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Domande e risposte
Gotta e alimentazione
Nel Medioevo, la forma di artrite chiamata
gotta era conosciuta come “malattia dei ricchi” o “
kings’ disease” (malattia dei re), perché è associata a una dieta ricca di carne e alcolici, che all’epoca solo i più abbienti potevano permettersi. Oggi è molto più diffusa di allora e sappiamo che spesso chi ha la gotta ha una predisposizione ereditaria o alcune malattie che possono favorirla, anche se l’
alimentazione può avere un
ruolo importante per prevenirla e trattarla.
Ma quindi, da cosa dipende questa malattia e quale alimentazione è consigliata per la gotta?
Normalmente, nel nostro sangue abbiamo pochissimo acido urico, una sostanza che deriva dal metabolismo delle purine, composti presenti nel DNA e nell’RNA. Ma in alcuni casi, come quando i reni (principali eliminatori di acido urico) non funzionano bene o produciamo troppo acido urico, non riusciamo a eliminarlo in quantità sufficienti. La gotta è una malattia che si può sviluppare a causa dell’accumulo di acido urico nel sangue, o
iperuricemia.
L’iperuricemia provoca depositi di cristalli di acido urico (detti tofi), in particolare a livello delle articolazioni, soprattutto l’alluce e i piedi in generale. È per via di questo meccanismo che si hanno i principali sintomi della gotta: infiammazione e dolore intenso alle articolazioni. Se non trattata, l’iperuricemia può portare a danni alle articolazioni o ai reni e altri problemi di salute.
Gotta: dieta consigliata
Se in passato spesso si consigliava di evitare l’assunzione di alimenti ricchi di purina, oggi sappiamo che questo regime dietetico non aiuta per la gotta. Sappiamo anche che la sola dieta non è sufficiente per la terapia di questa malattia. Tuttavia, un’
alimentazione sana per la gotta può fare molto:
- Prevenire o tenere a bada problemi ai reni, disturbi metabolici e altri fattori che favoriscono la gotta;
- Ridurre le infiammazioni;
- Migliorare le proprie abitudini alimentari;
- Quando si ha la gotta, ridurre il sovrappeso o l’obesità, alleggerendo le giunture colpite dalla gotta e così il dolore. Inoltre, queste condizioni sembrano aumentare la probabilità di soffrire di gotta;
- Una volta trattata la gotta, diminuire il rischio di attacchi di gotta ricorrenti. Infatti, un’alimentazione ricca di purine e alcolici può far riacutizzare la malattia, per cui seguire una dieta equilibrata è utile per evitarlo.
I consigli principali per un’alimentazione per la gotta includono mangiare in modo vario e in porzioni moderate, e in particolare:
- Preferire alimenti di origine vegetale;
- Limitare il più possibile gli zuccheri semplici, grassi e alcolici. In particolare, è fortemente consigliato evitare di bere alcolici, soprattutto se abbinati a pasti molto pesanti e grassi.
- Sono sconsigliati i digiuni, perché possono aumentare i livelli di acido lattico nell’organismo, che rendono i cristalli di acido urico meno solubili e quindi aumentano la probabilità che si depositino.
Attenzione anche a eventuali traumi alle giunture e all’abitudine al
fumo, che favoriscono la gotta.
Gotta: cosa non mangiare
L’unico alimento che si consiglia di eliminare dalla dieta sono gli
alcolici, che favoriscono la gotta (oltre ad altri problemi di salute come certi tipi di tumori). Altri alimenti possono favorire l’iperuricemia, ma è consigliato mangiarne in quantità ridotte in caso di gotta:
- Molluschi (come cozze e capesante);
- Carne rossa, pollo e tacchino, sughi e brodi di carne (come il consommé);
- Frattaglie, come fegato, rognone e animelle;
- Pesci quali acciughe, aringhe, nasello, sardine, tonno, trota, sgombro;
- Funghi, in particolare lieviti ed estratti di lieviti;
- Dadi da cucina;
- Alimenti ricchi di zuccheri. Anche la frutta contiene zuccheri, e in particolare il fruttosio, che promuove la produzione di acido urico, ma questo effetto è ridotto se si mangia frutta in dosi moderate e frequentemente.
