Indice
Domande e Risposte
Che cosa sono le mestruazioni?
Le mestruazioni (o flusso mestruale) sono il momento del ciclo mestruale caratterizzato dall’espulsione di sangue dalla vagina. Le mestruazioni possono durare poco (2-3 giorni) o anche 6-7 giorni, ed è normale che la durata vari nel corso della vita di una donna, così come la quantità del flusso, che può essere scarso o abbondante. In molti casi il momento delle mestruazioni è doloroso, ma non è così per tutte, né in tutte le fasi della vita. Si stima che in media durante il ciclo si perdano 35 mL di sangue, più o meno quanto un caffè, ma ogni donna è diversa. Alcune donne hanno flussi molto più abbondanti.
Il ciclo mestruale invece è il periodo che intercorre fra il primo giorno di una mestruazione e il primo giorno della successiva.
Anche la durata del ciclo mestruale varia da donna a donna, anche se nella maggior parte dei casi ha una durata dai 24 ai 35 giorni. Si parla di ciclo regolare se la sua durata è uguale o simile ogni mese, che si tratti di un ciclo di 24, di 28 o di 35 giorni. È, invece, definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese. Ci sono donne che non hanno la mestruazione ogni mese o che non ce l’hanno mai. Si parla in questo caso di amenorrea.
Il primo ciclo mestruale – il cosiddetto menarca – può avvenire in età diverse, addirittura a 8-9 anni in caso di ragazze con sviluppo precoce e in sovrappeso, fino anche ai 16 anni di età nelle ragazze molto sottopeso o sportive, anche se questo accade molto di rado. Solitamente il menarca arriva dai 12 ai 14 anni.
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Le fasi del ciclo mestruale: quando avviene l'ovulazione?
Durante il ciclo mestruale, nel corpo della donna avviene una serie di modifiche determinate da alcuni ormoni (tra cui estrogeni e progesterone) che hanno l’obiettivo di rendere l’utero “adatto” e ospitale per una potenziale fecondazione e successivamente per l’embrione.
Il ciclo mestruale ha tre fasi: la prima metà del ciclo comprende la fase follicolare e la fase ovulatoria, mentre la seconda metà del ciclo è costituita dalla fase post-ovulatoria o luteale (che può tradursi in una gravidanza o nel flusso mestruale).
- Prima dell’ovulazione: la fase follicolare. Durante questa fase, nelle ovaie della donna alcuni follicoli vanno incontro a crescita, per dare origine in seguito ad un unico follicolo dominante da cui sarà espulsa la cellula uovo da fecondare. Contemporaneamente, lo strato interno dell’utero (chiamato endometrio) comincia ad inspessirsi sotto effetto di alcuni ormoni;
- Fase ovulatoria (l’ovulazione). L’ovulazione si verifica quando una cellula uovo (in casi eccezionali, più di una) viene espulsa dall’ovaio, spostandosi nella tuba di Falloppio verso l’utero. In questo percorso, se la cellula uovo incontra uno spermatozoo, può avvenire la fecondazione; in tal caso, l’embrione si anniderà nell’utero e si svilupperà in un feto;
- Fase luteale o post-ovulatoria. Della durata di circa 14 giorni, questa fase prepara l’utero ad un possibile attecchimento dell’embrione a seguito di una fecondazione, continuando a farne crescere la parete interna grazie all’effetto del progesterone;
- Mestruazione (flusso mestruale). Se la fecondazione non avviene, i livelli ormonali crollano e ciò determina il disfacimento degli strati aggiuntivi dell’endometrio, che vengono espulsi assieme all’ovulo non fecondato costituendo proprio il materiale mestruale.
Come cambiano gli ormoni durante il ciclo mestruale e quali sintomi sentiamo
Ogni fase del ciclo mestruale vede livelli di ormoni diversi. Gli ormoni coinvolti nel ciclo mestruale sono:
- Estrogeni: sono fondamentali per innescare il processo di pubertà. Regolano il ciclo mestruale: stimolando la oogenesi e lo sviluppo follicolare;
- Progesterone: serve a favorire un ambiente favorevole alla eventuale gravidanza;
- Gonadotropine:, LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone follicolo stimolante), prodotte dall’ipofisi, favoriscono l'ovulazione e stimolano la secrezione degli ormoni sessuali dalle ovaie, cioè l’estradiolo (un tipo di estrogeno) e il progesterone.
