Indice
Domande e risposte
Che cos’è la disfonia
Con il termine
disfonia si intende la condizione di
alterazione della produzione della
voce, che può portare anche all’afonia – cioè alla compromissione della voce stessa – a seconda della ragione che la provoca. La disfonia fa parte delle
distonie, un gruppo di malattie neurologiche caratterizzate dalla presenza di
spasmi muscolari involontari, che possono interessare occhi (blefarospasmo),
bocca, arti.
La disfonia può essere un disturbo temporaneo o diventare cronica e può essere dovuta a
cause strutturali, come:
- Malformazioni congenite;
- Tumori o cisti a corde vocali, naso, bocca, lingua, faringe, laringe, trachea;
- Traumi.
In altri casi può originarsi da
problemi funzionali, come un’infiammazione a carico della laringe e un
uso eccessivo della voce. Anche lo
stress è considerato oggi uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della disfonia.
Non sempre è possibile individuare che cosa provoca la disfonia e in questo caso si parla di
disfonia idiopatica. A seconda della causa che la origina, la disfonia può anche provocare
dolore in alcuni parlanti.
Episodi di disfonia non sono così rari: anche
personaggi noti del panorama musicale ne hanno sofferto, come Brian Littrell, nota voce storica del gruppo pop Backstreet Boys, che fu tra i primi, in anni recenti, a raccontare la sua convivenza con la disfonia e come sta superando questa condizione con l’aiuto dei medici.
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Che cosa può provocare la disfonia?
Sono molte le
malattie che possono indurre questa condizione:
- Patologie congenite della laringe, come il Sulcus cordale, la laringomalacia, la condromalacia, il diaframma laringeo, la mancanza dell'epiglottide alla nascita. La voce di questi pazienti ha una tonalità tendenzialmente elevata, con un timbro velato e povero di armoniche. Esiste anche lo stridore laringeo congenito, che compare nei primi mesi di vita e determina una voce alterata nel neonato, ma scompare spontaneamente entro i primi due anni di vita, senza portare conseguenze.
- Paralisi delle corde vocali;
- Infiammazioni, disfonia disfunzionale ipocinetica, disfonia disfunzionale ipercinetica;
- Noduli e polipi cordali;
- Malattie endocrine;
- Problemi alla tiroide, quali tumori, noduli e gozzo (anche benigni);
- Tumori alla laringe;
- Infezioni come meningite e difterite (per le quali fortunatamente oggi esistono dei vaccini);
- Lesioni vascolari del bulbo encefalico;
- Reflusso gastroesofageo, che può avere in alcuni casi un influsso sul tono della voce di durata variabile.
Disfonia spasmodica
La disfonia spasmodica, detta anche
spasmo delle corde vocali, o
distonia laringeale, è un particolare disturbo della laringe: uno spasmo a ritmo intermittente dei muscoli della laringe, che produce di conseguenza una
voce alterata. Non si conosce la causa della disfonia spasmodica, che insorge in media fra i 30 e i 50 anni. In molti casi si manifesta dopo
un’infezione delle
vie respiratorie o dopo un periodo di forte
stress.
Ne esistono due forme:
- Disfonia spasmodica adduttoria: la voce appare come strozzata, poiché il paziente prova a emettere suono nonostante la chiusura spasmodica delle corde vocali;
- Disfonia spasmodica abduttoria: le interruzioni dell’emissione della voce sono improvvise mentre si parla, poiché dovute all'abduzione temporanea delle corde vocali.
In entrambi i casi, le possibilità di
terapia per ripristinare la voce sono due: la chirurgia e l’iniezione di una
tossina botulinica, che ha un effetto che dura circa 3 mesi e che deve essere ripetuta.
Diagnosi
Il primo passo per una
corretta diagnosi è sottoporsi a una
visita otorinolaringoiatrica con un'accurata
indagine anamnestica e una valutazione, da parte del medico, in modo non strumentale, della voce e dell’
apparato fonatorio. Può essere necessaria una
laringoscopia per esaminare lo stato delle corde vocali e la loro funzionalità. Se si suppone che si tratti di una conseguenza del
reflusso, potrebbe essere utile una
visita dal gastroenterologo per capire quale rimedio fa al caso proprio.
La laringoscopia permette al medico di esaminare la parte posteriore della
gola, la
laringe e le
corde vocali, attraverso uno strumento che si chiama
laringoscopio. Ci sono due tipi di laringoscopia:
- Laringoscopia indiretta, che si effettua nell’ambulatorio medico senza bisogno di inserire nulla in gola. Il medico punta una luce nella gola del paziente e, tenendo un apposito specchietto che rifletta la luce, ispeziona la gola.
