Aggiornato il 21.07.2024
Il sistema nervoso è costituito da un insieme di elementi in grado di:
A livello microscopico, è formato da cellule dette neuroni, caratterizzate dalla presenza di prolungamenti (assoni) in grado di trasmettere il segnale ai neuroni attigui (sinapsi). La glia è un insieme di cellule (astrociti, microglia, oligodendrociti, cellule di Schwann) che rivestono un ruolo di supporto ai neuroni e, in particolare, contribuiscono all’isolamento delle fibre nervose e alla conduzione fisiologica del segnale.
L'area terapeutica relativa al cervello e al sistema nervoso si suddivide in numerose branche specialistiche:
Il sistema nervoso si divide in una componente periferica ed una centrale: di seguito una breve descrizione.
Il sistema nervoso periferico raccoglie gli stimoli provenienti dall'ambiente esterno e li traduce in segnali nervosi, che trasmette al sistema nervoso centrale.
È formato dai nervi, cioè fasci di assoni che convogliano le informazioni dalla periferia al sistema nervoso centrale e viceversa. Le fibre che trasmettono impulsi coinvolti nei movimenti vengono definite fibre motorie, mentre quelle che convogliano impulsi coinvolti nella percezione degli stimoli vengono dette fibre sensitive. Esistono nervi a conduzione esclusivamente motoria, esclusivamente sensitiva e a conduzione mista, che contengono sia fibre di tipo motorio che di tipo sensitivo.
In particolare, i nervi cranici si connettono al cervello, mentre i nervi spinali al midollo spinale. Essi sono rivestiti da una membrana isolante che garantisce la conduzione efficiente del segnale nervoso, la guaina mielinica.
Il sistema nervoso periferico si divide in:
Il sistema nervoso centrale elabora le informazioni ricevute dal periferico e dall'ambiente esterno e risponde elaborando le opportune reazioni. È formato da cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale.
Il cervello umano è l’organo del sistema nervoso responsabile dell’elaborazione delle risposte agli stimoli esterni, delle sensazioni, dei movimenti, delle emozioni, della comunicazione, del pensiero e della memoria.
Cervello e midollo spinale sono situati all’interno della scatola cranica, circondato dalle meningi (tre membrane che, dall’esterno verso l’interno, prendono i nomi di: dura madre, aracnoide e pia madre) e dal liquido cerebrospinale, che ne assicurano la protezione e il nutrimento.
Inoltre, sempre con funzione protettiva, esso non riceve sangue direttamente dalla circolazione generale, ma attraverso la cosiddetta barriera emato-encefalica, che filtra possibili sostanze dannose e microorganismi presenti. La barriera emato-encefalica è costituita dalle cellule epiteliali dei vasi sanguigni del cervello che sono legate le une alle altre da giunzioni strette. In questo modo, sostanze potenzialmente dannose e germi presenti nel sangue, che potrebbero passare per diffusione a livello cerebrale, vengono bloccate. Il flusso delle sostanze nutritizie necessario al sostentamento delle cellule cerebrali non viene alterato dalla barriera emato-encefalica.
Di seguito, una panoramica sulle principali strutture anatomiche che compongono il cervello.
La corteccia cerebrale ne rappresenta lo strato più esterno e nobile ed è costituita da materia grigia formata da miliardi di neuroni che assicurano una trasmissione veloce ed efficiente del segnale nervoso.
La corteccia è organizzata in strati di spessore variabile e suddivisa in lobi (frontale, parietale, occipitale e temporale) ed aree funzionali.
È caratterizzata dalla presenza di scissure (denominate giri e solchi) e, esternamente, dalla presenza della sostanza grigia, la parte del sistema nervoso deputata ai ragionamenti fini. Da qui deriva l’espressione materia grigia usata nel linguaggio comune.
Comprende talamo e ipotalamo.
Il talamo è una sorta di stazione intermedia per vie di trasmissione del segnale nervoso che vanno sia dal centro alla periferia che viceversa.
L’ipotalamo svolge funzioni di integrazione fra sistema nervoso autonomo, sistema endocrino (attraverso la sua azione sull’ipofisi), elaborazione dei comportamenti e regolazione degli equilibri omeostatici (modula gli stimoli della fame, della sete,…).