Ecco come agiscono durante il ciclo mestruale:
- La prima fase del ciclo mestruale inizia con il primo giorno di flusso mestruale e arriva fino all’ovulazione. Inizialmente, il primo giorno del flusso gli estrogeni raggiungono i livelli più bassi, provocando in alcune donne (ma ricordiamo che ognuna di noi è diversa) un forte senso di spossatezza e difficoltà di concentrazione. Con il passare dei giorni i livelli di estrogeni ricominciano a crescere fino a raggiungere alti livelli dall’8vo al 14mo giorno, che è più o meno il momento dell’ovulazione. Nel frattempo l’ormone LH si è mantenuto a livelli bassi fino a salire verso il 14mo giorno, innescando l’ovulazione. Il progesterone durante la prima fase del ciclo rimane anch’esso a livelli molto bassi. Al contrario, la prima metà del ciclo vede l’ormone luteinizzante FSH ondeggiare su livelli medio-alti;
- Dopo l’ovulazione si passa alla seconda fase del ciclo mestruale, che può concludersi con una gravidanza oppure con il flusso mestruale dopo circa 14 giorni. Verso il 20mo giorno gli estrogeni riprendono a crescere e finalmente anche il progesterone (che ha l’obiettivo di mantenere un ambiente adatto per un’eventuale gravidanza) ha il suo picco, mentre LH e FSH sono a livelli bassissimi.
Che cosa fare se le mestruazioni sono dolorose (dismenorrea)
Quando la mestruazione si accompagna a
dolori mestruali si parla di
dismenorrea. Sfatiamo un mito: non esistono regole standard e quindi rimedi standard per far passare il mal di pancia da mestruazioni, perché ogni donna è diversa. I dolori possono essere lievi o più intensi, tanto da impedire ad alcune donne di svolgere le proprie normali attività, per qualche ora o addirittura per giorni.
Si ritiene che il dolore sia dovuto alla
maggiore produzione di prostaglandine che abbassano la soglia del dolore. Solitamente anche nelle donne che hanno mestruazioni dolorose da giovani, fino anche a 30 anni, con il passare degli anni il dolore tende a diminuire.
In ogni caso è bene prendersi cura di sé e chiedere consiglio al proprio medico, che può prescrivere
farmaci antidolorifici. In alcuni casi più gravi di dismenorrea il medico può consigliare l’assunzione della
pillola anticoncezionale.
I dolori durante le mestruazioni riguardano la parte inferiore dell'addome e l'area pelvica, e sono dovuti a una serie di
crampi determinati dall'attività uterina e ovarica. Il motivo è che durante la mestruazione la muscolatura di questa regione ha delle contrazioni per espellere le cellule della mucosa uterina. Quando queste contrazioni bloccano il normale flusso di sangue il dolore cresce.
In molti casi i dolori addominali si accompagnano a episodi di
diarrea, probabilmente correlati ai cambiamenti ormonali. Con alcuni accorgimenti è possibile ridurre questo sintomo fastidioso senza ricorrere ai farmaci: assumere
yogurt o probiotici, evitare cibi grassi o a base di caffeina, fare
attività fisica e
bere molto.
Che cosa si intende per “sindrome premestruale”?
I sintomi associati alle mestruazioni sono molto diversificati e variabili nei soggetti.
In genere, i cambiamenti dei livelli ormonali nel corpo prima del ciclo mestruale possono determinare cambiamenti fisici e psicologici, che spesso sono definiti sindrome premestruale. Tra i sintomi più comuni di tale sindrome troviamo:
Questi sintomi tendono a migliorare con l’inizio delle mestruazioni e scompaiono un paio di giorni dopo l’inizio delle stesse. Non è detto che la stessa donna a distanza di un mese dall’altro presenti gli stessi sintomi.
I rimedi per la sindrome premestruale includono:
- Attività fisica leggera, come camminare ogni giorno in caso di ritenzione idrica. Anche il nuoto e lo yoga possono favorire il rilassamento e incidere positivamente per alcune donne;
- Integratori al magnesio e ferro in caso di crampi e stanchezza premestruale – da discutere con il proprio medico.
Perdite scure e chiare prima delle mestruazioni e spotting
È molto comune avere delle perdite al di fuori dei giorni delle mestruazioni. In particolare, perdite marroni o perdite rosa prima del ciclo vero e proprio oppure perdite di sangue dopo il ciclo. Episodi di
perdite scure, marroni, sono tutt’altro che rari, anche non durante la mestruazione.
Si tratta di perdite ematiche, e il colore del sangue è solitamente dovuto all’
ossidazione del sangue per il tempo più prolungato che esso è stato all’interno del nostro corpo prima di essere espulso. Possono verificarsi perdite marroni in ogni momento del ciclo e anche in gravidanza.