- Laringoscopia diretta in fibra ottica (flessibile o rigida). In questo caso il medico utilizza un laringoscopio flessibile da inserire all’inizio della gola del paziente, senza che egli senta particolare fastidio, permettendo una migliore esplorazione dell’area.
Talvolta si ricorre a una
laringostroboscopia, un esame laringoscopico che, a differenza della normale laringoscopia, sfrutta una
luce stroboscopica per osservare i movimenti della voce; oppure a un’
elettromiografia laringea, esame strumentale che misura l'attività elettrica dei muscoli della laringe.
Cura per la disfonia
La prima cosa da fare è risolvere la
patologia alla base dell’insorgenza della disfonia e ridurre i
fattori di rischio di compromissione e usura dell’
apparato fonatorio, come smettere di
fumare e ridurre il
consumo di alcol. Si consiglia una buona
idratazione e di non affaticare la voce, in particolare riposandola spesso.
Gli approcci per risolvere il problema sono di
tre tipi, a seconda della causa che origina la disfonia:
- Chirurgia, atta a eliminare eventuali noduli, cisti o tumori;
- Terapia farmacologica (antinfiammatori, antibiotici, antiacidi a seconda della causa);
- Logopedia. La logopedia è importante sia per riprendere l’uso corretto della voce, sia per prevenire l’insorgenza di nuovi problemi all’apparato fonatorio. Il logopedista insegna come usare la voce per non affaticarsi e non logorare le corde vocali.
La disfonia nei bambini
Anche i
bambini possono soffrire di problemi di alterazione della voce. Possono essere dovuti a problemi congeniti, oppure a
cattive abitudini nell’uso della voce, più comuni in bambini che
vivono in contesti molto
rumorosi (come famiglie numerose o con familiari che hanno problemi simili nella gestione del volume della voce).
La prima
cosa da fare per un genitore che suppone la presenza di un disturbo all’
apparato fonatorio è
datare l'inizio del disturbo. Ci possono essere
disfonie organiche dovute, per esempio, alla presenza di
cisti congenite. Le cattive abitudini che possono indurre problemi alla voce sono: parlare a un
tono troppo elevato, avere molti
scatti d’ira o
pianto forte e prolungato durante la giornata. Quasi tutti i problemi vocali in età infantile si risolvono con una
buona logopedia che rieduca il bambino all’uso della voce e all’emissione di fiato, ma in alcuni rari casi è necessario ricorrere alla
fonochirurgia (chirurgia dell’apparato fonatorio).
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Che cos'è disfonia?
Con il termine disfonia si intende la condizione di alterazione della produzione della voce, che può portare anche all’afonia – cioè alla compromissione della voce stessa – a seconda della ragione che la provoca. La disfonia fa parte delle distonie, un gruppo di malattie neurologiche caratterizzate dalla presenza di spasmi muscolari involontari, che possono interessare occhi (blefarospasmo), bocca, arti. Può essere un disturbo temporaneo o diventare cronica. Può essere dovuta a cause strutturali, come malformazioni congenite; tumori o cisti a corde vocali, naso, bocca, lingua, faringe, laringe, trachea; traumi; oppure a cause funzionali, come infiammazioni a carico della laringe, e uso eccessivo della voce.
Quando si abbassa la voce da cosa dipende?
L’abbassamento della voce è un sintomo che non sempre significa la presenza di distonia. Può anche solo essere dovuto a un raffreddamento o a un uso massivo e prolungato della voce. Se gli episodi diventano frequenti, è bene contattare il medico che eventualmente consiglierà una visita specialistica otorinolaringoiatrica.
Come si cura la disfonia?
Gli approcci per risolvere il problema sono di tre tipi, a seconda della causa che origina la disfonia:
- Chirurgia, atta a eliminare eventuali noduli, cisti o tumori;
- Terapia farmacologica (antinfiammatori, antibiotici, antiacidi a seconda della causa);
- Logopedia. La logopedia è importante sia per riprendere l’uso corretto della voce, sia per prevenire l’insorgenza di nuovi problemi all’apparato fonatorio. Il logopedista insegna come usare la voce per non affaticarsi e non logorare le corde vocali.
Quanto dura la disfonia?
Dipende dalla causa che l’ha originata e dalla terapia che si mette in atto.