Aggiornato il 04.07.2024
L’emoglobina (nelle analisi del sangue: HGB o Hb) è una proteina che si trova nei globuli rossi del sangue e che ha il compito di trasportare l’ossigeno dai polmoni verso i tessuti del nostro organismo.
Ha una struttura quaternaria, e contiene quattro atomi di ferro, che sono fondamentali per trasportare l’ossigeno. L’ossigeno che respiriamo con i polmoni si attacca infatti al ferro contenuto nell’emoglobina e attraverso le arterie viene trasportato agli organi del corpo. Ritornando dagli organi verso i polmoni, attraverso non più le arterie ma le vene, l’emoglobina trasporta l’ossido di carbonio (CO2), che infine espiriamo.
L'emoglobina è di colore rosso, ed è lei a dare al sangue il suo colore. Gli emocomponenti, cioè i componenti del sangue, sono una parte corpuscolare (appunto i globuli rossi, più globuli bianchi e le piastrine) che rappresenta circa il 45% del totale del sangue, e una parte liquida, il plasma.
Un valore importante nelle analisi del sangue di una persona con diabete è quello dell’emoglobina glicata, che misura la concentrazione di emoglobina che si lega al glucosio. Se il valore della glicata è alto, significa alte concentrazioni di glucosio nel sangue, e cioè che il diabete non è ben controllato farmacologicamente e che bisogna calibrare meglio la terapia.
I valori dell'emoglobina si dovrebbero attestare in condizioni normali negli adulti tra i 140 e 180 g/L per gli uomini e tra i 120 e i 160 g/L per le donne. I valori sono più alti per i neonati e per i bambini e vanno abbassandosi con il passare degli anni, fino a essere più bassi dopo la mezza età:
Per capire i valori di emoglobina basta una semplice analisi del sangue, l’emocromo. II primi sintomi da osservare sono gli stessi della carenza di ferro:
L’emoglobina può abbassarsi per motivi diversi, e nella maggior parte dei casi si tratta di carenze che possono essere facilmente risolte. Le cause più comuni di emoglobina bassa sono:
Quando il numero di globuli rossi non è abbastanza a trasportare sufficiente ossigeno ai tessuti o agli organi si parla di anemia.
L’anemia si osserva da alcuni valori sentinella:
L’anemia può essere momentanea, e risolversi, oppure cronica. Nel caso di anemia momentanea, può derivare da carenze di ferro o di vitamine (B12 e B9, acido folico, in primis), oppure da problemi come la celiachia, perdita di molto sangue come avviene con cicli mestruali molto abbondanti, insufficienza epatica o renale.
Esistono poi delle condizioni patologiche che rendono la persona anemica come la già citata anemia mediterranea oppure l’anemia emolitica autoimmune, dove i globuli rossi vengono "attaccati" da anticorpi (auto-anticorpi, auto-Ac) diretti contro gli antigeni (proteine) presenti sulla loro superficie.
La carenza di ferro è piuttosto comune e se è momentanea, dovuta a un’alimentazione non equilibrata o sufficiente, non deve destare preoccupazione. È sufficiente utilizzare degli integratori e bilanciare la propria dieta.
L’anemia subentra solo quando il corpo è stato a lungo in carenza di ferro.
I sintomi da tenere d’occhio per la carenza di ferro sono:
I cibi più ricchi di ferro sono quelli di origine animale (si parla di ferro emico), i quali sono assorbiti in quantità elevate dall’organismo. Anche gli alimenti vegetali contengono ferro, ma viene assorbito solo per il 10% dal nostro corpo.
Gli alimenti più ricchi di ferro sono:
La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro e pertanto si consiglia di mantenere alto anche l’apporto di vitamina C, ad esempio:
Attenzione: i latticini, il caffè, il tè e il cioccolato invece ostacolano l’assorbimento del ferro.
I consigli per alzare l’emoglobina dipendono dalla causa. Se si tratta solo di un abbassamento momentaneo si possono seguire i consigli alimentari contro la carenza di ferro e vitamine.
Se la situazione è più grave ci sono farmaci e integratori da assumere sotto controllo medico.
La persona anemica dovrà invece essere seguita strettamente dal medico con terapie specifiche – anzitutto con eritropoietina – e in alcuni casi può essere necessario sottoporsi a trasfusioni di sangue.
L’emoglobina può anche alzarsi a causa di malattie come l’ipossia cronica. In questi casi l’emoglobina nel sangue cresce in risposta alla bassa saturazione di ossigeno nei tessuti o nel sangue, dovuta a problemi polmonari o a malattie croniche del tratto respiratorio quali:
Se l’emoglobina è bassa l’ossigeno che arriva a tessuti e organi è insufficiente e si hanno:
I valori dell'emoglobina si dovrebbero attestare in condizioni normali negli adulti tra i 140 e 180 g/L per gli uomini e tra i 120 e i 160 g/L per le donne. I valori sono più alti per i neonati e per i bambini e vanno abbassandosi con il passare degli anni, fino a essere più bassi dopo la mezza età:
I tumori del sangue o non del sangue, possono dare emoglobina bassa. La presenza di un basso livello di emoglobina, o di anemia diagnosticata, non è però direttamente correlata allo sviluppo di un tumore. Può essere una conseguenza o un sintomo di alcuni tipi di tumori, in primis le leucemie, ma anche tumori non del sangue che però provocano sanguinamenti interni.
I consigli per alzare l’emoglobina dipendono dalla causa. Se si tratta solo di un abbassamento momentaneo si possono seguire i consigli alimentari contro la carenza di ferro e vitamine (vedi paragrafo precedente).
Se la situazione è più grave ci sono farmaci e integratori da assumere sotto controllo medico.
La persona anemica dovrà invece essere seguita strettamente dal medico con terapie specifiche – anzitutto con eritropoietina - e in alcuni casi può essere necessario sottoporsi a trasfusioni di sangue.
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