Quando queste perdite scure non si verificano durante la mestruazione si parla di
spotting. Spesso si verificano episodi di spotting tra un ciclo e l’altro quando si comincia a usare un
metodo contraccettivo ormonale come la pillola, l’anello o il cerotto.
Ma anche le mestruazioni possono essere più scure talvolta, anche per motivi non correlati a patologie. Ad esempio, negli
ultimi giorni del ciclo mestruale, è più probabile che le mestruazioni siano scure perché il sangue coagulato è più “vecchio”.
Cause patologiche di mestruazioni di colore scuro sono invece malattie infettive come la
gonorrea o la
clamidia o condizioni patologiche come l’
endometriosi, ovvero la presenza di tessuto uterino in sede anomala.
In ogni caso, è fortemente consigliato a ogni donna, anche in assenza di sintomi o patologie, di sottoporsi una volta l’anno a una
visita ginecologica, dove emergono eventuali problematiche che possono originare le perdite scure.
Flusso mestruale scarso o troppo abbondante
Con il termine
ipomenorrea si intende un flusso mestruale
scarso. Spesso in questa situazione anche la durata del ciclo è inferiore rispetto alla media.
Si parla di ipomenorrea primaria (legata a problematiche organiche dell’utero, quali una modifica della struttura delle pareti interne) o secondaria (associata a stress, iperattività fisica, cattiva alimentazione, etc.). L’ipomenorrea può anche indicare l’avvicinamento alla
menopausa.
L’ ipermenorrea è invece il flusso mestruale abbondante, e si associa a menorragia, quando si verifica durante un normale ciclo mestruale, o metrorragia quando si verifica tra un ciclo e l’altro.
Un flusso mestruale abbondante arriva anche agli 80 mL di sangue a ciclo (contro i 35 mL indicati come valore fisiologico medio).
Le cause – molteplici e diversificate - possono essere legate a disturbi della coagulazione (ovvero, della capacità dell’organismo di arrestare la fuoriuscita del sangue), alla presenza di tumori benigni o maligni, ad infezioni (endometriti) che possono determinare accumuli di sangue nelle pareti interne dell’utero, a disturbi ormonali, alla presenza di materiale estraneo, come un dispositivo contraccettivo intrauterino.
Perchè talvolta il ciclo arriva in anticipo o in ritardo
È assai comune a tutte le età che le mestruazioni (quello che chiamiamo Ciclo) arrivino in anticipo o in ritardo. Una circostanza che può verificarsi saltuariamente oppure di frequente. Quando i cicli mestruali sono soliti verificarsi a distanza
inferiore ai 28 giorni si parla di
polimenorrea (mestruazioni in anticipo).
Si tratta di una condizione piuttosto fisiologica nei primi anni successivi al menarca, mentre in età adulta può essere legato a vari fattori: un semplice cambio di stagione, stress, all’uso di farmaci farmacologico, anche se può essere spia di problemi ormonali, alterazioni della parete interna dell’utero (endometrio), o presenza di tumori (come fibromi).
Più preoccupanti solitamente sono gli episodi di
oligomenorrea (
mestruazioni in ritardo), considerate una spia di possibile
gravidanza.
Si parla di oligomenorrea quando le mestruazioni si verificano regolarmente ad una distanza
superiore a 35 giorni l’una dall’altra. L'oligomenorrea è un fenomeno legato a condizioni quali l’ipersecrezione di ormoni maschili, ovaio multifollicolare, stress, ma può anche suggerire la presenza di
tumori uterini benigni e maligni.
Altra cosa sono i ritardi che possono verificarsi per diversi motivi, anche fino a 5 giorni o una settimana rispetto al solito, e che preoccupano alla luce di un
test di gravidanza negativo. Nessun dubbio che una visita ginecologica non possa fugare.
Che cos'è l'amenorrea, l'assenza di mestruazioni, e che cosa fare
L’assenza di mestruazioni è definita amenorrea; può essere suddivisa in primaria, se si verifica in donne che non hanno mai avuto un menarca, o secondaria, se avviene in donne che hanno già avuto regolari cicli mestruali. L’amenorrea primaria è associata ad
anomalie o malformazioni dell’apparato genitale (ad esempio, un ovaio o un utero poco sviluppato), varie condizioni di
insensibilità dell’utero agli ormoni femminili, gravi condizioni di
denutrizione,
patologie della tiroide, alcune malattie infettive, condizioni di elevato
stress o
iperattività fisica.
Anche in donne che hanno già avuto cicli mestruali regolari è possibile che
il ciclo si interrompa.