Formato da bulbo, ponte e mesencefalo, si occupa della regolazione dei cicli sonno-veglia, della temperatura e del controllo dei riflessi spinali.
Il mesencefalo è sede del centro di controllo dei movimenti degli occhi, dell’udito e dei muscoli scheletrici.
Il ponte è così chiamato perché contiene i neuroni che connettono gli emisferi al cervelletto. In esso hanno sede le aree coinvolte nel controllo dei movimenti e nell’analisi sensoriale.
Il bulbo (o midollo allungato) raccorda cervello e midollo spinale e contiene importanti aree di regolazione della frequenza respiratoria e cardiaca.
Il cervelletto è responsabile dei movimenti volontari coordinati.
È collegato alla corteccia cerebrale da cui riceve le istruzioni per il movimento, le elabora nella propria corteccia e le invia poi alla corteccia motoria per la generazione della contrazione muscolare volontaria.
La Neurologia si occupa di prevenire, diagnosticare e curare le disfunzioni e le malattie che colpiscono il cervello e, più in generale, il sistema nervoso (centrale e periferico). Esse possono avere origine genetica oppure acquisita. In questo secondo caso, sono dovute a cause tossiche, metaboliche, traumatiche, infettive o infiammatorie.
Ecco un breve riassunto delle principali patologie.
Le neuropatie sono disfunzioni dei nervi periferici che possono causare modificazione della sensibilità, alterazione dei riflessi e dolore. Alcune neuropatie sono provocate da alterazioni del disco vertebrale, che collassa (ernia del disco), comprimendo le radici dei nervi. Talune forme di artrosi della colonna vertebrale possono restringere lo spazio entro il quale è contenuto il midollo spinale (stenosi del forame spinale) e danneggiando le radici dei nervi periferici: queste condizioni possono essere alla base dell’insorgenza di neuropatie. Lo stesso può verificarsi a causa di tumori che crescono a livello della colonna vertebrale o delle strutture circostanti, comprimendo le radici nervose. La più nota e frequente neuropatia periferica è la sindrome del tunnel carpale, dovuta allo schiacciamento del nervo mediano all’interno delle strutture ossee della mano deformate dall’artrosi. Fra le neuropatie ereditarie, ricordiamo la malattia di Charcot-Marie-Tooth, che causa forme di paralisi e deformità di vario grado.
Molte neuropatie riconoscono una causa infettiva. In particolare, fra le infezioni che possono avere questo esito, ricordiamo quella dovuta ai virus HCV (epatite C) e Varicella-zoster (responsabile nel bambino della varicella e nell’adulto del fuoco di Sant’Antonio) e al batterio Treponema pallidum (sifilide).
La sindrome di Guillain-Barré è una polineuropatia di tipo infiammatorio che causa debolezza muscolare.
Diverse malattie metaboliche, anche ereditarie, portano all’accumulo di sostanze tossiche e al danno nervoso periferico. Esempi ne sono l’amiloidosi e il diabete.
Infine, le neuropatie possono essere innescate dall’abuso di alcol e da carenze nutrizionali (ad esempio deficit di vitamina B12).
Fra le patologie neuromuscolari, cioè che colpiscono la struttura anatomica che fa da ponte fra il nervo e il muscolo e che risulta essenziale per il movimento, da segnalare la vasta famiglia delle distrofie muscolari, responsabili di paralisi di vario grado che interessano la muscolatura scheletrica.
Una delle malattie neurologiche più note è rappresentata dalla cefalea, che in realtà comprende un gruppo di patologie (cefalea a grappolo, cefalea di tipo tensivo, cefalea primaria da varie cause, emicrania …), ognuna delle quali con proprie caratteristiche e protocolli terapeutici.
Le malattie che coinvolgono la mielina provocano un rallentamento nella conduzione del segnale nervoso, che porta a paralisi di vario grado, alterazioni della sensibilità (formicolio, torpore) e altri sintomi neurologici (neurite ottica, alterazioni della vista, turbe dell’equilibrio). Fra le patologie demielinizzanti è inclusa la sclerosi multipla.
