Apparato genitale e urinario maschile e femminile: anatomia e come funziona

Apparato genitale e urinario maschile e femminile: anatomia e come funziona

Indice

A cosa serve l’apparato genitale

L’apparato genitale serve alla generazione dei gameti maschili e femminili (spermatozoi e ovociti), attraverso un processo di divisione cellulare che prende il nome di meiosi e che è alla base della riproduzione sessuale. La riproduzione sessuale avviene infatti attraverso l’incontro e la fusione di due cellule, una di origine maschile (spermatozoo) e una di origine femminile (ovocita), che si combinano dando origine ad un nuovo organismo. Lo spermatozoo e l’ovocita hanno un contenuto cromosomico che è la metà (23 cromosomi nell’uomo) di quello di ogni altra cellula del corpo (46 cromosomi). La riproduzione sessuale permette la combinazione di due patrimoni genetici differenti. L’apparato genitale femminile, inoltre, è in grado di accogliere l’ovocita fecondato (successivamente all’incontro lo spermatozoo), di nutrirlo e proteggerlo durante tutto il suo sviluppo nel periodo della gravidanza.


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Immagine infografica che rappresenta l'apparato genitale maschile e femminile
 

Apparato genitale maschile

L’apparato genitale è deputato alla riproduzione sessuale. I suoi organi e le sue strutture sono necessari alla produzione, maturazione e al trasporto delle cellule germinali (spermatozoi nell’uomo) e alla produzione di ormoni sessuali.
Gli organi che costituiscono l’apparato genitale nell’uomo sono:
  • Testicoli e scroto;
  • Epididimi;
  • Dotti deferenti;
  • Uretra;
  • Pene;
  • Prostata.


Testicoli 

I testicoli sono gli organi nei quali avviene la produzione dello sperma, il liquido che contiene le cellule germinali (spermatozoi) deputate alla riproduzione nel sesso maschile, e degli androgeni, gli ormoni sessuali maschili. I testicoli sono due organi di forma ovale situati all’interno dello scroto, una sacca cutanea situata posteriormente al pene, che mantiene i testicoli alla giusta temperatura. Ciascun testicolo è costituito da una parte di tessuto fibroso che contiene diversi lobuli, all’interno di ciascuno dei quali si trovano i tubuli seminiferi, che producono gli spermatozoi.
Nello stroma dei testicoli, tra i tubuli seminiferi, si trovano le cellule di Leydig, che producono gli ormoni sessuali, circondate da vasi sanguigni e linfatici e da fibre nervose.


Epididimi

Gli epididimi sono lunghi tubuli che originano dai testicoli. Hanno la funzione di trasportare e maturare lo sperma prodotto dai testicoli. 


Dotti deferenti

I dotti deferenti sono dei tubi con pareti muscolari che trasportano lo sperma dagli epididimi all’uretra. La loro struttura muscolare permette le contrazioni necessarie alla fuoriuscita dello sperma durante l’eiaculazione.


Uretra

L’uretra è un organo comune al sistema genitale e a quello urinario. Si tratta di un tubo che nell’uomo, trasporta verso l’esterno sia lo sperma che l’urina. Durante l’eiaculazione, il flusso di urina viene bloccato all’interno dell’uretra, consentendo soltanto allo sperma di fuoriuscire.


Pene 

Il pene è un organo che sporge verso l’esterno del corpo. Il pene ha la funzione di convogliare lo sperma all’interno del sistema genitale femminile durante il rapporto sessuale, e l’urina verso l’esterno durante la minzione. Le pareti del pene sono costituite da un tessuto particolare che presenta numerosi spazi interni, che possono essere riempiti di sangue durante lo stimolo sessuale. Il riempimento di questi spazi causa l’irrigidimento del pene che diventa adatto alla penetrazione durante il rapporto sessuale. Per facilitare questi cambiamenti di dimensioni, la pelle che ricopre il pene è molto elastica.


Prostata

La prostata è una ghiandola situata tra la vescica urinaria e il retto. La prostata produce un fluido che ha la funzione di aiutare lo sperma, nutrendolo e rendendolo adatto al movimento verso l’esterno. 

