Aggiornato il 12.07.2024
Un’alimentazione sana per il fegato è importante perché questo organo svolge molte funzioni fondamentali per l’organismo. Molte malattie del fegato possono infatti essere prevenute con una dieta corretta, come la steatoepatite non alcolica (o malattia del fegato grasso non alcolico), che colpisce 1 persona su 4. D’altronde, entro certi limiti il fegato è capace di autorigenerarsi, per cui abitudini sane possono aiutarlo a salvaguardarsi.
Il fegato è il secondo organo più grande del corpo umano dopo la pelle: pesa un chilo e mezzo. Di colore bruno, ha la forma di un cono e si trova nella parte superiore destra della cavità addominale. È un organo che ha tantissime funzioni fondamentali per l’organismo, come:
Per salvaguardare il fegato è sufficiente seguire una dieta sana ed equilibrata, assumendo a ogni pasto cibi da ogni gruppo di alimenti (cereali, proteine, verdure, frutta e un po’ di grassi sani):
Alimenti che sembrano essere particolarmente benefici per il fegato sono:
La steatosi epatica non alcolica (Nonalcoholic Fatty Liver Disease, NAFLD) comprende due diverse condizioni: una benigna che consiste nella presenza eccessiva di grassi nel fegato, detta fegato grasso, e la steatoepatite non alcolica, in cui l’accumulo di grassi ha portato a un danno infiammatorio alle cellule del fegato. Oltre ad alcuni farmaci (come gli steroidi), epatite virale e alcol, la dieta è un fattore che può portare queste malattie. Anche chi è normopeso può avere una steatosi epatica non alcolica.
Quindi, per prevenire e persino invertire, in alcuni casi, il fegato grasso e la steatoepatite non alcolica (che possono anche progredire in cirrosi epatica, insufficienza epatica e favorire tumore al fegato) è importante mangiare in modo sano e vario. In particolare, è importante ridurre gli zuccheri semplici e assumere fibre, mangiando molta verdura e frutta e cereali integrali. Sembrano essere d’aiuto la dieta mediterranea (ricca di pesce, cereali da preferirsi integrali e olio d’oliva) e l’attività fisica, che aiuta a mantenere un peso sano, la pressione sanguigna e il colesterolo bassi.
La steatosi alcolica è il fegato grasso provocato da un’eccessiva assunzione di alcolici, che hanno un forte effetto infiammatorio e provocano danni a livello del fegato.
Per la steatosi epatica, è consigliata una dieta sana per il fegato (molti cereali integrali, verdura, legumi, pesce azzurro, yogurt magro e pochi grassi, fritti, zuccheri e sali), ma in particolare alimenti contenenti vitamina E (olive, arachidi, mais, legumi, noci e verdure a foglia verde), carciofi, cicoria e pomodori.
Per contrastare un fegato ingrossato, gonfio o infiammato è consigliato seguire un’alimentazione sana:
Disintossicare il fegato non è necessario: l’organo è perfettamente in grado di farlo in autonomia. I rimedi disintossicanti per il fegato spesso non sono sufficientemente testati, per cui non hanno provato la loro reale efficacia. Anzi, attenzione, perché alcuni integratori alimentari possono causare danni al fegato e dovrebbero quindi essere utilizzati con cautela. L’unico modo per prendersi davvero cura del fegato è prevenire: evitare l’alcol, mantenere un peso sano e ridurre al minimo l’assunzione di cibi grassi, fritti, processati e ricchi di zuccheri.
L’epatite cronica, infiammazione persistente del fegato, è provocata principalmente dall’epatite C e l’epatite B, infezioni virali, steatosi epatica ed epatopatia alcolica (dovuta al consumo eccessivo di alcolici).
Circa 7 casi di epatite cronica su 10 sono dovuti all’epatite C, che se non trattata predispone anche a cirrosi e, successivamente, tumori al fegato. In genere è possibile arrestarla con degli antivirali. Intanto, le raccomandazioni per preservare un fegato con epatite C prevedono principalmente di avere una dieta leggera, preferire cibi con poco sale e limitare l’uso di pentole e padelle in ferro e limitare i cibi che contengono molto ferro (principalmente fegato, manzo, affettati, pesci, molluschi e crostacei), poiché molti pazienti con epatite C presentano un accumulo di ferro a livello del fegato.
In generale, chi ha un’epatite cronica dovrebbe assicurarsi di avere un’attività intestinale regolare, che aiuta a espellere le tossine. Inoltre, è fortemente raccomandato evitare di mangiare molluschi crudi, poiché possono contenere un batterio, il Vibrio vulnificus, che può anche essere mortale per le persone con malattie epatiche croniche.
