Indice
Domande e Risposte
Che cos’è la dermatite seborroica?
La
dermatite seborroica è una
malattia infiammatoria della
pelle che causa
arrossamento e formazione di chiazze squamose e colpisce le
zone “
oleose” e più ricche di ghiandole sebacee, come i lati delle narici, le sopracciglia, il retro le orecchie, i solchi naso-labiali, il torace e la zona dei genitali, provocando:
- Prurito;
- Bruciore;
- Arrossamenti della pelle;
- Squame e/o forfora.
La dermatite seborroica è sostenuta da
un'infiammazione causata dalla moltiplicazione troppo rapida delle cellule della pelle e da
un'elevata attività delle ghiandole sebacee.
Pur creando
disagi notevoli, questo disturbo è una condizione del tutto
benigna.
Diversi fattori possono causare questo tipo di dermatite, per esempio un
lievito, chiamato
Malassezia furfur, normalmente presente sulla superficie cutanea della maggior parte della gente sana, in alcuni casi può diventare “
irritante”, si comporta cioè da patogeno e provoca sintomi infiammatori.
La dermatite seborroica può
precedere o
accompagnare la
psoriasi: a volte infatti si presenta come la
rosacea, per questo motivo spesso le
due condizioni sono
confuse.
La dermatite cronica è una
condizione cronico-recidivante, caratterizzata da
riacutizzazioni alternate a periodi di relativo benessere.
I
cambiamenti stagionali e lo
stress possono essere
determinanti per la ricorrenza degli episodi sintomatici.
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Diffusione della dermatite seborroica
La dermatite seborroica è una
condizione abbastanza diffusa. Il disturbo è comune soprattutto nei soggetti di sesso
maschile di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Questa dermatite colpisce spesso anche i
lattanti, in genere
entro i primi 3 mesi di vita e gli adolescenti. Tale malattia è più frequente negli uomini, è ricorrente nelle famiglie e peggiora nella stagione fredda.
Dermatite seborroica: cause e fattori di rischio
Le
cause della dermatite seborroica sono ancora
poco chiare, ma sembra che questo disturbo sia dovuto a una
serie di fattori ambientali,
genetici,
endocrini e
alimentari. La quantità di
sebo e i lieviti del genere
Malassezia (normalmente presenti sulla cute) sembrano ricoprire una certa
importanza nella
patogenesi della dermatite seborroica. La
risposta immunitaria a questi lieviti può provocare un’irritazione della pelle: le cellule, in seguito allo sfaldamento accelerato a cui sono sottoposte, producono
squame untuose e
gialle, che si manifestano sotto forma di
crosticine.
La
testa e il
cuoio capelluto sono il terreno preferito dal
lievito, poiché il sebo alterato risulta adatto per la sua proliferazione: le ghiandole sebacee presenti sono
iperattive, per cui la composizione del loro secreto è
alterata.
Una
forma di dermatite seborroica si riscontra anche nell’
85% delle persone affette da HIV/AIDS, inoltre questo disturbo è comune negli individui affetti da
Morbo di Parkinson.
La dermatite seborroica, di solito,
peggiora con il
freddo e
migliora d'estate, con l'esposizione
solare, poiché i raggi ultravioletti stimolano le naturali difese della pelle. Lo
stress psico-fisico, l
'abuso di alcol e la
dieta sregolata provocano spesso
riacutizzazioni degli episodi infiammatori.
La dermatite seborroica è un
disturbo molto
diffuso e sono molti i
fattori di
rischio che possono
incidere sulla sua insorgenza, tra questi:
Sintomi della dermatite seborroica
I
sintomi della dermatite seborroica sono
variabili, i più comuni sono:
- Formazione di forfora sulla testa (cuoio capelluto), sulle sopracciglia, sulla barba o sui baffi negli uomini;
- Comparsa di chiazze di cute oleosa che si ricoprono di squame o croste bianco-giallastre, visibili soprattutto sul cuoio capelluto, sulle sopracciglia, sul viso (ai lati del naso, nelle pieghe delle orecchie, sulle palpebre ecc.), sul torace, nelle donne sotto il seno, sotto le ascelle, nelle pieghe dell’inguine;
- Pelle arrossata;
- Prurito.
Nei casi più gravi, compaiono
papule squamose di colore rosso-giallastro all'inserzione dei capelli. Inoltre, può essere presente una
blefarite caratterizzata da
irritazione congiuntivale e croste gialle e secche.
Come si sviluppa la dermatite seborroica
La dermatite seborroica di solito inizia
gradualmente, con desquamazione secca o grassa del cuoio capelluto (forfora), talvolta con prurito ma
senza perdita di capelli. Nei casi più gravi, compaiono bozzi in rilievo squamosi giallastri o rossastri sulla testa, lungo l’attaccatura dei capelli, dietro le orecchie, nel dotto auricolare, lungo le sopracciglia, intorno al naso, sul torace, sotto le ascelle e sulla parte superiore della schiena.