 
Immagine infografica che rappresenta l'apparato genitale maschile
 
 

Apparato genitale femminile

L’apparato genitale femminile svolge le stesse funzioni di quello maschile, tuttavia la produzione, la maturazione e il trasporto delle cellule germinali femminili (ovociti) sono molti diversi rispetto a quelli maschili. Inoltre, l’organismo femminile è in grado di accogliere l’ovocita dopo l’unione con lo spermatozoo e di garantirne lo sviluppo durante la gravidanza. Di conseguenza, anche la struttura anatomica e l’organizzazione degli organi riproduttivi sono differenti nella donna.
Gli organi che costituiscono l’apparato genitale nella donna sono:
  • Ovaie;
  • Tube di Falloppio;
  • Utero;
  • Vagina;
  • Vulva.


Ovaie

Le ovaie sono gli organi primari per la riproduzione sessuale femminile, in quanto al loro interno si generano gli ovociti e gli ormoni sessuali (principalmente estrogeni e progesterone). Le ovaie sono organi di forma ovale, di 3.5 cm circa di lunghezza e di 2 cm di larghezza, situate ai due lati dell’utero. La parte esterna di ciascun ovaio è costituita da una corteccia granulare con i follicoli ovarici. Ogni follicolo contiene un ovocita in maturazione e i diversi follicoli si trovano in stati diversi di maturazione. La parte più interna del tessuto delle ovaie è costituita da una zona midollare dove si trovano numerosi vasi sanguigni, vasi linfatici e fibre nervose. Quando un ovocita arriva a maturazione, in seguito a stimolo ormonale si ha la rottura del follicolo e la liberazione dell’ovocita, circondato dalla zona pellucida, nel processo che prende il nome di ovulazione. L’ovocita liberato rimane vitale per un paio di giorni e se non viene fecondato dallo spermatozoo degenera.


Tube di Falloppio

Si tratta di tubuli stretti che partono dalle ovaie e formano un canale per il trasporto degli ovociti dalle ovaie all’utero in seguito all’ovulazione e alla possibile fecondazione. L’incontro tra un ovocita e uno spermatozoo avviene all’interno delle tube di Falloppio. Dopo l’incontro (fecondazione) l’ovocita fecondato si dirige verso l’utero, per impiantarsi nelle sue pareti.


Utero

L’utero è un organo cavo a forma di pera situato tra la vescica e il retto. Il corpo dell’utero è la parte più allargata, quella predisposta ad accogliere l’ovocita fecondato durate il suo sviluppo in embrione e poi in feto. La parte inferiore dell’utero si chiama cervice e si apre nella vagina. 


Vagina

La vagina è un canale che collega la cervice dell’utero con l’esterno. La vagina ha una parete fatta di materiale fibroso e muscolare per consentire elasticità all’ingresso del pene durante la fecondazione, e del bambino al momento del parto.


Vulva

La vulva costituisce i genitali esterni femminili. È formata da pieghe cutanee che prendono il nome di grandi e piccole labbra, con al centro, lungo una linea mediana antero-posteriore, la clitoride (piccolo organo erettile), l’orifizio uretrale (l’apertura dell’uretra verso l’esterno) e l’orifizio vaginale
 
Immagine infografica che rappresenta l'apparato genitale  femminile
 
 

A cosa serve l’apparato urinario

L’apparato urinario è l’insieme degli organi e strutture che si occupano dell’escrezione dei prodotti di scarto residui del metabolismo attraverso la produzione e l’eliminazione dell’urina.
Gli organi che costituiscono l’apparato urinario sono gli stessi nell’uomo e nella donna:
  • I reni;
  • Gli ureteri;
  • La vescica;
  • L’uretra.


Reni

I reni sono organi a forma di fagiolo che formano la parte centrale dell’apparato urinario. Hanno la funzione di filtrare il sangue e pulirlo dal materiale di scarto, riassorbendo invece le sostanze utili all’organismo. Il filtrato prodotto dai reni costituisce l’urina che viene convogliata all’esterno.


