Cos’è l’omocisteina e perché monitorarla

Cos’è l’omocisteina e perché monitorarla

Indice 

Domande e Risposte

Omocisteina: cos’è e come viene prodotta

L'omocisteina è un amminoacido solforato prodotto nel corpo umano durante il metabolismo della metionina, un amminoacido essenziale ottenuto attraverso la dieta. Sebbene l'omocisteina sia una componente naturale del metabolismo umano, livelli eccessivi nel sangue (iperomocisteinemia) sono stati associati a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, neurologiche e di altri disturbi cronici.

L'omocisteina è un amminoacido non proteico prodotto attraverso il metabolismo della metionina, presente in alimenti come carne, pesce, latticini e uova. Quando la metionina viene metabolizzata, l'omocisteina si forma come prodotto intermedio. Normalmente, l'omocisteina viene riconvertita in metionina o trasformata in cisteina, un altro amminoacido importante per il corpo.

Questo processo di riconversione è reso possibile dalla presenza di vitamine del gruppo B, in particolare: Se una di queste vitamine è carente, la riconversione dell'omocisteina può essere compromessa, causando un accumulo di questo amminoacido nel sangue.

L’importanza di monitorare i livelli di omocisteina

I livelli normali di omocisteina nel sangue si aggirano tra 5 e 15 micromoli per litro (μmol/L). Valori superiori a 15 μmol/L sono indicativi di iperomocisteinemia, una condizione che può avere diverse conseguenze negative per la salute.

I rischi principali connessi ad alti livelli di omocisteina


Rischio cardiovascolare

L'aumento dei livelli di omocisteina è stato associato a un maggiore rischio di:
  • Infarto miocardico;
  • Ictus ischemico;
  • Trombosi venosa profonda.
L'omocisteina danneggia le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. Inoltre, può aumentare la coagulazione del sangue, favorendo la formazione di trombi.


Rischio di disturbi neurologici

Livelli elevati di omocisteina sono stati associati anche a problemi neurologici, tra cui:
  • Declino cognitivo;
  • Demenza e Alzheimer;
  • Depressione.
L'omocisteina può danneggiare le cellule nervose e contribuire alla neuroinfiammazione, meccanismi alla base di alcune malattie neurodegenerative.


Salute ossea

Alcuni studi hanno evidenziato un'associazione tra alti livelli di omocisteina e un aumento del rischio di osteoporosi e fratture ossee, probabilmente a causa della sua azione negativa sul collagene, una proteina essenziale per la salute ossea.

Omocisteina in gravidanza 

L'omocisteina riveste un ruolo importante anche durante la gravidanza. Livelli elevati di omocisteina in questa fase possono essere pericolosi sia per la madre che per il feto. L'iperomocisteinemia è stata associata a complicanze come:

  • Rischio di preeclampsia: la preeclampsia è una condizione caratterizzata da pressione alta e danni ad altri organi, e alti livelli di omocisteina possono contribuire a questo disturbo;
  • Rischio di aborto spontaneo: studi scientifici hanno evidenziato una correlazione tra alti livelli di omocisteina e un aumento del rischio di aborto spontaneo, probabilmente a causa di problemi nella coagulazione sanguigna;
  • Ritardo della crescita intrauterina (IUGR): l'eccesso di omocisteina può interferire con la corretta circolazione sanguigna nella placenta, influenzando la crescita del feto.

Per prevenire complicanze, è consigliabile assumere adeguate quantità di acido folico e vitamine B6 e B12, in quanto supportano la metabolizzazione dell'omocisteina. Molti ginecologi prescrivono integratori a base di acido folico già durante la pianificazione della gravidanza per ridurre i rischi.

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Fattori che influenzano i livelli di omocisteina

Diversi fattori possono contribuire all'alterazione dei livelli di omocisteina nel sangue. Tra i principali, troviamo:

  • Dieta: una dieta povera di vitamine B6, B9 (acido folico) e B12 può compromettere la conversione dell'omocisteina in metionina o cisteina, aumentando i livelli nel sangue;
  • Stile di vita: fumo, alcol e una dieta ricca di carne rossa e povera di frutta e verdura possono aumentare i livelli di omocisteina;
  • Fattori genetici: mutazioni genetiche, come quella del gene MTHFR, possono ridurre l'efficienza dell'enzima coinvolto nella trasformazione dell'omocisteina, portando a livelli più elevati;
  • Età e sesso: i livelli di omocisteina tendono ad aumentare con l'età e sono generalmente più alti negli uomini rispetto alle donne;
  • Condizioni mediche: patologie renali, ipotiroidismo e alcune malattie croniche possono interferire con il metabolismo dell'omocisteina.