Nei bambini di età inferiore a 1 mese, la dermatite seborroica può provocare
un’eruzione del
cuoio capelluto con croste spesse, gialle (crosta lattea) e talvolta desquamazione gialla dietro le orecchie e foruncoli
rossi sul volto. Spesso all’eruzione del cuoio capelluto si associa un’eruzione nell’area ricoperta dal pannolino.
Dermatite seborroica: diagnosi
Per sapere se si soffre di dermatite seborroica, è necessario
sottoporsi a
visita dermatologica, anche al fine di escludere altre malattie dermatologiche tra cui
rosacea,
psoriasi o
dermatite atopica.
La diagnosi di dermatite seborroica viene effettuata dal
dermatologo sulla base dell'aspetto clinico delle lesioni e sull'esame istologico o citologico di un campione di tessuto. L'osservazione diretta al microscopio del lievito permette di evidenziare la presenza di gruppi di cellule di lievito e lunghi filamenti. Ma vediamo più nel dettaglio le seguenti fasi diagnostiche.
Esame clinico
La diagnosi di dermatite seborroica è principalmente clinica e viene
effettuata dal dermatologo attraverso l'
osservazione diretta delle lesioni cutanee. Le caratteristiche tipiche includono l’individuazione di:
- Chiazze eritematose con desquamazione untuosa o secca;
- Localizzazione in aree ricche di ghiandole sebacee: cuoio capelluto, solchi nasogenieni, sopracciglia, padiglioni auricolari, torace;
- Prurito di intensità variabile.
Come anticipato, è fondamentale distinguere la dermatite seborroica da altre condizioni simili, come psoriasi, rosacea e dermatite atopica.
Dermatoscopia
La dermatoscopia è uno strumento non invasivo che aiuta a differenziare la dermatite seborroica da altre dermatosi. I segni dermatoscopici tipici includono:
- Desquamazione giallastra o biancastra;
- Vasi arboriformi o puntiformi, meno evidenti rispetto alla psoriasi;
- Aspetto a “rete” o a “macchie oleose”.
Questo esame è particolarmente utile nei casi dubbi o quando coesistono altre patologie cutanee.
Lampada di Wood
Nella diagnosi è anche importante l'utilizzo della lampada di Wood che, grazie ai raggi ultravioletti, può evidenziare una fluorescenza dorata chiara nelle aree colpite, indicativa della presenza del lievito Malassezia furfur.
Esame Microscopico e Microbiologico
In alcuni casi, si può ricorrere a:
- Esame microscopico: l'osservazione diretta al microscopio di campioni cutanei può mostrare grappoli di lieviti e filamenti pseudomiceliali, caratteristici di Malassezia furfur;
- Esame colturale: in alcuni casi, la coltura su terreni specifici può confermare la crescita di Malassezia spp.
Esami di Laboratorio
In casi selezionati, soprattutto quando la diagnosi non è chiara o si sospettano condizioni sottostanti, possono essere eseguiti:
- Esami ematochimici: per valutare eventuali condizioni immunologiche o sistemiche;
- Dosaggi ormonali: in presenza di segni di squilibri endocrini;
- Test per HIV: dato che la dermatite seborroica può essere più severa in pazienti immunocompromessi.
Premesso che una diagnosi accurata è essenziale per instaurare un trattamento efficace e migliorare la qualità di vita del paziente, è evidente che,
gli esami microscopici e di laboratorio sono riservati a casi particolari o quando si sospettano condizioni concomitanti.
Trattamento e prevenzione della dermatite seborroica
La
dermatite seborroica è una condizione cutanea cronica che richiede un approccio terapeutico mirato e personalizzato, anche perché al momento non è disponibile una cura definitiva. Tuttavia, i trattamenti esistenti consentono di gestirla migliorando notevolmente la qualità di vita di chi ne soffre. In particolare, si suddividono in
topici, sistemici e naturali, ciascuno con specifiche indicazioni e modalità d'uso.