Ureteri

Gli ureteri sono tubi che trasportano l’urina generata nei reni fino alla vescica. La parete degli ureteri è costituita da tessuto connettivo fibroso che garantisce il sostegno e da una porzione di muscolatura liscia che permette i movimenti di peristalsi per spingere l’urina verso la vescica. 


Vescica

La vescica è un organo cavo, muscolare, situato nella zona pelvica, che accoglie l’urina formata nei reni. La vescica può immagazzinare fino a 300-350 millilitri di urina. 


Uretra

L’uretra è il canale che convoglia l’urina dalla vescica all’esterno del corpo (nell’uomo anche lo sperma). La lunghezza dell’uretra è diversa nell’uomo e nella donna. Nell’uomo la lunghezza dell’uretra è di circa 20 cm (dalla base della vescica all’uscita del pene), mentre nella donna è di circa 4 cm. Il passaggio dell’urina verso l’esterno avviene in seguito all’apertura di uno sfintere involontario interno, ed uno sfintere esterno, regolato in modo volontario. Il passaggio dell’urina nell’uretra non è regolato dalla peristalsi ma dalla pressione interna della vescica, dal tono muscolare e dalla gravità.

 
Immagine infografica che rappresenta l'apparato urinario
 

Patologie dell’apparato genitale e urinario

Le patologie che possono interessare l’apparato genitale e urinario rispecchiano le differenze anatomiche tra gli apparati nell’uomo e nella donna. Pertanto, le patologie dell’apparato genitale saranno differenti tra uomo e donna, mentre nelle patologie dell’apparato urinario le similitudini sono maggiori.
 

Patologie dell’apparato genitale maschile

  • Il varicocele è la dilatazione delle vie spermatiche che drenano il sangue dai testicoli;
  • La disfunzione erettile è l’incapacità, l’impossibilità di mantenere un’erezione necessaria a portare a termine un rapporto sessuale;
  • L’eiaculazione precoce è la difficoltà nel controllo dell’eiaculazione che può avvenire prima della penetrazione. Si tratta di un disturbo che può causare problemi a livello psicologico nell’interessato ma anche nella coppia, con conseguenze che riguardano il rapporto;
  • L’infertilità è l’incapacità di ottenere una gravidanza dopo ripetuti rapporti sessuali non protetti. L’infertilità può essere sia maschile che femminile, può essere transitoria e causata da fattori molto diversi (stress, stili di vita);
  • La prostatite è l’infiammazione della prostata, spesso causata da agenti batterici. La prostatite può causare una frequente necessità di urinare ma anche dolori durante erezione ed eiaculazione;
  • Il tumore alla prostata è la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile (19%). La sopravvivenza a 10 anni degli uomini con tumore alla prostata è del 90%.
 

Patologie dell’apparato genitale femminile

  • La sindrome dell’ovaio policistico è caratterizzata dalla presenza di numerose cisti ovariche che causano un aumento delle dimensioni dell’ovaio. La sindrome dell’ovaio policistico causa anomalie dell’ovulazione, aumento di estrogeni che può indurre elevato rischio di sviluppo di carcinoma dell’endometrio, aumento di livelli di androgeni che portano a disturbi cardiovascolari, sindrome metabolica, irsutismo;
  • L’endometriosi è l’accumulo di numerose cellule endometriali (caratteristiche ella parte interna dell’utero) al di fuori dell’utero, ad esempio nelle ovaie, nell’intestino nel peritoneo, in vagina, che causano una infiammazione cronica e dolori durante il periodo mestruale o l’ovulazione;
  • La vaginite è l’infiammazione della vagina, che può essere o meno causata da batteri o funghi;
  • L’infertilità è l’incapacità di portare a compimento una fecondazione dopo costanti rapporti sessuali non protetti. A differenza della sterilità è una condizione di solito reversibile che può dipendere da circostanze momentanee e dallo stile di vita;
  • Tumori dell’endometrio, tumore della cervice uterina, tumore dell’ovaio sono i tumori più comunemente associati agli organi dell’apparato genitale femminile.
 