Quali sono i sintomi dell'iperomocisteinemia?

L'omocisteina alta è una condizione piuttosto difficile da diagnosticare dal momento che la sintomatologia che comporta è indefinita e comune ad altri disturbi.
I segnali più indicativi sono:

  • Vertigini e capogiri;
  • Astenia muscolare;
  • Disappetenza;
  • Ripetuti episodi di diarrea;
  • Pallore;
  • Dispnea;
  • Tachicardia;
  • Dolore al cavo orale;
  • Parestesia a piedi, mani, braccia e gambe.

Come misurare i livelli di omocisteina? 

Il dosaggio dell'omocisteina avviene tramite un semplice esame del sangue. Questo test è spesso prescritto a persone con fattori di rischio cardiovascolare, storia familiare di trombosi o malattie neurodegenerative. I medici possono anche consigliare il test in caso di carenza di vitamine del gruppo B.

immagine che mostra un'infermiera che effettua l'esame del sangue su un paziente

Come ridurre i livelli di omocisteina? 

Per mantenere l'omocisteina entro livelli normali, è importante adottare uno stile di vita sano e una dieta equilibrata. Ecco alcuni consigli utili:

  • Dieta ricca di folati: consumare alimenti ricchi di acido folico, come verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi), agrumi, legumi e cereali fortificati;
  • Integrazione di vitamine B6, B9 e B12: in caso di carenza, può essere benefico assumere integratori vitaminici, sempre sotto prescrizione medica;
  • Evitare l'alcol e il fumo: queste abitudini negative contribuiscono ad aumentare i livelli di omocisteina;
  • Attività fisica regolare: l'esercizio fisico può contribuire al mantenimento di un metabolismo sano;
  • Controllo medico regolare: monitorare i livelli di omocisteina può essere utile, soprattutto in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare.

Normalizzare i livelli di omocisteina con il trattamento farmacologico 

Il trattamento dell'iperomocisteinemia può includere la prescrizione di integratori di acido folico, vitamina B6 e vitamina B12. Questi supplementi aiutano a ridurre i livelli di omocisteina, migliorando il metabolismo di questo amminoacido. Tuttavia, per abbassare in maniera importante i livelli di omocisteina è importante assumere uno stile di vita sano.
Per concludere, data la pericolosità che comportano elevati livelli di omocisteina è bene ricordare che consultare un medico per eseguire un esame del sangue e valutare i livelli di omocisteina è il primo passo per prendersi cura della propria salute cardiovascolare e neurologica.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Bassi livelli di omocisteina sono preoccupanti?

A livello plasmatico bassi livelli di omocisteina non sono associati, di solito, a problemi di tipo medico e/o a conseguenze patologiche, pertanto non vengono considerati clinicamente rilevanti.

Cosa mangiare per far scendere l'omocisteina?

Gli ortaggi e la frutta sono molto ricchi di folati (acido folico): è consigliabile il consumo di molte verdure a foglia verde (lattuga, spinaci, asparagi, broccoli, bietole) e di frutta (in special modo le fragole e le arance).

Quale specialista consultare in caso di elevati livelli di omocisteina?

Dati gli elevati rischi cardiovascolari legati all’aumento del livello di omocisteina, il medico da consultare è in primis il cardiologo.

Quando i livelli di omocisteina sono preoccupanti?

L'iperomocisteinemia può distinguere 3 classi di rischio, a seconda dei livelli di omocisteina presenti nel sangue: da 16-30 μmol/L: rischio moderato; da 31-100 μmol/L: rischio medio; >100 μmol/L: rischio severo.

Cosa non mangiare con omocisteina alta?

Carne rossa e insaccati: sono ricchi di grassi saturi e possono aumentare i livelli di omocisteina. Prodotti da forno e snack industriali: spesso contengono grassi trans e additivi che possono influire negativamente sui livelli di omocisteina.

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