La cirrosi epatica è una malattia in cui il fegato si cicatrizza progressivamente con tessuto fibrotico che va a sostituirsi alle cellule sane. Queste nuove strutture possono portare all'ostruzione dei flussi sanguigni, impedendo l'afflusso di sangue anche alle zone sane del fegato, peggiorando ulteriormente la situazione. A provocare la cirrosi epatica possono essere l'epatite C, l'epatite B, un eccessivo consumo di alcol, insufficienza venosa del sangue e alcune malattie del fegato.
La malattia può essere prevenuta o al massimo bloccata inizialmente, ad esempio rimuovendone la causa, ma una volta conclamata è possibile solo prendersene cura affinché proceda il più lentamente possibile. Un'alimentazione per la cirrosi deve escludere gli alcolici, prediligere cereali integrali e molte verdure, ridurre l'apporto di carni rosse, sale, cibi grassi, fritti, processati e dolci. Si consiglia di assumere 3 pasti principali e 2 spuntini e di consultarsi con un medico rispetto a quante proteine assumere e alla necessità di integrare vitamine.
L’emocromatosi consiste in un accumulo eccessivo di ferro in vari organi; il più colpito è il fegato. Con il tempo, questo metallo con effetto ossidante compromette alcuni meccanismi biochimici, limitando la funzionalità degli organi. L’alimentazione può aiutare a limitare l’assunzione di ferro:
La malattia di Wilson è una malattia genetica in cui l’organismo accumula una quantità eccessiva di rame, soprattutto a livello di fegato e cervello. Una dieta per questo disturbo deve prevedere la riduzione dell’apporto di rame, evitando di usare padelle e pentole in questo materiale e riducendo l’assunzione di alimenti ricchi di rame, come cioccolato, noci, funghi e frutti di mare.
La bile è un liquido prodotto nel fegato che aiuta a scomporre i grassi presenti nell'intestino tenue. I disturbi del dotto biliare impediscono alla bile di fluire nell'intestino tenue, per cui in generale è raccomandato ridurre l’assunzione di grassi e preferire quelli che richiedono meno bile per essere metabolizzati (come olio di colza, di oliva, di mais, di girasole e di semi di lino).
Riferimenti bibliografici
In alcuni casi, il fegato è in grado di ripararsi e guarirsi da solo, ad esempio da alcune ferite e infezioni, ma è sempre meglio prevenire problemi perché bevande e alimentazione non possono porre rimedio a molte condizioni. È raccomandato assumere una dieta ricca di verdure, cereali integrali, frutta, legumi, pesce e carni bianche, assumendo solo saltuariamente carni rosse, cibi pesanti, zuccheri semplici e grassi. Da evitare l’alcol, che provoca danni al fegato; è importante, invece, bere molta acqua.
L’alcol è molto dannoso per il fegato in qualsiasi quantità, per cui è raccomandato assumerne il meno possibile, preferibilmente per nulla. Altri alimenti che possono infiammare o dare fastidi al fegato sono i cibi grassi, salati, fritti e molto processati. Da limitare anche grassi saturi e zuccheri.
Il fegato ha la capacità di disintossicarsi da solo e i rimedi disintossicanti per il fegato spesso non sono testati in questo senso. Anzi, alcuni di essi potrebbero essere dannosi. L’acqua favorisce la funzionalità del fegato, mentre tè verde e caffè sembrano avere alcuni effetti benefici su questo organo.
Una delle funzioni principali del fegato è proprio quella di depurare l’organismo, per cui non ha bisogno di aiuto in questo senso. Peraltro, non esistono bevande, integratori o altri rimedi che abbiano dimostrato di rimediare a danni al fegato. Per prendersene cura, l’importante è prevenire i problemi, con una dieta senza alcolici e che riduca i cibi grassi, fritti, dolci o processati. Bene bere molta acqua, che favorisce il corretto funzionamento del fegato.
I cibi processati, grassi, molto salati, ricchi di zuccheri e le carni rosse risultano pesanti per il fegato e possono favorire infiammazioni e altri disturbi. Importante anche evitare l’alcol, che danneggia il fegato.
Le informazioni presenti in Micuro hanno scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono in alcun modo un mezzo di autodiagnosi e automedicazione. Per qualsiasi dubbio sull'uso di un farmaco, rivolgersi al proprio medico.
La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Micuro è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria.