Emoglobina bassa: cause, quali i sintomi e come alzarla

Emoglobina bassa: cause, quali i sintomi e come alzarla

Indice

Domande e risposte

Che cosa è l’emoglobina e a che cosa serve

L’emoglobina (nelle analisi del sangue: HGB o Hb) è una proteina che si trova nei globuli rossi del sangue e che ha il compito di trasportare l’ossigeno dai polmoni verso i tessuti del nostro organismo. 

Ha una struttura quaternaria, e contiene quattro atomi di ferro, che sono fondamentali per trasportare l’ossigeno. L’ossigeno che respiriamo con i polmoni si attacca infatti al ferro contenuto nell’emoglobina e attraverso le arterie viene trasportato agli organi del corpo. Ritornando dagli organi verso i polmoni, attraverso non più le arterie ma le vene, l’emoglobina trasporta l’ossido di carbonio (CO2), che infine espiriamo.

L'emoglobina è di colore rosso, ed è lei a dare al sangue il suo colore. Gli emocomponenti, cioè i componenti del sangue, sono una parte corpuscolare (appunto i globuli rossi, più globuli bianchi e le piastrine) che rappresenta circa il 45% del totale del sangue, e una parte liquida, il plasma.

Un valore importante nelle analisi del sangue di una persona con diabete è quello dell’emoglobina glicata, che misura la concentrazione di emoglobina che si lega al glucosio. Se il valore della glicata è alto, significa alte concentrazioni di glucosio nel sangue, e cioè che il diabete non è ben controllato farmacologicamente e che bisogna calibrare meglio la terapia. 

Quali sono i valori normali dell’emoglobina, quando è alta e bassa

I valori dell'emoglobina si dovrebbero attestare in condizioni normali negli adulti tra i 140 e 180 g/L per gli uomini e tra i 120 e i 160 g/L  per le donne. I valori sono più alti per i neonati e per i bambini e vanno abbassandosi con il passare degli anni, fino a essere più bassi dopo la mezza età:

  • Adulti uomini: 140-180 g/L;
  • Adulti donne: 120-160 g/L;
  • Neonati: 150-200 g/L;
  • Bambini: 110-130 g/L;
  • Anziani uomini: 120-150 g/L;
  • Anziani donne: 110-140 g/L.

I primi sintomi di emoglobina bassa

Per capire i valori di emoglobina basta una semplice analisi del sangue, l’emocromo. II primi sintomi da osservare sono gli stessi della carenza di ferro:

Perché l’emoglobina è bassa? Le cause

L’emoglobina può abbassarsi per motivi diversi, e nella maggior parte dei casi si tratta di carenze che possono essere facilmente risolte. Le cause più comuni di emoglobina bassa sono:

  • L’invecchiamento;
  • Le carenze di vitamine o di ferro;
  • Sanguinamenti forti (inclusi cicli mestruali molto abbondanti);
  • Le infezioni (l’Helicobacter pylori, ad esempio, provoca ulcera, ma può dare anche anemia, carenza di vitamina B12);
  • Alcune condizioni endocrinologiche;
  • L’insufficienza renale;
  • I tumori del sangue o non del sangue, possono dare questo come sintomo. La presenza di un basso livello di emoglobina, o di anemia diagnosticata, non è però direttamente correlata allo sviluppo di un tumore. Può essere una conseguenza o un sintomo di alcuni tipi di tumori, in primis le leucemie, ma anche tumori non del sangue che però provocano sanguinamenti interni;
  • Alcuni trattamenti contro il cancro, come la chemioterapia;
  • Malattie genetiche. Un esempio è l'anemia mediterranea, o beta-talassemia major o anemia di Cooley, una malattia del sangue ereditaria provocata da un difetto genetico che induce la distruzione dei globuli rossi. Oggi è possibile tramite screening prenatale mediante villocentesi sapere se il futuro nato soffrirà di questa malattia. È molto importante capirlo subito dal momento che la malattia se non trattata porta alla morte in poche settimane. Oggi esiste una terapia risolutiva per l’anemia mediterranea, che è il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali da donatori compatibili.

Quando si parla di anemia?

Quando il numero di globuli rossi non è abbastanza a trasportare sufficiente ossigeno ai tessuti o agli organi si parla di anemia. 
L’anemia si osserva da alcuni valori sentinella:

  • I livelli di emoglobina nel sangue, che in una persona anemica adulta sono inferiori a 130 g/L negli uomini o 120 g/L nelle donne;
  • I valori di ematocrito (il rapporto fra globuli rossi, bianchi e piastrine e il plasma), che in un anemico sono in media inferiori al 40% negli uomini o al 37% nelle donne. 

L’anemia può essere momentanea, e risolversi, oppure cronica. Nel caso di anemia momentanea, può derivare da carenze di ferro o di vitamine (B12 e B9, acido folico, in primis), oppure da problemi come la celiachia, perdita di molto sangue come avviene con cicli mestruali molto abbondanti, insufficienza epatica o renale.

Esistono poi delle condizioni patologiche che rendono la persona anemica come la già citata anemia mediterranea oppure l’anemia emolitica autoimmune, dove i globuli rossi vengono "attaccati" da anticorpi (auto-anticorpi, auto-Ac) diretti contro gli antigeni (proteine) presenti sulla loro superficie.