Assumere alimenti ricchi di
purine va bene, se una volta ogni tanto, all’interno di una dieta varia. Ma attenzione alle dosi di proteine, che potrebbero affaticare i reni peggiorando la gotta. Inoltre, è meglio evitare di assumere questi alimenti accanto a birra (alcolica o analcolica), altri alcolici oppure cibi o bevande contenenti sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, perché queste possono interferire con l’eliminazione dell’acido urico da parte dei reni e aumentare la produzione di questa sostanza.
Anche alcune
verdure come asparagi, cavolfiori e spinaci sono ricchi di purine, ma sembra che non aumentino il rischio di gotta, quindi non è consigliato eliminarli.
Gotta: cosa mangiare
Alcuni alimenti possono aiutare nel ridurre i livelli di acido urico nel sangue e le infiammazioni, contribuendo a contrastare i sintomi della gotta:
- Latte scremato e prodotti caseari magri, inclusi yogurt probiotici;
- Verdure. Ricche di vitamine, sali minerali, fibre e altre sostanze benefiche, i vegetali dimostrano di avere effetti benefici. In particolare, sembra che le fibre possano ridurre l’infiammazione dovuta all’iperuricemia;
- Legumi in quantità moderate;
- Poche quantità di pesce, preferendo salmone, passera, tilapia;
- Ciliegie;
- Caffè;
- Come condimento, l’olio extravergine d’oliva;
- Acqua, importante alleata dei reni. Bere 5-8 bicchieri d’acqua al giorno è di grande beneficio all’organismo e aiuta anche a combattere la gotta.
Anche la
vitamina C può costituire un’alleata contro la gotta, per cui è consigliato assumere agrumi, peperoni e altri alimenti ricchi di questa sostanza. Inoltre, si può discutere con il proprio medico l’eventuale necessità di prendere
integratori di questa vitamina.
Da includere nella dieta per la gotta sono anche
uova e
cereali (eccetto l’avena).
Un esempio di dieta settimanale per la gotta
Un’alimentazione sana per la gotta potrebbe includere, ricordandosi di mangiare in modo vario, in porzioni moderate e di accompagnare i pasti principali con acqua e un po’ di frutta.
A
colazione, accanto al caffè:
- Cereali non zuccherati o fette biscottate con frutti di bosco, accanto a un bicchiere di latte scremato;
- Granola senza zuccheri, yogurt magro e mirtilli.
A
pranzo o
cena:
- Salmone al forno con patate accanto a un’insalata di pomodori e cetrioli;
- Pasta con melanzane e pomodori, poi un formaggio magro;
- Verza e patate accanto a un uovo strapazzato con olio evo;
- Riso e zuppa di fagioli di soia;
- Involtini di lattuga di pollo con cavolo grattugiato e carote e un po’ di salsa di anacardi, accanto a del riso;
- Toast con uovo sodo e un po’ di avocado;
- Insalata mista con quinoa, tofu o mozzarella magra, due noci e olio extravergine d’oliva.
A
merenda:
- Ciliegie fresche e pane con un po’ di burro d’arachidi;
- Una mela e 4-5 mandorle;
- Grissini con hummus.
Rischi e benefici di una dieta povera di purine
Prima di variare la propria dieta si consiglia sempre di seguire il parere di un
medico; in caso di gotta, lo specialista a cui rivolgersi per il trattamento è il
reumatologo.