Le malattie che colpiscono il motoneurone, cioè il neurone che prende contatto con il muscolo e determina il movimento, sono:
Esse vengono classificate in questa categoria, in quanto il nucleo del motoneurone è localizzato nel midollo spinale e, pertanto, il motoneurone stesso è considerato una struttura del sistema nervoso centrale.
La malattia di Huntington è un disturbo genetico ereditario che si manifesta con la comparsa di movimenti casuali involontari (corea) e progressivo deterioramento cognitivo, fino al decesso. Attualmente non esiste una cura, ma trattamenti farmacologici che migliorano la qualità di vita del paziente e contribuiscono a ridurre il rischio di complicanze.
Per quanto riguarda le patologie oncologiche del sistema nervoso centrale, i tumori cerebrali rappresentano la neoplasia più frequente nei bambini (medulloblastoma, astrocitoma, ependimoma, glioma). Molti progressi sono stati compiuti negli ultimi anni, anche con l’ingresso in sperimentazione della terapia cellulare (CAR-T), ma queste malattie rappresentano ancora un’importante causa di morte.
Fra le patologie neurodegenerative, ricordiamo:
A questa categoria appartengono anche gli eventi cerebrovascolari: ictus emorragici (emorragie cerebrali) e trombotici (trombosi cerebrali) costituiscono un’importante causa di disabilità e morte.
Vi sono, poi, malattie infettive che possono colpire il cervello: meningiti, meningoencefaliti, encefaliti. Tali condizioni sono provocate da diversi patogeni (Herpes virus, Streptococcus pneumoniae, …) e alcune di esse possono essere prevenute da vaccinazioni sicure ed efficaci.
I traumi cranici possono compromettere la funzione cerebrale temporaneamente o permanentemente. Vengono trattati con la chirurgia (in particolare per ridurre la pressione endocranica dovuta alla formazione di ematomi) e con la somministrazione di farmaci che hanno lo scopo fondamentale di prevenire la necrosi dei neuroni interessati. Possono essere causati da incidenti stradali, cadute, scontri sportivi (boxe e altri sport …), infortuni professionali.
La Neurochirurgia e la Neurochirurgia Infantile sono rami specialistici della medicina che si occupano di trattare chirurgicamente nell’adulto e nel bambino lesioni a:
La Riabilitazione Neurologica, o Neuroriabilitazione, è una specializzazione medica che si occupa del recupero funzionale dei pazienti che abbiano subito un danno neurologico causato da malattie o traumi e che quindi abbiano sviluppato una disabilità.
Lo scopo è quello di fornire al paziente strumenti, attraverso l'attività specialistica di équipe multidisciplinari, per:
Il sistema nervoso è costituito da un insieme di elementi in grado di ricevere dati dall’ambiente esterno e da quello interno dell’organismo, trasmetterli, processarli e predisporre una conseguente risposta, sia di tipo automatico (istintiva, viscerale) che di tipo volontario (passa attraverso la supervisione dei centri superiori).
Sono quelle di ricezione, trasmissione, integrazione, elaborazione dei dati provenienti dall’ambiente esterno e dall’interno dell’organismo e di predisposizione di opportune risposte.
Grossolanamente, il sistema nervoso è formato dal cervello, dal midollo spinale e dai nervi periferici.
Il sistema nervoso è formato da una componente centrale (costituita da cervello e midollo spinale) e da una componente periferica (costituita dai nervi periferici e dai recettori e organi di senso).
Le diverse patologie che possono interessare il sistema nervoso possono essere sommariamente classificate per causa in: malattie infettive (encefaliti, meningoencefaliti, meningiti), traumi, alterazioni vascolari (ictus, aneurismi, malformazioni dei vasi sanguigni), patologie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson), patologie infiammatorie (sclerosi multipla), disturbi dovuti alla compressione dei nervi (neuropatie), malattie neuromuscolari (sclerosi laterale amiotrofica, distrofie muscolari), tumori (ependimoma, glioma, glioblastoma) e patologie di origine traumatica.
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