Indice
Domande e Risposte
I sintomi precoci della gravidanza
Come noto la
gravidanza è un
momento fondamentale nella vita di una donna e, nella maggior parte dei casi, si accompagna a una serie di
segnali e sintomi che il corpo invia per annunciare la nuova condizione.
Riconoscerli precocemente può aiutare a gestire meglio le prime fasi della gestazione e garantire un adeguato supporto medico e personale. E, soprattutto, conoscerli è importante nei casi di concepimento non previsto, situazione più frequente nelle donne giovani, la cui riserva ovarica può rispondere in maniera immediata anche a input lievi.
I
primi segnali di gravidanza
possono comparire già una o due settimane dopo il concepimento, ovvero quando il corpo inizia a produrre le
beta-HCG, proteine tipicamente associate all'attività ormonale in gravidanza dopo circa 10-14 giorni il concepimento. Chiaramente,
il primo e più palese sintomo dell’avvenuta gravidanza è l’assenza del ciclo mestruale, amenorrea. Spia che, per quanto importante spesso viene sottovalutata, dal momento che l’irregolarità del ciclo mestruale per alcune donne è normale, in quanto causata da tutta una serie di fattori, fisici ed emotivi, tra cui
stress, oscillazioni di peso e
cambiamenti ormonali. Proprio per questo è importante tener presente tutti gli altri indicatori che possono comparire accanto a quello principale.
- Seno dolorante e gonfio: proprio come avviene in molte donne durante il ciclo mestruale, il cambiamento ormonale aumenta la sensibilità del seno, che può apparire più pieno e teso, con l’areola talvolta più scura. Tuttavia, in caso di gravidanza, il seno tende a diventare gonfio e ad ingrossarsi già nel primo trimestre di gravidanza per un aumento degli estrogeni e del progesterone. In alcuni casi, il seno può aumentare durante tutto il periodo della gestazione. Parallelamente può verificarsi una leggera variazione del colore e dell’aspetto delle areole, anche se questo è un sintomo che si riscontra negli stati più avanzati della gravidanza;
- Affaticamento: l'aumento del progesterone e i cambiamenti metabolici possono causare una sensazione di stanchezza marcata, che, pur potendo comparire anche a una settimana dopo il concepimento, generalmente si verifica, a partire dalla sesta settimana. Questo perché, con il procedere della gravidanza, aumenta la portata di sangue necessaria per fornire le sostanze nutritive al feto;
- Nausea e vomito: questi sintomi spesso noti come "nausee mattutine," possono manifestarsi già dalla sesta settimana, ma per alcune donne iniziano prima o non compaiono affatto;
- Aumento della sensibilità agli odori e cambiamenti nel gusto: durante la gestazione alcuni odori possono risultare insopportabili, e il gusto può cambiare, portando a desideri alimentari insoliti o avversioni prima inesistenti;
- Minzione frequente: l'aumento della produzione di hCG (gonadotropina corionica umana) e il maggiore afflusso di sangue ai reni possono aumentare la necessità di urinare;
- Crampi: possono essere presenti all’inizio della gravidanza per l’aumento di volume dell’utero;
- Spotting leggero piccole perdite ematiche possono verificarsi in rari casi durante l'impianto dell'embrione nell'utero, che avviene tra la prima e la seconda settimana dal concepimento.
Sintomi che si manifestano nelle fasi più avanzate della gravidanza
Con il progredire della gravidanza,
i sintomi possono evolversi o intensificarsi:
- Cambiamenti dell’umore: gli ormoni della gravidanza possono influire sull'umore, causando maggiore irritabilità, ansia o euforia. Questi sbalzi sono particolarmente frequenti nel primo trimestre, ma possono verificarsi anche dopo. In alcuni casi, tali sintomi possono trasformarsi in una depressione, caso in cui è bene rivolgersi ad uno specialista per evitare che la stessa, anziché terminare con il parto, possa sfociare in una depressione post partum;
- Stitichezza e gonfiore: il rallentamento del tratto digestivo, dovuto al progesterone, può portare a gonfiore e difficoltà intestinali;
- Voglie di cibo: nelle fasi avanzate della gestazione un sintomo piuttosto noto sono le “voglie di cibo”, fenomeno che forse appartiene più al folklore che alla scienza. Tuttavia, è possibile che nel corso della gravidanza si verifichino oscillazioni di peso (in entrambe le direzioni) e che aumenti l’appetito;
- Rinite gravidica: patologia la cui causa non è ancora chiara, per cui alcune donne durante la gestazione sono colpite da una congestione nasale che tende a passare naturalmente circa due settimane prima del parto.
Altri sintomi che possono manifestarsi in gravidanza
Oltre a questi possono manifestarsi altri
sintomi legati più alla sfera emotiva che a quella fisica. Ad esempio, alcune donne nel primo trimestre di gravidanza possono riscontrare maggiori difficoltà a concentrarsi, dovute non solo all’affaticamento e alle nausee ma anche alla necessità di abituarsi alla nuova condizione fisica e all’idea di diventare madre.