Trattamenti topici
I trattamenti topici rappresentano la
prima linea nella gestione della dermatite seborroica:
- Shampoo antifungini: prodotti che grazie al ketoconazolo o ciclopirox sono efficaci per ridurre la proliferazione del fungo Malassezia, spesso associato alla dermatite seborroica. L'uso regolare, almeno due volte a settimana, è consigliato per mantenere sotto controllo i sintomi;
- Shampoo allo zinco e al solfuro di selenio, che hanno azione antimicotica e sebo regolatrice. Creme a base di zinco o catrame: prodotti contenenti zinco piritione o catrame di carbone possono aiutare a ridurre la desquamazione e l'irritazione cutanea. Questi ingredienti hanno proprietà antifungine e antinfiammatorie;
- Corticosteroidi topici a basso dosaggio: creme o unguenti contenenti principi attivi come idrocortisone o desonide possono essere utilizzati, se prescritti dal medico, per brevi periodi, dal momento che pur alleviando rapidamente dolore, prurito e infiammazione, aumentano umentano la sensibilità della pelle e presentano effetti collaterali;
- Solfuro di selenio (creme da applicare localmente o compresse);
- La fototerapia si è dimostrata utile nel trattamento della dermatite seborroica.
Terapie sistemiche
Nei casi più gravi o resistenti ai trattamenti topici, può essere necessario ricorrere a terapie sistemiche, a base di antifungini orali. Farmaci come il fluconazolo o l'itraconazolo possono essere prescritti per combattere l'infezione fungina dall'interno. Questi trattamenti sono generalmente riservati a casi severi o recidivanti.
Rimedi naturali
Nella gestione della dermatite seborroica anche alcuni rimedi naturali possono offrire sollievo, tra questi:
- Aloe vera: gel con proprietà lenitive e antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre rossore e prurito. L'applicazione topica può essere benefica per la pelle irritata anche perché offre un’immediata sensazione rinfrescante;
- Olio di tea tree: olio essenziale con proprietà antimicrobiche e antifungine. Può essere utilizzato diluito in oli vettore come l'olio di cocco per applicazioni cutanee, contribuendo a combattere l'infezione fungina associata alla dermatite seborroica;
- Oli vegetali o olio extravergine d’oliva: usati periodicamente possono ammorbidire e rimuovere le croste dal cuoio capelluto. Per quanto indicati soprattutto per i neonati, si tratta di trattamenti che possono giovare anche agli adulti.
Stile di vita e dermatite seborroica
Sebbene i trattamenti siano fondamentali, non bisogna dimenticare che anche nel caso della dermatite seborroica lo stile di vita può assumere un ruolo centrale nel migliorare le condizioni di chi ne soffre. Nello specifico si tratta di una serie di buone abitudini che possono rivelarsi davvero efficaci:
- Lavarsi regolarmente, ma non troppo spesso, con detergenti naturali e delicati, evitando prodotti schiumogeni aggressivi;
- Evitare troppe tinte e trattamenti cosmetici per capelli che possono irritare la cute, così come lacche e prodotti spray, specialmente se contengono alcool;
- Indossare abiti traspiranti, non aderenti (soprattutto nelle zone afflitte dalla dermatite, come le ascelle o la zona del torace), in tessuti naturali come il cotone;
- Se le ascelle sono soggette a dermatite, è necessario depilarle con attenzione e detergerle con prodotti delicati;
- Per gli uomini con baffi e barba, è importante lavare regolarmente queste zone con shampoo specifici e usare gli stessi accorgimenti necessari per i capelli;
- Per la rasatura non è opportuno usare lamette (c’è sempre il pericolo di provocare microlesioni su una cute già irritata) e saponi schiumogeni, inoltre è meglio evitare i dopobarba alcolici. Il rasoio elettrico va usato con delicatezza;
- In caso presenza di squame idratare la pelle, applicando un paio di volte al giorno una crema idratante che mantenga l'infiammazione sotto controllo;
- Sì alla fototerapia applicando una protezione solare efficace ma oil free, per pelli grasse. Dopo un bagno in mare, sciacquare la pelle con acqua corrente per eliminare la salsedine, che ha un effetto irritante e disidratante;
- Evitare di grattarsi, perché questo ostacola la corretta guarigione delle placche.
In generale si raccomanda sempre di
evitare il “fai da te” e consultare un dermatologo per determinare il trattamento più adatto, considerando la gravità della condizione e le caratteristiche individuali del paziente.
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Impatto della dermatite seborroica sulla vita quotidiana
La dermatite seborroica non è solo una condizione cutanea, perché a causa delle sue visibili manifestazioni, come desquamazione, arrossamenti o prurito persistente su viso e cuoio capelluto, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. In particola, i sintomi della dermatite seborroica possono ledere l’autostima e causare disagio sociale, portando a evitare interazioni o attività pubbliche. Alcuni studi riportano che i pazienti con dermatite seborroica presentano un rischio aumentato di disturbi dell’umore, come ansia e depressione, soprattutto nei casi cronici o recidivanti. Una gestione efficace e continua della patologia è quindi cruciale, non solo per controllare i sintomi fisici, ma anche per promuovere un benessere psicologico stabile e migliorare la percezione di sé.