Una
dieta povera di purine può aiutare a controllare e a prevenire complicazioni della gotta. Inoltre, può essere una dieta varia ed equilibrata che, affiancata all’
attività fisica e alla
rinuncia al fumo e agli alcolici, aiuta a ridurre un peso eccessivo che favorisce l’insorgenza della gotta e peggiora le infiammazioni alle articolazioni (oltre a predisporre a malattie cardiovascolari, diabete e altri problemi di salute).
In questo modo, l’alimentazione per la gotta potrebbe anche ridurre la necessità di medicine, anche se restano un fondamentale aiuto contro la malattia. Infatti, spesso chi ha la gotta ha bisogno di medicine per il dolore e per ridurre i livelli di acido urico nel sangue, spesso sul lungo termine, per ridurre le riacutizzazioni della malattia (
artrite gottosa acuta).
È anche vero che l’alimentazione per la gotta limita l’apporto di omega 3, che riduce le infiammazioni, per cui (dietro consiglio medico) potrebbe essere necessario assumere
integratori. Inoltre, questa dieta può costituire una sfida, poiché richiede di ridurre molto l’apporto di dolci e altri cibi a cui potrebbe essere difficile rinunciare, soprattutto se di per sé non rappresenta la soluzione alla malattia. Tuttavia, può essere un efficace rimedio insieme alle medicine per la gotta, soprattutto nei casi più gravi. Anche attività fisica specifica, che non sforzi le giunture (come la camminata) può essere di supporto.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Zhang Y, Chen S, Yuan M, Xu Y, & Xu H., 2022. Gout and Diet: A Comprehensive Review of Mechanisms and Management. Nutrients. 26;14(17):3525. doi: 10.3390/nu14173525.
- MSD Manuals, 2022. Gotta.
- Istituto Superiore di Sanità, 2020. Gotta.
- Cleveland Clinic, 2022. Gout (low purine) diet.
- National Health Service, 2023. Gout.
- Mayo Clinic, 2022. Gout diet: what’s allowed, what’s not.
- Harvard Medical School, 2023. Lifestyle changes to reduce the risk of gout attacks.
- Centers for Disease Control and Prevention, 2023. Gout.
- Forbes, 2023. Best Gout Diet: Foods to Avoid and More.
Domande e risposte
Quali sono i cibi da evitare per la gotta?
È consigliato ridurre molto gli alimenti ricchi di purine, ovvero frattaglie, carni rosse e affettati, pesce azzurro, molluschi, selvaggina, dado da cucina, limitando anche carni bianche e funghi. Da evitare per la gotta sono l’alcol e bevande o cibi contenenti sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.
Quali sono i cibi proibiti per la gotta?
Un alimento che è consigliato evitare del tutto in caso di gotta sono gli alcolici e cibi o bevande contenenti sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.
Cosa mangiare quando si ha la gotta?
Un’alimentazione povera di purine e ricca di alimenti che aiutano a ridurre l’acido urico può contribuire a ridurre i livelli di acido urico nel sangue, insieme alle giuste medicine. Si consiglia di variare le fonti proteiche, preferendo latticini magri, uova e pochi legumi, bevendo molta acqua e assumendo molte verdure e alimenti ricchi di vitamina C. Sono consigliati anche ciliegie, caffè, cereali e olio extravergine d’oliva come condimento. Invece, andrebbero limitati il più possibile gli zuccheri semplici, i grassi e gli alcolici.
Cosa bisogna mangiare per ridurre l'acido urico?
Alimenti che aiutare a ridurre i livelli di acido urico nel sangue e le infiammazioni sono latte scremato e prodotti caseari magri, verdure (soprattutto se ricche di vitamina C), ciliegie e caffè.
Come eliminare velocemente l'acido urico in modo naturale?
Anche se ci sono degli alimenti e delle sostanze (come la vitamina C) che aiutano ad abbassare i livelli di acido urico nel sangue, con l’alimentazione è possibile agire ben poco su questo aspetto. La migliore soluzione è rivolgersi a un medico che saprà indicare i farmaci più adatti.