A parte condizioni fisiologiche (come la gravidanza, l’
allattamento al seno o la menopausa), l’amenorrea secondaria condivide alcune cause dell’amenorrea primaria (ad esempio, alterazioni ormonali o condizioni di stress/denutrizione).
Altre cause patologiche sono alcune terapie farmacologiche e/o oncologiche, problemi alla tiroide, problematiche dell’apparato genitale come
sindrome dell’ovaio policistico.
Mestruazioni dolorose e rimedi
Se le mestruazioni sono molto dolorose, l’unica soluzione rapida e sicuramente efficace è l’
antidolorifico, e in commercio ce ne sono di diverso tipo, l’importante è essere certi di non essere allergici a qualche principio attivo o eccipiente. Tuttavia alcune donne possono beneficiare di rimedi non farmacologici come assumere bevande calde, in primis
tisane a base di erbe che hanno un’azione rilassante, come melissa, camomilla, achillea e zenzero.
Si può inoltre trarre beneficio da una
borsa dell’acqua calda posizionata sopra la zona dove sentiamo i crampi, oppure da massaggi che infondendo calore contribuiscono a distendere i muscoli.
Molte donne inoltre sentono meno dolore se sdraiate in specifiche
posizioni che rilassano la muscolatura, per esempio aprendo più o meno il bacino.
Dopo quanto torna il ciclo dopo un aborto?
La premessa è sempre la stessa: ogni donna è diversa sotto il profilo del ciclo ormonale. Solitamente dopo un raschiamento dovuto ad aborto, la prima mestruazione si presenta dopo circa un mese e mezzo, cioè dopo 28-30 giorni da quando si azzerano i valori delle beta hCG, l’ormone della gravidanza. Il nostro corpo smette di produrre questo ormone circa 15-20 giorni dopo il raschiamento.
In diverse donne i primissimi cicli dopo l’aborto non sono identici a quelli precedenti alla gravidanza: possono essere più abbondanti oppure meno abbondanti. L’importante è non spaventarsi, anche di fronte a eventuali prime mestruazioni dolorose poco dopo un raschiamento: solitamente il ciclo si regolarizza nei mesi successivi.
Come funzionano le mestruazioni nei cani
Anche i nostri amici cani hanno le mestruazioni (mentre non accade ai gatti!).
Le cagne non sterilizzate vivono circa 2 cicli mestruali all’anno, a partire dai 6-8 mesi a seconda della razza, ma non dobbiamo pensare che accada loro lo stesso che a noi donne. Il ciclo mestruale della cagnetta si divide in 3 fasi.
La prima fase è detta Proestro, dura in media 9 giorni nei quali la cagnolina inizia a perdere delle gocce di sangue e a produrre feromoni. Urina più spesso per diffondere il suo odore e per marcare il territorio. Nella seconda fase (Estro) che dura 7-9 giorni, la cagna è fertile, accetta il cane, anche se le perdite di sangue continuano. La terza fase è detta Diestro, dura circa due mesi e ha inizio quando la femmina ricomincia a rifiutare i maschi e termina con il parto.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Qual è la differenza tra ciclo e mestruazioni?
Con l’espressione “ciclo mestruale” si intende l’intero ciclo mensile, di 28 giorni, più o meno a seconda della donna, mentre il periodo mestruale – le mestruazioni – copre i giorni in cui vi sono le perdite di sangue. Il primo giorno di ciclo mestruale è dal primo giorno delle mestruazioni, le quali hanno una durata media di 3-7 giorni.
Cosa non si deve fare quando si ha il ciclo?
Si può fare tutto quando si ha il ciclo, non vi sono attività vietate. Vi sono tuttavia molti falsi miti, bufale, che negli anni sono state diffuse a questo proposito e che vanno sfatati: il mito che con le mestruazioni non si possano fare bagno o doccia. Non vi sono problemi di questo tipo, come non è vero che l’acqua fredda blocchi il sangue. Un’altra falsità è che una ragazza vergine, che non abbia mai avuto alcun rapporto sessuale, non possa usare assorbenti interni. Questi infatti sono troppo piccoli per creare di problemi di questo genere. Altre leggende metropolitane riguardano le tinture dei capelli e lo sport: non è vero che non ci si può tingere i capelli e che si sconsiglia lo sport. Alcune donne possono sentirsi più deboli e affaticate, ma questo è tutto: ogni donna si regolerà in base alla sua situazione e al suo sentire.
Quanti giorni durano le mestruazioni?