Patologie del sistema urinario

  • Le infezioni urinarie sono cistite, uretrite, nefriti, glomerulonefriti, pielonefriti a seconda che riguardino vescica, uretra o reni. Si tratta di condizioni comuni soprattutto a livello femminile, dovute alla presenza di microrganismi patogeni all’interno delle vie urinarie. Se non contrastate immediatamente possono risultare anche molto difficili da eliminare e persistere nel tempo;
  • La cistite interstiziale è una infiammazione della vescica non dovuta a patogeni, che causa dolore e incontinenza. Le cause scatenanti non sono completamente note ma l’infiammazione gioca un ruolo chiave nel danneggiamento delle pareti della vescica;
  • I calcoli renali sono una patologia molto comune, che può dare origine a dolori molto intensi, nausea e coliche. Sono causati dalla deposizione di materiale solido, solitamente di ossalato di calcio, che ostruisce il passaggio ai fluidi, premendo contro le pareti dei dotti;
  • Il rene policistico è una patologia di origine genetica che causa la presenza di numerose cisti nei reni. Le cisti possono aumentare in dimensioni e compromettere l’afflusso di sangue all’organo, con la formazione di cicatrici che danno origine a infezioni e possono favorire la formazione di calcoli renali;
  • L’insufficienza renale è causata da un danno a livello del rene che ne compromette il corretto funzionamento. Molto spesso si tratta di ridotto afflusso di sangue al rene o un aumento della pressione interna del rene (a causa di un tumore o di un calcolo renale);
  • L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina, che può avvenire per piccole quantità o per perdite più consistenti. È un disturbo comune soprattutto nelle donne e negli anziani. Si tratta di un disturbo sottostimato da molti pazienti, che ne parlano con difficoltà e che causa un peggioramento della qualità della vita dei pazienti;
  • Tumori del rene e tumori della vescica sono le neoplasie più ricorrenti per gli organi dell’apparato urinario.
 

Come si cura l’apparato genitale e urinario

Le discipline che si occupano delle patologie che interessano l’apparato genitale e urinario sono l’andrologia, la ginecologia, l’urologia e la nefrologia. Data l’importanza degli ormoni sessuali nello sviluppo e nella funzione degli organi sessuali, anche l’endocrinologia, la disciplina che studia la fisiopatologia delle ghiandole endocrine e delle loro funzioni, è spesso considerata in relazione alle patologie dell’apparato genitale. Queste discipline sono spesso complementari nell’approccio terapeutico alle patologie che interessano l’apparato genitale e urinario.


Urologia

L’urologia prende in considerazione la fisiopatologia delle vie urinarie sia dell’uomo che della donna, considerando le funzioni di reni e ureteri, vescica e uretra. La funzione dei reni è oggetto dello studio della nefrologia.


Andrologia

L’andrologia si interessa della fisiopatologia dell’apparato genitale maschile, dei problemi a carico di testicoli, scroto, pene e prostata. Spesso le due discipline urologia e andrologia sono complementari nelle visite specialistiche che riguardano interventi e prevenzione. 


Ginecologia

La ginecologia si occupa di studiare la fisiologia e le patologie dell’apparato genitale femminile e, in associazione con l’ostetricia, fornisce assistenza e cure durante la gravidanza, il parto e il post-parto.

Le prestazioni sanitarie disponibili per il trattamento delle patologie e dei disturbi a carico dell’apparato genitale e urinario sono:
  • L’adenomectomia (intervento chirurgico per la rimozione della porzione di prostata ingrossata in caso di ipertrofia prostatica benigna);
  • La prostatectomia totale o parziale (escissione della prostata o di una sua parte colpita da tumore);
  • La visita urologica;
  • La visita andrologica;
  • La visita ginecologica;
  • La visita proctologica (esplorazione rettale per valutare le condizioni della prostata);
  • Gli esami delle urine e urinocoltura;
  • Lo spermiogramma;
  • L’ecografia addominale;
  • L’ecografia prostatica transrettale;
  • L’ecografia transvaginale;
  • La scintigrafia renale;
  • L’ecografia renale;
  • La visita nefrologica;
  • Le analisi del sangue per la funzionalità renale (creatininemia, velocità di filtrazione glomerulare, uricemia, azotemia, albumina).
 

