol e benzodiazepine. I rischi sono overdose (depressione resiratoria potenzialmente mortale) e arresto cardiaco. Sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per causare la morte.

Che cosa è la xilazina?

Da qualche mese in tutto il mondo, ma principalmente negli Stati Uniti, preoccupa anche la diffusione dell’uso della xilazina, un farmaco sedativo per uso veterinario, come sostanza stupefacente, per preparare dosi di eroina e di Fentanyl, il noto oppioide sintetico. iI questo modo le dosi costano di meno, ma i consumatori non lo sanno, e non immaginano il rischio di andare incontro a overdose o a conseguenze anche molto gravi per la salute. Al momento sono note ulcerazioni, escoriazioni e infezioni della pelle per le quali si può rischiare anche l’amputazione dell’arto. Si è iniziato a parlare di questa sostanza dopo che un 43 enne inglese che ne abusava, è deceduto.

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