La durata del ciclo mestruale varia da donna a donna, anche se nella maggior parte dei casi ha una durata dai 24 ai 35 giorni. Si parla di ciclo regolare se la sua durata è uguale o simile ogni mese, che si tratti di un ciclo di 24, di 28 o di 35 giorni. È, invece, definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese. Ci sono donne che non hanno la mestruazione ogni mese e si parla in questo caso di amenorrea.
Le mestruazioni possono durare poco (2-3 giorni) o anche 6-7 giorni, ed è normale che la durata vari nel corso della vita di una donna, così come la quantità del flusso, che può essere scarso o abbondante.
Cosa si intende per fine del ciclo?
La fine del ciclo mestruale avviene il primo giorno della mestruazione successiva, mentre la fine del flusso mestruale si verifica quando smettono le perdite ematiche dalla vagina.
Cosa succede al corpo quando si hanno le mestruazioni?
Durante il ciclo mestruale, nel corpo della donna avvengono una serie di modifiche determinate da alcuni ormoni (tra cui estrogeni e progesterone) che hanno l’obiettivo di rendere l’utero “adatto” ed ospitale per una potenziale fecondazione e successivamente per l’embrione. Il ciclo ha tre fasi. Nei primi 14 giorni circa (metà del ciclo) avvengono due fasi. Nella fase follicolare nelle ovaie della donna alcuni follicoli vanno incontro a crescita, per dare origine in seguito ad un unico follicolo dominante da cui sarà espulsa la cellula uovo da fecondare. Contemporaneamente, lo strato interno dell’utero (chiamato endometrio) comincia ad inspessirsi sotto effetto di alcuni ormoni. La seconda fase è quella dell’ovulazione, quando una cellula uovo (in casi eccezionali, più di una) viene espulsa dall’ovaio, spostandosi nella tuba di Falloppio verso l’utero. In questo percorso, se la cellula uovo incontra uno spermatozoo, può avvenire la fecondazione; in tal caso, l’embrione si anniderà nell’utero e si svilupperà in un feto. Dopo l’ovulazione si apre l fase luteale o post-ovulatoria. Della durata di circa 14 giorni, questa fase prepara l’utero ad un possibile attecchimento dell’embrione a seguito di una fecondazione, continuando a farne crescere la parete interna grazie all’effetto del progesterone. Se la fecondazione non avviene, i livelli ormonali crollano e ciò determina il disfacimento degli strati aggiuntivi dell’endometrio, che vengono espulsi assieme all’ovulo non fecondato costituendo proprio il materiale mestruale.
Quando il ciclo dura più di 15 giorni?
La durata del flusso mestruale dipende dalla capacità dell’utero di frenare la fuoriuscita del sangue, contraendosi e liberando fattori coagulanti. Quando questa capacità è alterata, può verificarsi una condizione di ipermenorrea. Se il flusso mestruale si prolunga per un periodo così lungo è bene consultare un ginecologo per una visita.
Quando il ciclo è abbondante?
L’ipermenorrea è invece il flusso mestruale abbondante, e si associa a menorragia (quando si verifica durante un normale ciclo mestruale) o metrorragia (quando si verifica tra un ciclo e l’altro, vedi in basso). Un flusso mestruale abbondante arriva anche agli 80 mL di sangue a ciclo (contro i 35 mL indicati come valore fisiologico medio). Le cause – molteplici e diversificate - possono essere legate a disturbi della coagulazione (ovvero, della capacità dell’organismo di arrestare la fuoriuscita del sangue), alla presenza di tumori benigni o maligni, ad infezioni (endometriti) che possono determinare accumuli di sangue nelle pareti interne dell’utero, a disturbi ormonali, alla presenza di materiale estraneo, come un dispositivo contraccettivo intrauterino.
Quanto sangue si perde nel ciclo?
Si stima che in media la perdita di sangue si aggiri attorno ai 35 mL per mese. Nei casi di ipermenorrea si arriva anche a 80 mL per mese.
Quando si ovula fa male la pancia?
Alcune donne manifestano fastidio o leggero dolore durante l’ovulazione, nel momento in cui l’ovulo è maturo passa dal follicolo all’utero attraversando la tuba di Falloppio, provocando rigonfiamento e della rottura del follicolo. Il termine che si usa per questo dolore è mittelschmerz", parola tedesca che sta per "dolore della metà del ciclo". Se il dolore è persistente o molto accentuato, è consigliabile una visita ginecologica per accettarne l’origine.
Quanti anni dura il ciclo mestruale di una donna?
Dipende dalla donna. Vi sono donne che entrano in menopausa già intorno ai 45 anni, altre addirittura prima, altre dopo i 55 anni. Mediamente la menopausa arriva intorno ai 50 anni.