Cos’è la procreazione medicalmente assistita (PMA)

Le disfunzioni della riproduzione sono analizzate dalla Fisiopatologia della Riproduzione all'interno del percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Quando una coppia di aspiranti genitori si rivolge ad un Centro PMA è perché un periodo sufficientemente lungo (in genere un anno) di ripetuti tentativi di ottenere un concepimento in modo naturale non si sono concretizzati in una gravidanza. In questo caso entrambi i soggetti vengono sottoposti ad una serie di esami e di accertamenti - definiti preconcezionali - volti a indagare quali impedimenti fisici abbiano prodotto la condizione di infertilità e l'eventuale positività a malattie infettive che si possono trasmettere ai nascituri (virus dell'HIV e dell'epatite B e C in particolare che prevede tecniche di PMA specifiche per coppie siero-discordanti).

Nel caso dell'uomo si valuta soprattutto la qualità, il numero e la vitalità degli spermatozoi attraverso l'esame del liquido seminale (spermiogramma), ma è necessario anche sottoporsi ad una visita urologica al fine di riscontrare eventuali malformazioni o disfunzioni organiche.

Anche la donna viene sottoposta ad analoghi controlli ginecologici, per la valutazione della frequenza e del tipo di ciclo mestruale, della presenza di eventuali patologie (sindrome dell’ovaio policistico, infiammazioni delle tube, endometriosi), del tipo di muco a livello del collo dell’utero, che può favorire o meno il transito degli spermatozioi. Anche accertamenti di endocrinologia sono necessari, per verificare che le difficoltà di concepimento non siano dovute a squilibri ormonali.

Ricorrendo alla PMA le soluzioni per gli aspiranti genitori sono diverse a seconda del tipo di infertilità (se di un solo membro della coppia o di entrambi) e si dividono in 1°, 2° e 3° livello in base all'invasività. Tra queste:
  • L’inseminazione intrauterina (IUI che consiste nella tecnica più semplice, che prevede una prima fase in cui si stimola nella donna l'ovulazione, cui fa seguito l'introduzione dello sperma debitamente preparato nell'utero;
  • La fecondazione in vitro (FIVET), in cui i gameti maschili e femminili (spermatozoi e ovociti) della coppia o di un donatore/trice vengono preparati al fine di ottenere una fecondazione fuori dal corpo (in vitro) e gli embrioni in tal modo ottenuti reimpiantati nell'utero femminile;
  • La microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) si utilizza quando il numero degli ovociti disponibili sia ridotto o quando si utilizzino gameti crioconservati. In questo caso, dopo la fase preliminare di stimolazione ovarica si prelevano gli ovociti dal corpo della donna (in caso di donazione di seme maschile, e/o in previsione di una donazione di ovociti) con sedazione più o meno profonda, e contemporaneamente si prepara il campione di liquido seminale del partner o del donatore. La fecondazione avviene in laboratorio, e solo uno spermatozoo viene selezionato per fertilizzare ciascun ovocita. Una volta ottenuto il concepimento, si procede al reimpianto degli embrioni in utero.

La procreazione medicalmente assistita è regolata dalla legge 19 febbraio 2004, n. 40 "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita". Inoltre, dal 9 Aprile 2014, la fecondazione eterologa è possibile in Italia.
Uomini e donne in età fertile e in buona salute possono diventare donatori di gameti a titolo totalmente gratuito e in forma anonima, perché è possibile il ricorso alla fecondazione eterologa. Per quanto riguarda gli uomini il range di età per diventare donatori è 18-40 anni, per le donne 20-35.

Le prestazioni relative alla procreazione medicalmente assistita sono:
  • La donazione di gameti;
  • La crioconservazione di embrioni;
  • La crioconservazione di ovociti;
  • La fecondazione in vitro (FIVET);
  • L’inseminazione intrauterina semplice (IUI);
  • Il trattamento per coppie sierodiscordanti (positive ai virus HIV, HBV o HCV).


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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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