Perché si è carenti di ferro?

La carenza di ferro è piuttosto comune e se è momentanea, dovuta a un’alimentazione non equilibrata o sufficiente, non deve destare preoccupazione. È sufficiente utilizzare degli integratori e bilanciare la propria dieta. 
L’anemia subentra solo quando il corpo è stato a lungo in carenza di ferro. 
I sintomi da tenere d’occhio per la carenza di ferro sono:

  • Stanchezza;
  • Capelli e unghie più fragili;
  • Pallore;
  • Vertigini;
  • Mal di testa;
  • Maggiore nervosismo;
  • Angoli della bocca con screpolature.

Che cosa mangiare se si è carenti di ferro

I cibi più ricchi di ferro sono quelli di origine animale (si parla di ferro emico), i quali sono assorbiti in quantità elevate dall’organismo. Anche gli alimenti vegetali contengono ferro, ma viene assorbito solo per il 10% dal nostro corpo.
Gli alimenti più ricchi di ferro sono:

  • Carni bovine (specialmente il fegato e le frattaglie);
  • Carni di maiale;
  • Carne di pollo;
  • Carne di cavallo;
  • Carne di agnello;
  • Crostacei e molluschi; 
  • Trota;
  • Acciughe;
  • Baccalà;
  • Tonno;
  • Tutte le verdure a foglia verde come lattuga;
  • Frutta secca;
  • Fagioli;
  • Lenticchie;
  • Ceci;
  • Lupini;
  • Tofu (soia).

La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro e pertanto si consiglia di mantenere alto anche l’apporto di vitamina C, ad esempio:

  • Aggiungendo succo di limone agli alimenti o all’acqua;
  • Mangiando verdure ricche di vitamina C: pomodori, peperoni, cavoli, broccoli.

Attenzione: i latticini, il caffè, il tè e il cioccolato invece ostacolano l’assorbimento del ferro.

Immagine che rappresenta alimenti ricchi di ferro

Che cosa fare per alzare l’emoglobina bassa

I consigli per alzare l’emoglobina dipendono dalla causa. Se si tratta solo di un abbassamento momentaneo si possono seguire i consigli alimentari contro la carenza di ferro e vitamine.
Se la situazione è più grave ci sono farmaci e integratori da assumere sotto controllo medico.
La persona anemica dovrà invece essere seguita strettamente dal medico con terapie specifiche – anzitutto con eritropoietina – e in alcuni casi può essere necessario sottoporsi a trasfusioni di sangue.

Perché l’emoglobina è alta? Le cause

L’emoglobina può anche alzarsi a causa di malattie come l’ipossia cronica. In questi casi l’emoglobina nel sangue cresce in risposta alla bassa saturazione di ossigeno nei tessuti o nel sangue, dovuta a problemi polmonari o a malattie croniche del tratto respiratorio quali:

  • BPCO;
  • Fibrosi cistica;
  • Problemi congeniti di tipo cardiaco;
  • Malattie renali;
  • Malattie del midollo osseo, come la policitemia vera, che provoca un’eccessiva produzione di cellule del sangue nel midollo osseo.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Cosa succede se si ha l'emoglobina bassa?

Se l’emoglobina è bassa l’ossigeno che arriva a tessuti e organi è insufficiente e si hanno:

  • Stanchezza;
  • Mal di testa;
  • DIfficoltà a dormire;
  • Tachicardia vera e propria o cardiopalmo, ossia la sensazione di palpitazioni del cuore diverse dal solito;
  • Difficoltà di respiro dopo uno sforzo (dispnea);
  • Maggiore difficoltà a concentrarsi.

Quando l'emoglobina bassa diventa preoccupante?

I valori dell'emoglobina si dovrebbero attestare in condizioni normali negli adulti tra i 140 e 180 g/L per gli uomini e tra i 120 e i 160 g/L  per le donne. I valori sono più alti per i neonati e per i bambini e vanno abbassandosi con il passare degli anni, fino a essere più bassi dopo la mezza età:

  • Adulti – uomini: 140-180 g/L;
  • Adulti – donne: 120-160 g/L;
  • Neonati: 150-200 g/L;
  • Bambini: 110-130 g/L;
  • Anziani uomini: 120-150 g/L;
  • Anziani donne: 110-140 g/L.

Quale tumore fa abbassare l'emoglobina?

I tumori del sangue o non del sangue, possono dare emoglobina bassa. La presenza di un basso livello di emoglobina, o di anemia diagnosticata, non è però direttamente correlata allo sviluppo di un tumore. Può essere una conseguenza o un sintomo di alcuni tipi di tumori, in primis le leucemie, ma anche tumori non del sangue che però provocano sanguinamenti interni.

Come si cura l'emoglobina?

I consigli per alzare l’emoglobina dipendono dalla causa. Se si tratta solo di un abbassamento momentaneo si possono seguire i consigli alimentari contro la carenza di ferro e vitamine (vedi paragrafo precedente).
Se la situazione è più grave ci sono farmaci e integratori da assumere sotto controllo medico.
La persona anemica dovrà invece essere seguita strettamente dal medico con terapie specifiche – anzitutto con eritropoietina -  e in alcuni casi può essere necessario sottoporsi a trasfusioni di sangue.

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