Strategie di prevenzione della dermatite seborroica
Una prevenzione mirata può ridurre significativamente le riacutizzazioni della dermatite seborroica. Oltre alle norme di stile di vita che abbiamo esaminato precedentemente, altri due elementi chiave nella prevenzione di questa condizione o di riacutizzazioni della sono la gestione dello stress e l’attenzione all’alimentazione.
- Gestione dello stress: lo stress, emotivo e fisico, è un noto fattore aggravante. Tecniche di rilassamento, come la mindfulness e la terapia cognitivo-comportamentale, possono aiutare a ridurre l'incidenza e la gravità dei sintomi;
- Dieta equilibrata: un’alimentazione antinfiammatoria, ricca di frutta, verdura e acidi grassi omega-3, contribuisce al benessere della pelle. Infatti, sebbene non esistano evidenze definitive che colleghino specifici alimenti alla dermatite seborroica, alcuni pazienti hanno notato miglioramenti evitando alimenti molto grassi, zuccheri raffinati, alcool o latticini in eccesso; preferendo un’alimentazione ricca di frutta, verdura, acidi grassi omega-3 e probiotici naturali. In particolare, un adeguato apporto di vitamine A, C, E e omega-3 e 6 può migliorare questa condizione.
In sintesi, la gestione efficace della dermatite seborroica richiede un approccio integrato che consideri gli aspetti fisici e psicologici della condizione. Consultare un dermatologo e, se necessario, un professionista della salute mentale può essere fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti che ne soffrono.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Quale shampoo usare per la dermatite seborroica del cuoio capelluto?
Negli adulti e nei bambini più grandi, il cuoio capelluto viene trattato con uno shampoo contenente zinco piritione, solfuro di selenio, acido salicilico e zolfo o catrame. La persona di solito usa lo shampoo medicato quotidianamente o a giorni alterni finché la dermatite è sotto controllo, e in seguito due volte alla settimana. Spesso, il ketoconazolo in crema (un farmaco antimicotico) è altrettanto efficace. Le croste spesse e le squame possono essere eliminate applicando durante la notte lozioni a base di corticosteroidi o acido salicilico sotto una cuffia da bagno.
Spesso, è necessario continuare il trattamento per molte settimane. Se la dermatite ricompare dopo l’interruzione del trattamento, questo deve essere ripreso.
Nei lattanti, il cuoio capelluto deve essere lavato tutti i giorni con uno shampoo delicato per bambini e si può applicare sul cuoio capelluto o sul viso una crema con idrocortisone all’1-2,5% o un olio contenente fluocinolone allo 0,01%. Nei casi gravi possono essere utili le creme a base di antimicotici, quali il chetoconazolo al 2% o l’econazolo all’1%. Nei bambini piccoli che presentano una spessa eruzione squamosa sul cuoio capelluto, si può strofinare delicatamente sulle aree interessate olio minerale, olio d’oliva o un gel a base di corticosteroidi con uno spazzolino morbido, prima di coricarsi.
Come si manifesta la dermatite seborroica nei neonati?
Quando il cuoio capelluto dei neonati si ricopre di squamette oleose di color bianco-giallastro difficili da rimuovere, si parla di “crosta lattea”, in un secondo tempo possono essere colpiti anche il viso, le pieghe e tronco. Nel lattante le manifestazioni possono essere lievi o più o meno gravi per l’insorgenza anche di complicanze dovute a trattamenti topici impropri, infezioni e manifestazioni da Candida albicans.
La “crosta lattea” è una forma di dermatite seborroica, più comune nei neonati con pelle iperattiva e ipersensibile, è del tutto asintomatica per il bambino, non essendo accompagnata da fastidio o prurito, sebbene la cute interessata appaia arrossata e sormontata da squamo-croste bianco-giallastre.
Di solito le crosticine compaiono sulla testa qualche settimana dopo la nascita e possono perdurare per i primi mesi, per poi risolversi spontaneamente. Nel frattempo è possibile rimuoverle usando degli oli cosmetici per bambini su un batuffolo di cotone per ammorbidirle e staccarle delicatamente.
Quale alimentazione è consigliata per chi soffre di dermatite seborroica e forfora?
Ad oggi non vi è correlazione diretta tra alimenti e dermatite seborroica, ma si suggeriscedi evitare l’assunzione di cibi piccanti, ricchi di spezie e alcool, che causano vasodilatazione e quindi possono indurre un peggioramento del quadro infiammatorio. Si può ricorrere a integratori alimentari ricchi di elementi minerali e vitamine quali Vitamina A, Vitamina E, cisteina, zinco. Si consiglia di evitare anche, in linea generale:
- Cibi lievitati come pane, pizza, focacce, torte, dolci, snack preconfezionati, biscotti di produzione industriale e prodotti da forno in genere;
- Latte, latticini e derivati;
- Cibi grassi in genere, dai fritti alla carne rossa.