La pelle durante la gravidanza
Anche la
pelle, l’organo più esteso del nostro corpo, estremamente sensibile,
diventa specchio della gravidanza. In genere, a causa dei cambiamenti ormonali e dello stiramento dovuto al crescere del pancione, la pelle delle donne incinte è particolarmente lucente e levigata. Tuttavia, non sono esclusi
alcuni disturbi come il cloasma gravidico che si manifesta sotto forma di aumento della pigmentazione in alcune zone del corpo, come, la linea alba, ovvero linea più scura sul basso addome e del viso. Per questo si raccomanda alle donne in gravidanza, specialmente d
’estate, di
adottare tutte le precauzioni per evitare l’insorgere di macchie sulla pelle. In particolare, il consiglio è di
esporsi al sole il meno possibile e con la massima prudenza, soprattutto nel primo trimestre della gestazione. Anche in questo caso la maggiore pigmentazione della pelle si deve ai cambiamenti ormonali. Generalmente si tratta di
fenomeni che tendono a scomparire dopo il parto ma per evitare il rischio di inestetismi permanenti è bene prendere le dovute precauzioni. Anche l’
acne può essere comune in gravidanza, così come le lentiggini e i nei possono diventare più scuri.
Anche
capelli e unghie possono risentire dello stato interessante,
diventando più fragili, per questo, ove necessario, è importante fare la giusta integrazione seguendo le opportune indicazioni mediche.
In prossimità del parto, alcune donne sentono il
richiamo del nido, ovvero sentono l’
esigenza di preparare la casa all’arrivo del nascituro.
L’importanza della verifica scientifica della gravidanza
Tuttavia,
quando si sospetta di essere incinta oppure lo si spera perché si è in cerca di una gravidanza, tanto in modo naturale quanto attraverso un trattamento di PMA,
la cosa migliore è non affidarsi ai sintomi ma fare subito un test di gravidanza oppure verificare, attraverso le analisi del sangue, il livello di BetaHCG, ormone – come anticipato - presente nell’organismo solo in caso di gravidanza. Chiaramente,
nel caso in cui il test o le analisi confermino la sospetta gravidanza è opportuno rivolgersi ad un medico ginecologo per iniziare il monitoraggio e verificare lo stato di salute del feto.
Consulta le Strutture Sanitarie che effettuano una Visita Ginecologica:
Dove effettuare una Visita Ginecologica?
La parola all’esperto del settore
Per approfondire abbiamo affrontato l’argomento con un’
esperta del settore: la dottoressa
Maria Rita Rampini, ginecologa, esperta in
fecondazione assistita, responsabile del reparto di PMA all’Ospedale Sant’Anna di Roma, che ha affermato: “
Ogni gravidanza è unica e i sintomi possono variare. Ogni donna ha una modalità diversa di affrontarla, per questo è importante che ciascuna sia consapevole dei segnali che potrebbe inviare il proprio corpo per affrontare con la massima serenità la gestazione. Naturalmente è fondamentale farsi seguire da uno specialista di riferimento in grado di indirizzare la gestante verso gli esami più appropriati al fine di individuare eventuali patologie che si potrebbero verificare durante il periodo”. “
Tuttavia” ha concluso “
è essenziale ricardare che la gravidanza non è una patologia ma una fase fisiologica della vita di una donna”.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Dopo quanto fare il test di gravidanza?
In genere si consiglia di effettuare il testo circa 14-15 giorni dal possibile concepimento, ma è bene tenere presente che il risultato si può considerare definitivo dopo 19 giorni dall'ultimo rapporto sessuale non protetto.
Come è la pancia la prima settimana di gravidanza?
Nella prima settimana di gravidanza la tua pancia non sarà ancora visibile, ma potresti percepirla gonfia come durante il ciclo mestruale.
Come è l’urina in gravidanza?
Le urine normalmente non cambiano di aspetto, devono essere limpide, trasparenti. Se invece risultano torbide potrebbe esserci un'infezione in corso oppure la quantità di acqua assunta è scarsa.
Come capire da blande perdite se si è incinta o se sta arrivando il ciclo?
Il sanguinamento da impianto è solitamente molto più leggero di un ciclo mestruale e può durare da poche ore a pochi giorni. A differenza del ciclo mestruale, il sanguinamento da impianto non è rosso ma si un colore meno acceso.
Quante donne rimangono incinta al primo tentativo?
Mediamente, il 50% delle coppie in buone condizioni di salute riesce a concepire dopo 4/5 mesi dal primo tentativo. Il 70% delle coppie può riuscire nel concepimento dopo circa 9 mesi, mentre l'85% può giungervi entro un anno.
In collaborazione con
Dopo la Laurea Triennale in Lettere e Filosofia; la Magistrale in Lettere e Filosofia con indirizzo Storia dell’Arte e il Master in Arte e Gestione alla Luiss, ho coltivato la passione per la scrittura, iniziando a collaborare con diverse testate e conseguendo il tesserino da giornalista. Negli anni ho lavorato per istituzioni, come l’Accademia di San Luca, il Museo Macro e aziende: Open Gate Italia, sviluppando un alto livello di expertise nell’ambito della comunicazione e delle PR. Dal 2018 ho iniziato a coltivare la passione per la medicina seguendo, con passione e impegno, come ufficio stampa e PR specialisti ed aziende leader del settore salute. Quest’attività, grazie alla mia indole, dedita allo studio e all’approfondimento, mi ha portato ad acquisire una padronanza della materia. Oggi curo la comunicazione di diverse realtà e collaboro come giornalista freelance con varie testate, tra cui il Corriere della Sera.
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